Autore: pasky Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] Scelte etiche e danni morali. Was facebook
> Dove e' il limite etico? usare hardware proprietario e' etico? comprare > il latte dalla parmalat e' etico? lavorare e' etico?
> Io come tutti qui delle risposte ce le siamo date, magari sarebbe carino
> condividerle dichiarando anche quelle scelte che ci hanno fatto
> abbandonare la strada DURA E PURA (perche' TUTTI noi abbiamo dovuto e
> dovremo fare dei compromessi finche' facciamo uso di tecnologia o
> finche' non viviamo da eremiti).
Guarda,
sull'etica ognuno si è cucito addosso quello che l'opportunismo
dettava a cominciare dall'"etical hacking" che mi ha fatto sempre
ridere visto che poi gli stessi "adepti" sono quelli che lavorano
e fanno i controllori prezzolati con la feccia del genere umano
di turno e ne vanno anche fieri invece di lavarsi la faccia con
l'acqua del cesso, quindi questo termine è abbastanza ridicolo
detto così...
Quello che posso dirti è come la intendo io "l'etica, la scienza
e la tecnologia" al servizio del "genere umano" termine ormai
obsoleto...
Nel mio mondo ideale e utopico è inutile dirlo il capitalismo e
lo sfruttamento sono banditi non tanto da una legge ma dal superamento
stesso degli stessi (a dire il vero questo avviene anche nel mondo
reale con questa "crisi" che ricade sempre sulle spalle dei soliti,
vedi "pomigliano d'arco" e la "fiat" che fanno carta da culo del
CCNL Metalmeccanico dove per ottenere tali diritti sono morte molte
persone, ma il popolo ha la memoria corta), inoltre visto che vivo
in una cazzo di società di merda capitalista sono costretto a vivermela,
appena nato mi hanno marchiato con un codice fiscale forse per questo
già piangevo, ma almeno sono e resto perfettamente consapevole dei
limiti di ciò che comporta, conosco il capitalismo e cerco di evitarlo,
cerco di non alimentare il mercato del "produci/consuma/crepa", ma al
tempo stesso non sono in grado di produrmi da solo uno spazzolino o
un pettine, quindi devo per forza di cose comprarlo ed andare ad
alimentare un qualche mercato tutti basati sullo sfruttamento e non
ci sono cazzi su questo se vogliamo essere sinceri e questo è un
circolo vizioso a cui non se ne esce, mi limito a prendere solo ciò
che è strettamente utile tralasciando il superfluo, non compro le
cose di "marca", ma tanto cambia poco lo sfruttamento è orizzontale....
Detto questo l'etica nel campo della scienza in generale è quella
legata alle innovazioni e sviluppi per migliorarsi la vita quotidiana,
la tecnologia se non è di tutti è privilegio per pochi e abbiamo fior
di esempi e di scoperte lasciate lì perchè altimenti andavano ad intaccare
i "profitti" delle grosse multinazionali a cominciare dal petrolio,
un esempio per tutti è e resta il motore che con un litro di benzina
fa 100km ed è chiuso in un museo.
L'etica è quella di rendere libere e fruibili le scoperte specie quando
una qualche "corporation" tenta di ostacolarti per mantenere il privilegio
monopolista ed il profitto, in parte il mondo "open source" ha messo in
discussione il modello lavorativo non più basato sull'arrivismo, ma sulla
collaborazione, cooperazione, cooptazione e condivisione dei saperi
(nella logica filosofica che "l'informazione deve essere libera") che
sono proprio l'esatto contrario dei modelli lavorativi in cui siamo
abituati viverci (arrivismo, egoismo, sfruttamento) ed in cui lavoriamo,
questo per me è "etico" con "risvolti politici"..
L'etica non deve fermarsi ad esprimere un modo d'essere o una visione
del mondo, ma poi deve applicarsi nel reale e nel quotidiano a volte
risulta difficile e ti sembra di vivere in un cimitero, così come avere
una "coscienza politica", ma vai avanti lo stesso mettendo in discussione
il modello che ti è stato inculcato ed imposto sin dalla nascita,
criticando e proponendo visioni differenti, credendo che "si un mondo
diverso è possibile", aprendo le menti ricettive, certo non sempre ci
si riesce poichè il capitalismo essendo un animale che si nutre di se
stesso ha tutto il suo fascino e riesce sempre a fagocitare tutto...
L'etica nel lavoro è quella che ti fa scegliere con chi lavorare
e perchè, anche se, lavorando al soldo di qualche controllore lavoreresti
meno e guadagneresti dieci volte tanto, ma personalmente mi sentirei
una merda, pur avendone le capacità e le conoscenze ci sono lavori
che mi guardo bene dal fare e legittimare, di certo non aspiro ad
accumulare capitale, ma capisco anche che molti non hanno questo
"potere contrattuale" ma si può sempre andare a spalare la merda
che fare certi lavori "eticamente e politicamente discutibili"...
Per l'hardware anche qui non si può applicare il concetto in pieno
di quello che uno vorrebbe fare, non ci sono alternative, non posso
produrmi i chip da solo, devo comprare hardware e la cosa non è
molto "etica", ma quello che posso fare è sfruttare al massimo
le potenzialità del mio pc, ho server che sono dei Pentium III
(parliamo del paleolitico) e vanno come treni e sino a quando
non schiattano non li cambio, bè ovvio che non ci faccio elaborazioni
video, giusto per chiarire il concetto...
Per quanto vale questo è quello che penso nel merito dell'etica
e scusate se sono stato prolisso...