2010/6/29 Joe Oblivian <0blivian@???>
> On Tue, 2010-06-29 at 10:21 +0200, vecna wrote:
> > non se ne conoscono. allo stato attuale, la profilazione della
> > navigazione è solo una teoria estremamente plausibile.
>
> Lavorando sul web, ti posso garantire che e' una realta' consolidata.
> Nella maggior parte dei casi, si tratta di meccanismi relativamente
> semplici ed innocui, ma cmq c'e' chi raccoglie i tuoi dati di
> navigazione e li conserva. Oggi, nell'epoca dei social networks, di
> solito tra i dati a disposizione ci sono anche spesso nome, cognome e
> grafo di relazioni della persona.
>
sissi', ce n'e' e pure tanto
tra l'altro anche assai accessibili. vedi i protocolli Open Graph e Social
Graph (facebook e google) e i tag di tipo XHTML Friends Network (XFN),
Friend of a Friend (FOAF) che vengono raccolti dai motori di ricerca per
inferire relazioni.
esempio: uno dei wonder-pischelli under21 di telecom sta studiando proprio
questo come base delle sue borse di studio: dato uno o piu' link di tipo "i
like", "share" o simili, il softwarino si fa il giretto per tutto il grafo
sociale di chi si esprime nell'orgasmico gesto di dire "i like", e insegue
lui e i suoi connessi per osservare il propagarsi di tal mirabolante click.
Entro breve il siffatto software ha scannato te e tutta la tua bella
famigliola digitale (forse financo lungo i famosi 6 gradi di separazione?) e
quindi si accinge a produrre grafi, grafici e tabelle, per la gioia dei
marketing directors di douglasadamsiana memoria, che mostrano chi ha
like-ato cosa, quando, entro quanto, passando da chi, influenzato da chi e
da cosa, eccetera eccetera. Le sperimentazioni stanno partendo applicando il
software ai link "io liko" degli eventi facebook di telecom e compagnia
bbella.
