[Sexyshock] Appello ai componenti del Consiglio Superiore de…

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Autor: Maurizio Cecconi
Data:  
Para: sexyshock
Asunto: [Sexyshock] Appello ai componenti del Consiglio Superiore della Magistratura
*Carissimi/e,
*
ho firmato questo appello

Se lo condividete, mi farebbe molto piacere se lo firmaste anche voi e lo
faceste girare tra i vostri contatti.

*Grazie mille,
Maurizio C.


______________________


*

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Appello ai componenti del Consiglio Superiore della Magistratura

Illustrissimi componenti del Consiglio Superiore della Magistratura,

lunedì prossimo vi accingete ad eleggere il vostro Vice-Presidente, carica
importante che deve garantire quella separazione e indipendenza dei tre
poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) posta a fondamento della
nostra Costituzione e a salvaguardia della nostra Repubblica.

Per questo, come cittadini, ci sentiamo in dovere di porre alla Vostra
attenzione la richiesta di non eleggere l’Avv. Michele Vietti.

Il neo consigliere - al quale va la stima e il rispetto che si deve portare
per tutti i componenti di un organo sì fondamentale – non possiede le
necessarie caratteristiche istituzionali per rivestire il suddetto ruolo.

Michele Vietti è stato sottosegretario alla Giustizia nel governo Berlusconi
II e sottosegretario all’Economia nel Berlusconi III. E’ uno dei padri della
depenalizzazione del falso in bilancio, legge grazie a cui il premier ha
evitato una condanna per i processi “All Iberian” e “Consolidato Fininvest”,
in quanto “il fatto non costituisce più reato”. E’ stato altresì il
promotore del ripristino dell’immunità parlamentare, nel giorno in cui
Marcello Dell’Utri veniva condannato a 9 anni per concorso esterno in
associazione mafiosa. E’ l’ideatore del legittimo impedimento, norma che
blocca i processi per il Presidente del Consiglio dei Ministri e per i
Ministri tutti.

Il Michele Vietti deputato è stato il primo firmatario della pregiudiziale
di costituzionalità che ha affossato la legge Concia contro l’omofobia.
Nella pregiudiziale, l’orientamento sessuale viene esplicitamente confuso
con pratiche sessuali quali l’incesto, la pedofilia, la zoofilia, il
sadismo, la necrofilia e il masochismo. In base a tale illegittimo
accostamento, l’introduzione di un’aggravante per i reati motivati
dall’orientamento sessuale della vittima avrebbe significato, secondo
Vietti, dare il via libera ad una protezione speciale delle suddette
pratiche (incesto, pedofilia, etc). A qualunque persona, anche priva di
nozioni giuridiche, non sfugge la falsità e l’offensività verso milioni di
cittadini italiani di questa posizione. Essere omosessuali è una condizione
personale; commettere un abuso sessuale su un minore è un crimine
giustamente punito dalla legge.

Oltre a non sapere e/o voler distinguere tra orientamenti sessuali e reati,
Michele Vietti s’è dimostrato incapace di rispettare il diritto di
manifestazione sancito dalla Carta Costituzionale, laddove ha espresso una
totale contrarietà a che si tenesse il corteo nazionale dell’orgoglio lgbt
(lesbica, gay, bisessuale e trans) nella città di Torino, nel 2006.

Infine – e non meno importante – d’impedimento alla sua nomina è l’internità
politica di Vietti e dell’UDC alle pretese egemoniche di uno stato estero,
la Città del Vaticano. A più riprese s’è fatto portavoce della contrarietà
della Chiesa Cattolica verso il riconoscimento delle unioni omosessuali. Nel
suo profilo politico è dunque assente la laicità, ovvero quella distinzione
tra Italia e confessioni religiose sancita dalla nostra Repubblica.

Per questi ragioni, Vi chiediamo di garantire il Consiglio Superiore della
Magistratura, la Costituzione e tutti i cittadini, non eleggendo Michele
Vietti quale suo Vice-Presidente.

Vorremmo che in tal modo il Consiglio si riappropriasse in pieno della sua
autonomia, non facendosi imporre dai partiti, dall’esterno, il suo
Vice-Presidente.

I cittadini e le cittadine

Paolo Patanè, presidente Arcigay
Luca Trentini, segretario Arcigay
Franco Grillini, responsabili diritti civili Italia dei Valori
Maurizio Cecconi, portavoce Rete Laica Bologna
Enzo Cucco, portavoce Comitato “Sì, lo voglio!”
Sergio Rovasio, segretario Associazione Radicale Certi Diritti
Paolo Ferigo, presidente Consiglio Nazionale Arcigay
Emiliano Zaino, presidente Arcigay "Il Cassero"


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