[NuovoLab] Nucleare, i cantieri fra quattro anni

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Szerző: Antonio Bruno
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Nucleare, i cantieri fra quattro anni
energia
Battezzato il Forum italiano: presidente Chicco Testa, c'è anche l'Università di Genova
elisabetta guidobaldiroma. In quattro anni avrà inizio la realizzazione delle prime centrali nucleari italiane, ma ora serve un accordo nazionale per mantenere l'Italia nell'atomo anche nel futuro. Nasce a Roma il Forum nucleare italiano che ha come presidente un ex ambientalista come Chicco Testa, segnale importante, secondo il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, perché«ad una cultura ambientalista dogmatica si sta affiancando validamente una cultura ambientalista pragmatica» che mette un freno alle «crociate retoriche».
Tra i sostenitori del Forum anche il candidato all'Agenzia per la sicurezza, l'oncologo Umberto Veronesi, che, con una lettera a Chicco Testa si unisce «all'impegno di sensibilizzazione e all'utilizzo dell'energia da fissione nucleare che, sono certo - scrive Veronesi - potrà migliorare l'ambiente nel quale viviamo e vivremo». E su Veronesi, Prestigiacomo sottolinea la scelta «non discutibile sul piano etico, morale e scientifico» che lo porrà in condizione di libertà e autonomia. Il presidente dell'Udc, Pier Ferdinando Casini non ha dubbi: «Noi siamo per il nucleare senza se e senza ma». Un' operazione complessa per la quale è necessario «un accordo bipartisan» perché, sottolinea Casini, «noi non possiamo oggi tornare al nucleare se non c'è un accordo di sistema. Pensate a cosa potrebbe capitare in Italia se fra 10 anni ci fosse una maggioranza che smentisca questa ipotesi. Sarebbe un dramma finanziario enorme». Per quanto riguarda le tappe, «entro marzo 2013 - riferisce il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia - si porteranno a compimento gli adempimenti legislativi, per iniziare il 2014 con la realizzazione dei primi impianti» e il primo chilowattora prodotto in Italia sarà nel 2019. Secondo il sottosegretario «questo significa entrare in un percorso di sistema: è un'occasione industriale e siamo convinti che l' Italia abbia bisogno di questa opzione». Di fatto sembra ora necessario un anno un più. L'ultima timetable prevedeva la posa della prima pietra entro la fine della legislatura, cioè il 2013.
«Noi - riferisce l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti - proponiamo quattro centrali, la metà del programma italiano». Saranno di terza generazione avanzata. Secondo l'ad di Enel «il nucleare serve al rilancio del sistema economico, di quello tecnologico, e ad abbassare il costo delle bollette». «Con il Forum - spiega Testa - nasce anche in Italia uno spazio di informazione, dialogo e collaborazione che accompagnerà il Paese in un percorso cruciale per il proprio futuro energetico, tecnologico e di sviluppo». Un'iniziativa che «contribuirà a colmare la drammatica carenza di informazione che negli ultimi vent'anni ha penalizzato la pubblica opinione italiana», afferma il neoeletto presidente dell'Associazione italiana nucleare, Enzo Gatta, annunciando un accordo con il Forum. Il Forum è un'associazione no-profit fondata da Alstom Power, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, E.on, Edf, Edison, Enel, Federprogetti, Flaei-Cisl, Gdf Suez, Politecnico di Milano, Sapienza-Università di Roma, Sogin, Stratinvest Energy, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem, Università di Genova, Università di Palermo, Università di Pisa, Westinghouse. Critiche dall'opposizione. «L'Italia e gli italiani - afferma Ermete Realacci, responsabile Green Economy del Pd - hanno bisogno di trasparenza e verità e non di menzogne» mentre «il Forum è come l'oste che dice che il vino è buono». Per la responsabile ambiente del Pd Stella Bianchi «il nucleare è una scelta sbagliata» mentre il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, mette in guardia: «Il no all'atomo sarà fondante della prossima coalizione di centrosinistra». Per i senatori Pd, Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, «il Forum è un vecchio disco rotto» e il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, chiede di aderire «per portare la voce dei cittadini e degli ambientalisti».

secolo xix
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antonio bruno
capogruppo Sinistra Europea - PRC Comune di Genova
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