Ciao cari. Ho fatto una pensata post hackmeeting.
Non solo noi dobbiamo capitalizzare tutto quello che abbiamo vissuto.
Quello che esce sui media non serve solo per il momento in cui hackmeeting si compie: di anno in anno il buon lavoro di comunicazione sta rendendo sempre più facile farsi conoscere in modo decente.
Dunque io penso potremmo fare un ultimo sforzo: inviare a tutti i contatti un comunicato postumo, che tra l'altro ha anche la cattiveria di spiegare a chi non ha scritto nulla, che ha bucato la notizia.
Penso sia utile anche perché in questo modo ci presentiamo davvero come una comunità che non prepara solo eventi, ma elargisce contenuti di una certa consistenza. Inutile dunque per il futuro tentare di far finta che non esista ;)
Metto qui sotto il comunicato. Dite veloci perché direi che entro domani deve circolare...
yattaman e raffiz, mandate voi a tutti i vostri contatti e io ai miei, e chiunque altro abbia ai suoi?
ciao...
Domenica 4 luglio si è concluso Hackmeeting, il meeting delle comunità hacker
italiane, tenutosi a Roma al Csa la Torre.
*Hackmeeting *è l'incontro annuale delle delle controculture digitali, e
di tutti coloro che si pongono in maniera critica e propositiva rispetto
all'avanzare delle nuove tecnologie.
I tre giorni che si sono tenuti nella splendida cornice del parco
dell'Aniene, hanno presentato un fitto programma di seminari, dibattiti,
scambi di idee e apprendimento collettivo, sono state analizzate le
tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che
stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo
possiamo rivestire nell'indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal
controllo di chi vuole monopolizzare lo sviluppo, sgretolando i tessuti
sociali per relegarci nei nostri spazi virtuali dove ci illudiamo al
sicuro dalla precarietà reale. Ma soprattutto si è messa in pratica la
Hacktitude, ovvero quella capacità di andare oltre le prescrizioni
imposte dal commercio, nella tecnologia ma anche in altri campi, e che
portano a smontare ogni macchina e ogni gerarchia precostituita,
comprese quelle che riguardano aspetti più quotidiani della nostra
esistenza. Sono stati presentati nuovi software dunque, ma anche
approcci diversi alla produzione di cibo, di vivere il sesso, di curarsi.
Ad Hackmeeting si sono dunque visti nuovi protocolli di identificazione, che superano il concetto di user name e password; un nuovo tipo di crittografia, la crittografia quantistica, e le sue applicazioni; è stata presentata una panoramica sulle tecniche di identificazione e fingerprinting degli utenti in rete, e sulle possibilità di difendersi; sono stati illustrati metodi per aprire i lucchetti, informatici, ma anche fisici, ed è stata fatta una panoramica completa di tutti i metodi controllo che stanno, tra l'altro, mettendo a rischio la libertà della rete.
Ma si è anche ragionato con lo scrittore Margareth Killjoy su «Steampunk come Etica di Reality Hacking», vale a dire su come, per sopravvivere alle catastrofi, sia necessario sperimentare. E nel seminario “/Programmare è come narrare?/”,con Stefano Penge e Maurizio Mazzoneschi si è riflettuto sul senso della programmazione, un’attività ritenuta forse a torto tecnica, ripetitiva, fredda, e priva di un’anima. Nel workshop su estetica audio e video invece si è presentata la superiorità dell'editing basato su una filosofia open.
Infine, visto che la connessione tra approccio ecologico e mondo dell'hacking è sempre più stretta, in un seminario si è spiegato come mappare tutti gli orti di una grande città, non con le mappe di Google, ma con un sistema non proprietario, che permette a tutti di caricare i dati senza necessariamente registrarsi.
Sono solo alcuni esempi: nella tre giorni ai più di 30 seminari ufficiali (
http://it.hackmeeting.org/seminari.html#1557) si sono alternate discussioni spontanee.
Hackmeeting si è chiuso con la tradizionale assemblea che riunisce tutti i partecipanti, nel corso della quale, con il metodo del consenso, è stato deciso di proseguire l'anno con incontri di Follow up, dedicati ad approfondire le varie tematiche presentate a Roma, e con un meeting invernale.
siamo usciti su:
IL MANIFESTO
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/in-edicola/numero/20100704/pagina/10/pezzo/281872/
CARTA
http://www.carta.org/campagne/beni+comuni/conoscenza/19721
LA STAMPA
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=7818&ID_sezione=38&sezione= <
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=7818&ID_sezione=38&sezione=>
IL MESSAGGERO
IL FATTO QUOTIDIANO
L'UNITA'
http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=100721 <
http://www.unita.it/index.php?section=news&idNotizia=100721>
PUNTO INFORMATICO
http://punto-informatico.it/2932097/PI/News/italia-hacker-si-incontrano.aspx
REPUBBLICA
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/07/01/news/hackmeeting-5304015/
CORRIERE DELLA SERA
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_luglio_3/hackers-forte-prenestino-deleo-1703322677368.shtml?fr=correlati
http://www.corriere.it/cronache/10_luglio_04/hackmeeting-roma-allarme-controllo-privacy_d1552bec-874e-11df-95fd-00144f02aabe.shtml
RESET
http://reset-italia.net/2010/07/02/torna-lhackmeeting-a-roma-controculture-digitali-a-confronto/
IL GIORNALE DEL FRIULI
http://www.ilgiornaledelfriuli.net/tecnologia/roma-hackmeeting-raduno-nazionale-di-hacker-dal-2-al-4-luglio/
DIRETTA NEWS
http://www.direttanews.it/2010/07/02/roma-hackmeeting-2010-xiii%C2%B0raduno-nazionale-degli-hacker/ <
http://www.direttanews.it/2010/07/02/roma-hackmeeting-2010-xiii%B0raduno-nazionale-degli-hacker/>
MTV
http://www.youtube.com/watch?v=es65bkt2Nxo
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"Telecamere, carte magnetiche,
telefonini e social network - denunciano gli hacker - monitorano ogni
aspetto della nostra vita e la registrano. Spostamenti, consumi,
abitudini, conversazioni: tutto viene osservato, indicizzato,
catalogato. I grandi fratelli sono tanti, sono ovunque e hanno mille
facce".
"Ma tutto questo - insistono gli hacker - ancora non basta: siamo noi
stessi a offrire spontaneamente tutti quei dati che il grande fratello
da solo non riesce ancora a carpire: pubblichiamo spensieratamente le
nostre foto su internet e mettiamo a disposizione il contenuto delle
nostre email in cambio di una pubblicità mirata e meno fastidiosa, e
offriamo persino la mappa completa delle nostre relazioni personali,
indicando amicizie, conoscenze, affetti".
La tecnologia invece si può usare per
rovesciare i mezzi e i modi della produzione, ridando valore alla
collaborazione, al bene collettivo e alla condivisione. Così è nato il
software libero, che ha dimostrato che si possono scrivere programmi e
sistemi operativi migliori e più efficienti di quelli prodotti dalle
grandi multinazionali semplicemente dando valore alle persone invece
che ai soldi".