Autor: carl0s[anche.no] Data: Dla: hackmeeting Temat: Re: [Hackmeeting] Piotta e mtv all'hackmeeting
- Short version: -
Non odia' li media essili.
Che si faccia il servizio e gli si prepari il servizietto. Gli argomenti di cui vogliamo che si parli, tiriamoli fuori noi. Nessun altro lo farà per noi.
- Lunga e noiosa digressione. -
Il giorno 03/lug/2010, alle ore 05.26, Elettrico ha scritto:
> Il 02/07/2010 18:15, Joe Oblivian scrisse:
>>
>> Il discorso non era "facciamo parlare di noi" ma facciamo parlare di
>> alcuni argomenti.
>
> il discorso dovrebbe essere quello di essere capaci ad usare l'immagine
> che si aspettano per far passare i messaggi che vuoi tu, che presume in
> realtà un impegno, volontà e intelligenza maggiori.
> il no è uno svicolo. che rispetto eh, però è uno svicolo.
Non ci avrei mai creduto di essere d'accordo con Elettrico, eppure non avrei saputo scriverlo meglio. :)
È già successo più volte che abbiamo fatto scherzi, beffe, etc ai giornalisti.
Il virus h0ax a Pisa, il nettarello a Palermo...
Il sistema dei media, volenti o nolenti, funziona diversamente da come ci piacerebbe un casino.
Ed è assolutamente verosimile che il servizio col Piotta sia un trip di qualche giovine redattore, magari persino conosciuto o limitrofo, che vuole aprire una breccia li. Solo che spesso queste brecce passano per degli stratagemmi.
Perché abbiate pietà, il target e la audiance (come dice te bisco), non è davvero interessata alla crittografia quantistica - almeno non ancora ma lucha li convincerà tutti! :P.
Provate a ribaltare i piani: su uno dei vostri medium preferiti e un sacco approfonditi un servizio su Paris Hilton che inciampa alla sfilata di Salcazzo in Vaffanculistan, lo seguireste tutto?
Semplicemente no.
Non è apologia dei media, è solo un breve e rozzo modo per spiegare come funziona.
Detto questo, il dato è: vogliono fare un servizio sulla musica autoprodotta con software libero. Certo è MTV, certo col Piotta.
Tutto quello che abbiamo da dire è: "col cazzo" vorrei parlare di argomenti? Beh fatevi intervistare e parlatene. Hackategli l'intervista e fategli la supercazzola.
Per questo trovo l'argomentazione di Joe Oblivian ingenua e forse pericolosa. Insieme a
Il giorno 03/lug/2010, alle ore 06.53, bisco ha scritto:
> si puo' anche scegliere quale audiance raggiungere: mi pare che si sia
> scelto di mandare comunicati in giro per le redazioni di quotidiani, non
> per questo bisogna aprirsi a tutto e tutti. si puo' scegliere a quali
> compromessi scegliere e come. magari va bene anche solo stare su ror.
La trovo ingenua perché non basta mandare un comunicato a un giornale perché esso automaticamente parla nel modo che vuoi tu di hackit delle tematiche con i livelli di approfondimento che ti piacciono.
D'altra parte non si è creato e autogestito un evento che parla di certe tematiche proprio perché nessun altro lo faceva ed è rimasto vivo perché la sua autonomia era un valore?
E allora mica ci aspettiamo *davvero* che un C.S. per quanto buono e esaustivo, possa permettere a qualcuno di scrivere un buon pezzo.
Poi questa storia dei compromessi e della chiusura, che pericolosa forse un po' lo è, ecco io questa vorrei capirla bene.
Se è scientifica la scelta di non aprirsi a tutto e a tutti, perché si rimanda al Linux Day anche questo tipo di approccio, io penso che dovrebbe emergere chiaramente.
Dalla mia, per quel poco che conta, senza mezzi termini dico che è una minchiata colossale chiudersi.
Avere delle forti scelte valoriali NON significa chiudersi. Significa metterle sul piatto a chi vuole avvicinarsi.
Significa anche saperle mettere in discussione e farlo dinamicamente.
MA questa è la precondizione a ché la comunità sia una comunità aperta.
Se non è così allora tutto torna, ci si interpreta come un gruppo ristretto (non uso elite perché è una valutazione qualitativa di superiorità rispetto alle altre) a cui non interessa né includere altri, né far passare messaggi.
Però ecco, temo che i 12 anni di hackit, la scelta di avere tecnica E politica dentro, e tutta una serie di cose dimostrino che nonostante la forte personalità, l'obiettivo è inclusivo e di apertura.