[NuovoLab] Due ministri e un referendum che non s'ha da fare

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Autor: ugo
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Para: referendum-acqua-ge, aderentiretecontrog8, forumgenova
Assunto: [NuovoLab] Due ministri e un referendum che non s'ha da fare

ACQUA PUBBLICA

Due ministri e un referendum che non s'ha da fare

Ugo Mattei
Due ministri della repubblica, Tremonti e Ronchi, in una conferenza stampa a pal
azzo Chigi, hanno tentato di confondere le acque. Tremonti: «L'acqua appartiene
al popolo», ma «su materie che riguardano i trattati non ci può essere referendu
m abrogativo».
Se avessimo una classe di governo seria non saremmo costretti ad assistere alle
insopportabili manifestazioni di arroganza e di superficialità ormai usuali dopo
le conferenze stampa. Se avessimo una classe di governo seria, potremmo godere
quanto meno del rispetto per una percentuale significativa del corpo elettorale
che dice concretamente basta all' ideologia mercatista e che chiede una riflessi
one vera sul punto in cui ci hanno portato le privatizzazioni. Se avessimo una c
lasse di governo seria non avremmo un ministro saltimbanco che prima inventa la
finanza creativa e cerca di vendere pure il Colosseo, poi si pente e attacca mer
catismo e banche, e adesso, richiamato all' ordine dai poteri forti che serve da
sempre, si schiera con il collega Ronchi facendo propria l'incredibile menzogna
per cui l'Europa imporrebbe di privatizzare il servizio idrico.
Se avessimo una classe di governo seria, i ministri di destra eviterebbero di pr
endere il giro il popolo sovrano, e si sciacquerebbero la bocca (con fresca acqu
a pubblica) ogni volta che lo nominano al solo scopo di saccheggiarlo.
Se avessimo un classe di governo seria si arresterebbe ogni privatizzazione alme
no fino alla pronuncia della Corte Costituzionale sul Referendum (che ha raccolt
o oltre 1,4 milioni di firme) e si aprirebbe una discussione approfondita studia
ndo i contributi di tanti che, senza interesse personale, denunciano quindici an
ni di privatizzazioni truffaldine.
Se avessimo una classe di governo seria si abbinerebbe il voto referendario a qu
ello amministrativo di primavera, risparmiando milioni ai contribuenti e garante
ndo un dibattito politico vero, finalmente sul merito delle questioni.
Nei prossimi mesi si accelereranno le gare sui servizi pubblici (non volute dall
'Europa ma dalla nostra classe di governo, di destra e di sinistra , come a Tori
no per Gtt) per privatizzare il più possibile battendo sul tempo il referendum.
Si farà di tutto per non far votare il popolo sovrano e se si voterà sarà a fine
giugno sperando che tutti siano al mare (sulle spiagge a pagamento del federali
smo demaniale!).
Tremonti nervosetto esterna. Sa che l'acqua sciacquerà le sue ambizioni di premi
erato al guinzaglio dei poteri forti e dei razzisti del nord. Ha letto troppi li
bri per non sapere che quando muta l'egemonia culturale tramontano i sogni di po
tere fondati su quella vecchia. E l'egemonia è ora davvero mutata

fonte "il manifesto" del 23/07/2010.



Ugo Beiso



Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal