Un'altra Europa è necessaria : La crisi va pagata da chi l'ha provocata
Man mano che il tempo passa, la crisi del capitalismo neoliberista si va trasformando in una pesante offensiva contro le società d'Europa: terribili tagli a salari e pensioni, un taglio dei posti di lavoro senza precedenti, distruzione totale dei servizi pubblici. Questo è il momento peggiore per il reddito da lavoro e per i diritti sociali dalla fine della seconda guerra mondiale. Coloro che, durante gli ultimi vent'anni, hanno beneficiato dalle politiche neoliberiste ed hanno dato origine all'attuale crisi globale (affaristi, speculatori finanziari e governi neoliberisti) stanno ora cercando di far pagare il conto a coloro che non ne hanno alcuna responsabilità: lavoratori, disoccupati, pensionati, giovani, donne, immigrati. E' arrivato il momento di fermarli, e' arrivato il momento di far loro pagare la loro stessa crisi.
Unione Europea, Fondo Monetario Internazionale, speculatori finanziari e governi neoliberisti di tutta Europa stanno provando a fare della Grecia il laboratorio di una nuovo e barbaro modello anti-sociale che intendono implementare in tutti gli altri paesi europei. Islanda, Lettonia, Lituania, Ungheria, hanno già sofferto a causa di rigorosi piani di austerità. Adesso è arrivato il momento del Sud d'Europa. E non si fermerà lì.
Abbiamo espresso la nostra solidarietà alla resistenza del popolo greco contro le manovre e a tutte le persone dei paesi investiti da questi piani di austerità. Ma non è abbastanza. Ora più che mai è urgente costruire a livello internazionale e, più specificatamente, europeo, resistenza e alternative alle politiche guidate dai G20, dal Fondo Monetario Internazionale e dall'Unione Europea con la collaborazione dei vari governi. Non ci possono essere vie d'uscita nazionali in modo frammentato a questa crisi internazionale. E' inoltre necessario bloccare le forze nazionaliste e razziste che stanno cercando di trarre dei vantaggi da questa situazione.
Ora più che mai dobbiamo fare del Forum Sociale Europeo un evento chiave per prendere iniziative, coordinare azioni e sviluppare alternative. Ad Istanbul, dal primo al 4 luglio, faremo del sesto Forum Sociale Europeo un immenso laboratorio per il coordinamento internazionale della nostra resistenza e per la promozione di un nuovo modello sociale basato sulla solidarietà. E' arrivato il momento di mobilitarci a livello europeo in difesa di lavoro, salario e pensioni, per fermare la speculazione finanziaria, per una moratoria europea sul pagamento del debito pubblico, per il controllo pubblico del sistema bancario.
Facciamo appello ad una massiccia participazione internazionale al sesto Forum Sociale Europeo.
UN'ALTRA EUROPA E' NECESSARIA!
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