[NuovoLab] Fwd: Report della giornata del 17/07/10 a Novara …

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Autore: Edoardo Magnone
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] Fwd: Report della giornata del 17/07/10 a Novara contro le spese militari e la guerra.
Report della giornata del 17/07/10 a Novara contro le spese militari e
la guerra.

Sabato sera si è conclusa la giornata promossa dall’Assemblea
Permanente NO F-35, che si è tenuta nel salone del circolo Banditi di
Isarno a Novara con la presenza di realtà organizzate del Piemonte,
della Lombardia, della Liguria e della Toscana.

Il dibattito si è sviluppato partendo dalle difficoltà che il Governo
incontra per attuare i vari progetti (sospensione per l’acquisto
dell’ultima trance degli Eurofighter e il non rientro delle commesse
già preventivate a industrie belliche italiane per l’F-35).

Nonostante queste difficoltà, e con due anni di ritardo rispetto al
programma, si da inizio alla costruzione del FACO (linea di
assemblaggio) all’interno della base di Cameri, assegnando il primo
appalto per ben 185 milioni di Euro (circa 370 miliardi delle vecchie
lire) alla ditta Maltauro di Vicenza. La Maltauro è un azienda già
nota nell’ambito di costruzioni in basi militari, era tra l’altro
anche dentro il progetto C.A.S.E. in Abruzzo, e coinvolta in losche
vicende di tangenti e relazioni con la cricca e la mafia.

Ultimamente assistiamo ad un allargamento del fronte (soprattutto
istituzionale) contro le spese militari, per molti versi strumentale
perché portate avanti dalle consorterie politiche che avevano
approvato e difeso a spada tratta il progetto JSF dalla sua nascita
fino a 5 minuti fa. Infatti le loro proposte diventano fumose e
ingannevoli in quanto parlano genericamente di “non acquisto”
dell’F-35 (quando anche il ministro della guerra La Russa è
intenzionato a non acquistare una parte dei cacciabombardieri). E’
necessario perciò fare chiarezza e insistere che oltre al non acquisto
bisogna impedire anche la produzione e l’assemblaggio del JSF,  né qui
né altrove. Sfatando anche la solita bufala che questo porti posti di
lavoro.

Alla fine della giornata si sono delineate le linee comuni per le
future iniziative, che - a partire da settembre - dovrebbero essere
messe in cantiere nei vari siti dove verranno prodotti i vari
componenti del cacciabombardiere F-35, sempre che le commesse vanno
davvero in porto.

I punti qualificanti sono stati individuati in

-         Campagna contro le spese militari e l’aggravamento delle
condizioni di vita della gente; richiesta di trasferimento degli
investimenti per la guerra ad un uso sociale, ritiro delle truppe
inviate in missioni di guerra.

-         Campagna contro la Finmeccanica con la richiesta  di
scioglimento in quanto centro di potere delle lobby della guerra, dei
mercanti di morte, delle tangenti alla cricca e al malaffare, terreno
di servizi segreti e trame nascoste.

-         Richiesta di conversione delle fabbriche della morte in
produzioni civili ed ecocompatibili.

-         Iniziative articolate presso i centri di produzione nelle
varie regioni ( località e fabbriche) con materiale informativo da
distribuire anche ai lavoratori delle aziende coinvolte a partire da
settembre per arrivare a una mobilitazione centrale nazionale a
novembre contro la Finmeccanica, centro delle produzioni e vendita
degli strumenti di morte.

-         Promuovere  un incontro nazionale dei gruppi no war nella
prima decade di settembre a Roma,  per rilanciare il movimento contro
la guerra, le spese militari, la produzione e la vendita di armi, le
basi militari e la cultura del militarismo e per concordare assieme un
calendario di iniziative locali e nazionali.

Assemblea Permanente NO F-35

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