[Forumlucca] Lettera paerta al Cardinale Sepe

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Autor: blanca
Data:  
A: forumlucca
Assumpte: [Forumlucca] Lettera paerta al Cardinale Sepe
http://r-esistenza-settimanale.blogspot.com/2010/06/lettera-aperta-al-cardinale-sepe.html

Lettera aperta al cardinale Sepe
Illustrissima Eminenza Reverendissima Cardinalissima, quasi Beata, Sepe,

voglia perdonare il mio ardire, ho pensato di scriverle apprendendo
dai giornali della sua caritatevole intercessione, per la soluzione
del problema abitativo del dottor bertolaso, dando così anche a me un
barlume di speranza per la risoluzione del mio, assai più banale e
umile.

Alla fine del prossimo mese di Agosto, mi troverò costretta ad
abbandonare l’alloggio ammuffito nel quale abito e per il quale pago
una pigione di 450 euro mensili, e date le mie scarse risorse
finanziarie, la disoccupazione, la crisi, la carestia e le sette
piaghe d’Egitto che hanno colpito il nostro paese, a causa dei
precedenti governi comunisti che si sono susseguiti in Italia negli
ultimi 40 anni, sarà per me impossibile rivolgermi a una normale
agenzia immobiliare. Ci aggiunga, Sua Eminenza Reverendissima,
Cardinalissima, anche la sfortuna di vivere in un piano terreno – cosa
questa - che mi impedirà di porre fine al problema gettandomi dal
balcone, come è in uso tra gli sfrattati italiani.

Prima di venire a conoscenza delle sue miracolose capacità di agente
immobiliare per conto di Dio, avevo pensato di andare a vivere
nell’abitacolo di una vecchia macchina ricevuta in dono da un animo
nobile, con tutti i timori che questa mia decisione di necessità ha
creato al mio animo candido, non ultimo quello di non sapere dove
posizionare la lettiera delle mie gatte, visti gli spazi angusti
dell’abitacolo di un’utilitaria. Per altro, anche quando decidessi di
riparare in macchina, mi troverei comunque costretta a pagare la
pigione allo stato, sotto forma di tassa di proprietà e assicurazione,
e lei comprenderà, Sua Eminenza Reverendissima, Cardinalissima quanto
questo sia impossibile a chi è stato impoverito così dai regimi
comunisti che abbiamo subito in Italia.

Sono altresì conscia delle abissali differenze che intercorrono tra me
e l’esimio bertolaso, non avendo mai delitto, rubato, utilizzato
finalmente un uomo a pagamento né essere mai stata utilizzata,
finalmente, facendo mercimonio col mio corpo, e avendo smesso da tempo
di sottopormi a estenuanti sedute di fisioterapia, con frutta
champagne e ballerini in perizoma. Sono anche consapevole delle
differenti urgenze presenti tra il mio caso e quello dell’esimio super
eroe italiano, dal momento che a me servirebbe solo in monolocale sito
in un posto qualunque, mentre a lui – pover’uomo – un piedaterre e
qualche lussuoso appartamento in centro o in riva al mare, consoni
allo stato raggiunto dopo anni e anni di connivenza con le cosche di
governo.

Per questo, Sua Eminenza Reverendissima, Cardinalissima, le chiederei
di intercedere a mio favore, con Dio o con uno della cricca di
amichetti suoi, che volesse trovare il modo di non farmi passare
l’inverno all’addiaccio, e le garantisco che, nel caso le sue
preghiere dovessero portare anche alla donazione di una casa a mia
insaputa, con vista sul mare, non proverei alcun risentimento nei suoi
confronti.

Ringraziandola fin d’ora, le comunico che dopo la fine di Agosto,
potrà trovarmi davanti alla Basilica di San Pietro. Sarò quella con
una Peugeot bianca, cozzata davanti, incatenata all’obelisco.

In poca fede

Rita Pani (APOLIDE)