ATTENTI A QUEI DUE
Álvaro Uribe Vélez, presidente uscente della Colombia (a destra con gli
occhiali) e Juan Manuel Santos, presidente eletto, già ministro della difesa
nel governo Uribe. Attenti a quei due !
Il primo è stato subito scelto dalle Nazioni Unite come vicepresidente della
commissione internazionale che dovrà indagare sull'attacco israeliano alla
"freedom flotilia". Sul secondo pende un mandato di cattura, riconfermato
nonostante la nomina a capo di uno Stato, da parte del giudice ecuadoriano
Carlos Jiménez che ha formalizzato la richiesta alla corte suprema del suo
paese. Un ordine di cattura per Santos è già in essere da parte del
tribunale ecuadoriano della provincia di Sucumbios. Come ex ministro della
difesa del governo Uribe, Santos è anche il responsabile, fra molti altri
delitti, della tragica vicenda dei "falsos positivos".
PROBABILMENTE NIENTE DI QUANTO SEGUE APPARIRA' NELLA NOSTRA STAMPA "LIBERA"
(ALMENO FINO A QUANDO UNA ALTRETTANTO POTENTE MAFIA RIVALE NON VORRA'
SBARAZZARSI DI LORO)
Di loro il noto giornalista Raul Zibechi ha scritto : <<Come buon oligarca
Santos pensa in grande, agli interessi della sua classe. (è membro di una
delle famiglie influenti del paese ndt). Uribe pensa al proprio futuro. Non
sono in pochi a credere che terminerà i suoi giorni in un carcere di alta
sicurezza negli Stati Uniti per i suoi vecchi legami con il "Cartello di
Medellin". E' stata la rivista Newsweek che nell'agosto 2004 ricordò l'esistenza
di una informativa dei servizi segreti che lo collegavano a Pablo Escobar.
Sarebbe una ironia della sorte che il presidente più sottomesso a Washington
che si ricordi dai tempi di Somoza segua il destino dei principali capi del
narcotraffico. E che si tramuti in vittima colui che fu il fedele scudiero
durante 8 anni.
Il giornalista Octavio Quintero (ARGENPRESS.info del 5 agosto 2010) così
descrive in 10 punti il "lascito" di Uribe al paese:
1 - Essere giunto alla Presidenza nel 2002 combinando tutte le forme di
lotta, specialmente quella armata per mezzo dei paramilitari che affogarono
nel sangue gli oppositori, le cui tombe a cielo aperto hanno cominciato ad
affiorare in questi giorni (si riferisce in particolare alla scoperta
recente di una fossa comune in località La Macarena cadaveri, nelle
vicinanze di una base militare ndt)
2 - Essersi costruito la trama della morte "accidentale" o dell'assassinio
di già suoi amici intimi che sapevano troppo, le cui investigazioni sono
decedute nei cassetti delle aule giudiziarie (ad es Pedro Juan Moreno)
3 - Aver comprato con subornazione la riforma costituzionale che gli
consentì la rielezione nel 2006
4 - Lo scandaloso arricchimento illecito dei propri figli grazie a
informazioni privilegiate, il traffico di influenze e il favoritismo di
autorità che si piegarono ai suoi interessi per ordine o istigazione del
papà-presidente o per semplice cortigianeria.
5 - Aver aperto le porte del Palazzo dei Presidenti a mafiosi (l'alias Job
per quanto appurato ad oggi), che entravano dal retro a portargli
informazioni o a ricevere ordini sullo spionaggio organizzato contro le
opposizioni, la Corte Suprema di giustizia, i giornalisti critici del suo
operato, i sindacalisti disubbidienti fino ai propri collaboratori più
vicini.
6 - Il pagamento di ricompense per l'amputazione di mani come prova
esauriente di tradimenti fra guerriglieri che supera di gran lunga la
conquista del vecchio Ovest da parte dei pistoleros gringos.
7 - Le intercettazioni illegali del DAS che serviranno di traccia ai futuri
cineasti nazionali e internazionali, a secolo XXI ben inoltrato, che
stimoleranno il masochismo delle generazioni future nello stesso modo in cui
oggi ci attirano le sanguinose storie dei giudei e dei loro dei protettori,
le conquiste romane o i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, lo sterminio
giudaico o le clamorose Brigate Rosse (questo commento ci sembra
sproporzionato ndt)
8 - Gli scandali delle congiure politiche (al plurale) per riassumere tutta
quella che fu la profonda corruzione che Uribe inoculò in un Congresso che
aveva promesso di curare o chiudere.
9 - Gli agro-guadagni-sicuri (anche questi al plurale) per riassumere tutto
il favoritismo clientelare praticato fino all'ultima ora del suo governo (in
senso proprio letterale)
10 - La consegna totale della sovranità nazionale all'Impero statunitense,
prestandosi inoltre come perno per colpire i vicini indisciplinati).
Continua il giornalista, riferendosi ai fans di Uribe: <<Sarebbe bene,
infine, chiedere agli uomini saggi se con la loro intelligenza si spiegano l'adorazione
popolare a Uribe da parte di un popolo che lui lascia con la più alta
disoccupazione del continente latinoamericano, con la povertà evidente di un
colombiano su due, con i malati che muoiono sulla porta degli ospedali per
mancanza di cure, con una diaspora di 5 milioni di rifugiati, di 30 milioni
di questuanti che sopravvivono di "Familias en Acción" e del "Sisbén", con
città come la sua Medellin in mano alle mafie e la Cali di oggi immersa nel
sangue.>>
Bene, questa è la persona di cui la giustizia di un paese confinante chiede
l'estradizione ed alla quale l'Onu concede il salvacondotto di far parte,
come vicepresidente, di una delicata commissione internazionale. Questo
malgrado che:
Il relatore speciale dell'ONU per le esecuzioni arbitrarie, Philip
Alston, ha presentato lo scorso giovedì un relazione elaborata dopo la sua
visita in Colombia del giugno 2009 nella quale afferma che "l'attuale tasso
d'impunità in relazione alle presunte esecuzioni da parte delle forze di
sicurezza, che arriva al 98,5%, è decisamente troppo alto". Dice inoltre che
" a meno che il Governo non assicuri indagini e processi efficaci per le
esecuzioni commesse dai militari, non potrà superare lo scandalo dei "falsi
positivi".
" Nel corso delle mie indagini ho potuto riscontrare che in Colombia
membri delle forze di sicurezza compiono un numero significativo di
esecuzioni extra giudiziarie secondo uno schema che si ripete in tutte le
zone del Paese".
In Colombia le esecuzioni extra giudiziarie vengono chiamate "falsi
positivi", e in pratica sono omicidi di civili compiuti dalla forza pubblica
che poi vengono spacciati per uccisioni di guerriglieri svoltasi nel
contesto di combattimenti.....
L'esperto ha spiegato nella sua relazione che questo tipo di crimine
viene commesso seguendo quasi sempre la medesima prassi: " le vittime sono
attirate con false promesse da un reclutatore e portate in zone remote dove
vengono assassinate da soldati, che poi sostengono di averli uccisi durante
un combattimento".
(Traduzione di Gaia Capogna da TeleSUR - 27 5 2010)
Aldo Zanchetta