Autor: Alfredo Simone Data: A: forumgenova Assumpte: [NuovoLab] storia di Martino e...di ordinaria giustizia
Carissimi, vi racconto la storia di Martino , un doberman maschio di
otto anni circa . Martino è entrato in
canile il 29 agosto del 2009 a seguito di un sequestro preventivofirmato dalla procura di
Genova . I proprietari tenevano il
cane “rinchiuso in una cantina con poca luce ,legato con una cinghia
molto corta , circondato da sporcizia, e presentava segni di
malnutrizione una dermatite e segni di debolezza alle zampe anteriori”
(questi i motivi di cui al decreto di sequestro).Quando è arrivato nella
struttura di Monte Contessa non riusciva ad aprire gli occhi perchè la
luce gli dava fastidio e non stava assolutamente in piedi.I primi due giorni li ha
passati nella parte interna del recinto e gli si apriva nel tardo
pomeriggio quando la luce era meno intensa . Il corpo pieno di piaghe ed
escrescenze dovuto allo strofinare della pancia sempre sul pavimento
ruvido del loculo in cui era costretto a ‘vivere’. Intanto il procedimento penale contro i proprietari di
Martino va avanti e nell’ottobre 2009 il P.M.della procura di Genova ci
autorizza ad affidare il cane in custodia giudiziale .Era stata trovata per
Martino la collocazione ideale: una famiglia davvero amante dei cani
pronta ad accogliere anche la bestiola più sfortunata a prescindere
dall’età, dalla razza dalla ‘bellezza esteriore’ pronta a dedicarsi
anima e corpo al recupero fisico ma soprattutto psichico del povero
Martino. Come se non bastasse, l’esperienza la competenza e la dedizione
profuse dalla nuova famiglia di Martino hanno prodotto risultati
tangibili ed un brillante successo ossia riuscire a far convivere
pacificamente con gli altri cani della famiglia, maschi e femmine! Per
Martino inizia un periodo idilliaco, le sue zampe si rinforzano , tutta
la sua muscolatura riprende tono , ed il pelo lucido e forte.,le sue
piaghe vengono curate , i suoi polpastrelli non sono più feriti ….. Tutto sembrava andare per il meglio quando verso la fine
di aprile veniamo informati dalla procura che il cane doveva essere
consegnato al fratello dei due proprietari imputati i quali, ancora in
vigenza del sequestro preventivo, avevano stipulato un contratto di
cessione di Martino (Un atto di vendita del cane su carta semplice -
trattato ne più ne meno come una cosa...un motorino …. una sedia …) Da quel momento è stato un dramma dopo l'altro, e
nonostante il nostro legale abbia fatto e stia facendo di tutto per
evitare la restituzione , impugnando il decreto di dissequestro,
avanzando una nuova richiesta di sequestro preventivo (alla luce delle
possibili reazioni violente di Martino conseguenti al suo rientro in un
nucleo familiare che lo ha maltrattato e che , nel caso del fratello non
imputato, ha ignorato e tollerato il maltrattamento protrattosi per
lunghi mesi) suffragandola sul rischio di detenere un cane ‘impegnativo’
a contatto con persone inesperte ed inadeguate .Infatti nella sua nuova
collocazione (la terza !!!!) ! che il cane non conosce e nessuno dei
componenti di questa famiglia conosce ora quali siano le reazioni del
cane (poi leggiamo sui giornali ...non riconosce il padrone e azzanna
eccc ????!!!) Abbiamo tentato di
convincere i nuovi affidatari di lasciare il cane dove era ma senza
successo!!! Noi non vogliamo che
Martino resti recluso in una gabbia troppo tempo ,a dire il vero non
avremmo mai voluto che ritornasse in canile . Noi eseguiremo quanto verrà ordinato dal P..M. altrimenti
saremmo sicuramente denunciati e perseguiti qualora non lo facessimo ,
ma mi domando a cosa serve fare tanto lavoro per salvaguardare il
benessere degli animali , se arriviamo a questi risultati ??? Martino era felice a giocare con i suoi nuovi amici
perchè finalmente aveva anche imparatoa giocare con altri . Ora i suoi amici rimasti
nella casa di Carla piangono e lo cercanocome lui sta aspettando e
cercando loro …...!!!!!! Siamo tornati indietro di
almeno 20 anni , due guardie zoofile ammazzate nel pieno delle loro
funzioni e quasi derise per aver dato la vita per salvaguardare degli
animali , animali maltrattati che vengono riconsegnati anche se in via
indiretta ai propri carnefici . Cosa ci riserva il futuro? Abbiamo sentito l'esigenza di divulgare questa ennesima
brutta storia che coinvolge la vita di un essere vivente, ma Caro
Martino noi non ti lasceremo mai, anche se sarai in capo al mondo perchè
ci sarà sempre qualcuno che veglierà su di te. Clara Bongiorno responsabile tecnicoCanile Municipale di
GenovaASS. U.N.A GENOVA cell . 338 190 44 28 al momento dell' invio di questo comunicato il cane è
stato ritirato dai carabinieri con il nuovo affidatario su ordine del
p.m.il cane non lo ha nemmeno riconosciuto anche se è il
fratello dei due condannati !!!!non commento oltre !!!!