Autore: Psico Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Software libero e lega merda
On 05/08/2010 12:43, Matteo G.P. Flora wrote: > Il "problema" dello scenario politico "aggangiato" al FOSS è che la
> componente politica tende a sopravanzare la componente FOSS, come forse
> è giusto, non ho un metro corretto per giudicarlo.
No, confermo, il tuo metro di giudizio, che tende a separare la
componente tecnica da quella politica, non puo' misurare il valore di un
evento che da tredici anni si svolge senza una lira di sponsor.
"Credo che sia forse ora, nonostante sia sicuro che il termine farà
inorridire molti e me ne inimicherà altrettanti, di una scena hacker
Moderata, una scena a cui importi evolvere il sistema, a cui importi
guidare l’opinione pubblica, a cui importi l’intransigenza su
determinati vincoli e determinate ideologie di salvaguardia delle
Libertà Digitali ma che aborra l’utilizzo della lotta armata, del
cracking e delle manifestazioni violente in genere."
Queste sono parole tue. Non so se col tempo hai cambiato opinione, ma io
me le ricordo bene.
Vuoi evolvere il sistema ? Vuoi guidare l'opinione pubblica ?
Io penso che VAFFANCULO A TUTTE LE LOBBY DI QUESTO PIANETA, io il
sistema lo voglio smontare.
Nessuno, qui, inneggia alla lotta armata fine a se stessa.
Qualcuno, di tanto in tanto, esprime una opinione secondo cui a violenza
si debba necessariamente rispondere con violenza. Personalmente non ci
vedo nulla di malvagio.
Se la volonta' di cambiare lo stato deve sistematicamente essere
repressa con pene draconiane, la mia risposta sara' sempre e comunque
DEVASTA E SACCHEGGIA.
Spero che questo dia via al flame "anarco insurrezionalista VS hacker
moderati", cosi' ancora una volta perdiamo tempo a dire che hackmeeting
e' questo, fatevene un altro.
Ci tengo a precisare che rispondo a te solo perche' ho la necessita' che
la gente non pensi che questo hackmeeting sia un evento di cannaroli
fuorisede e fuoricorso e i security evangelist della ceppa siano i
detentori del sapere tecnicoscientifico.
> Qualche esempio? In casa mia, <vendor> FoolDNS </vendor> abbiamo da anni
> pubblicato API e documentazione per integrarci alle nostre liste di
> malware, ma aparte sporadici episodi tutti sembrano più propensi a
> reimplementare.
Che ci vuoi fare, non ci stanno piu' gli hacker di una volta. A qualcuno
piace reinventare l'acqua calda.
> Viceversa è complesso e, a volte, inutile.
A me piace la complessita'.
E non ho pretese di utilita' in tutto quello che faccio, a volte mi
accontento della pura sperimentazione.
Continuo ad invitare ad installarsi Linux from scratch come missione, e
a sbattersi per ottenere un sistema funzionante e tendere alla liberta'
di hacking, anche se il compromesso e' decisamente piu' facile e utile
in un certo senso.
E cercare la sinergia quando sono gli altri a dover mediare, mi sembra
decisamente troppo facile.
Quello che fa il vero hacker, secondo me, e' la curiosita', l'intuito,
la tecnica e quell'audacia sprezzante quando fai qualcosa di illegale,
perché in fondo non fai male a nessuno.
Non tutti hanno eccessi di protagonismo e non hanno bisogno di un'aula
ordinata e dell'applauso a fine speech per condividere lo proprie
conoscenze.
Tutto il resto e' Free and Universal Fruit of Fastidious Autocelebration.
Forse ha ragione Marco, qui non si sta sviluppando il conflitto _vero_,
e davvero non c'e' da perdere tempo a rispondere certe volte.
Ma uno dei punti di forza di questo ambiente e' che la lista e' pubblica
e i troll trolleggiano da tredici anni.
E a noi va bene cosi' :)
Niente ph33r, nessun troll e' mai stato decapitato ad hackmmeting.
Ancora.
> MgpF