[NuovoLab] NON PARTIAMO DAL PREMIER RIPARTIAMO DAGLI ULTIMI

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NON PARTIAMO DAL PREMIER RIPARTIAMO DAGLI ULTIMI

alcuni militanti del partito, invece di riflettere pacatamente tra loro e col segretario, legittimamente eletto, si agitano. Nello schieramento del vecchio centrosinistra, sono colpiti favorevolmente da questa novità (di sinistra?). Il professor Cacciari soffia sul fuoco. I circoli culturali lanciano ipotesi liberatorie. Sono amico fraterno di Nichi da molti anni. Lo stimo, lo apprezzo e gli sono affezionato. Con le mie perplessità mi domando: "Cui prodest?" A chi giova questa calda accelerazione? Non è democrazia a mio avviso, limitarsi a prendere posizione, "pro" o "contro" qualcuno. Liberarsi e crescere politicamente insieme significa imparare a "pensare alla grande" per generare nuove idee, progetti chiari, Cultura dei Valori". Apriamo "fabbriche", circoli, dibattiti, ma soprattutto incontriamo con umiltà tutti i movimenti del Territorio "autogestito". Ascoltare, ascoltare,ascoltare... Quante cittadine, cittadini, compagne e compagni non hanno voce. Pontificano i soliti "noti" convinti di convogliare consensi, provocando invece delusioni, astensioni e divisioni. Ho la sensazione che noi "garantiti" a vario titolo, non siamo consapevoli della gravissima situazione del Paese. La coscienza e la morale hanno toccato il punto più basso: lo squallore. Possibile che la priorità assoluta e urgente sia la designazione del premier? Sorgano "cantieri sociali" allargati per affrontare i temi cruciali e per imparare tutti la Partecipazione democratica "dal basso", senza "le prediche inutili" dei vari pulpiti dei notabili, e diciamo chiaro, senza "auto-candidature". I risultati saranno efficaci, nuovi e originali dopo l´approfondimento con le singole persone rispettate nella loro dignità e importanza. Tra questi "temporali" estivi nasce un "tavolo" a Torino per salvare Mirafiori e perchè no a Termini Imerese, all´Asinara o al "Dal Molin"con 27 gru devastatrici della falda acquifera vicentina, o in Val Susa? Qualcuno dimentica il No-Tav. Perchè molti "democratici" non si sono accorti del "Popolo dell´acqua?"(un milione e mezzo) A Genova non si dorme. Continua l´altalena degli Ospedali: Galliera, Evangelico, Voltri e ritorno. I sindaci dell´entroterra genovese per i trasporti pensano di ripristinare il tranvai a "cavalli". Le elementari rischiano di andare a scuola senza libri. Una "cosa" chiamata riforma punta alla privatizzazione delle università statali. Sindacalisti denunciati e licenziati. Segnale allarmante. Cresce la "folla" dei nuovi poveri, chiedetelo ai parroci. Leggevo un foglio per caso ed ero convinto di avere tra le mani il "Manifesto". Era un articolo tratto da w.w.w.famigliacristiana.it del 10 luglio 2010. "Mentre si approva una manovra economica che sarà pagata dai più deboli (con quale coscienza i parlamentari che si vantano di essere cattolici andranno a votarla?) il governo si prepara a spendere 12 miliardi di euro per l´acquisto di 131 bombardieri F35." C´è una vasta mobilitazione. Pax Christi scrive a Napolitano per fermare il progetto. La Diocesi di Novara, dove si trova la base militare di Cameri, pubblica un documento contro la follia del super-bombardiere. Con quella cifra si potrebbero ricostruire tutte le case terremotate dell´Abruzzo, oppure mettere in sicurezza metà delle scuole, magari acquistare 10 milioni di pannelli solari sufficienti a dare energia pulita a quasi tutta l´Italia. I cristiani non dialogano perché afflitti e contagiati dal disastro dilagante, ma perché il dialogo fa parte del loro statuto costitutivo: farsi prossimo all´altro. Ascoltare il migrante, il perdente, il senza casa, il senza voce, il senza lavoro, il diverso, il rifugiato, il carcerato, il malato senza cura adeguate. Solamente così il seguace di Gesù potrà cantare a voce alta il "Padre Nostro" lievitando la sfera politica. Non partiamo dal premier, ripartiamo dagli ultimi.

DON ANDREA GALLO

genova.repubblica.it

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antonio bruno.
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
00393666756779