Re: [Hackmeeting] dal report del pre-hackit

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著者: caparossa
日付:  
To: hackmeeting
題目: Re: [Hackmeeting] dal report del pre-hackit
Il 17/06/2010 12:28, man0 ha scritto:
>
> Il giorno 17/giu/2010, alle ore 12.20, caparossa ha scritto:
>>
>> allora man0 fottiamocene di tutto però poi per favore non fate gli
>> hackers che cercano di metterci le mani dentro o i mediottivisti che
>> fanno controinformazione che vengo a pigliarvi a calci nel culo.
>> porcoddio.
>
>
>
> non fate chi?
> io non faccio nessuno dei due. e se lo faccio non me lo vado a dire in giro.
> nè ti vengo a chiedere tu che fai.
> comunque è evidente che trattasi di risposta alla cazzo, magari ce l'hai con qualcun altro.


no, non è una risposta a cazzo.
è una risposta di chi si è rotto il cazzo di vedere gente non dare
contributi alla discussione se non sparando cazzate o sentenze.
che si è rotto il cazzo che "tanto tutto è uguale" e tra memo e l'iphone
tutto è uguale.

> però, riconducendo la cosa a dei termini un po' meno alla cazzo, il senso di quello che scrivevo era che a volte mi pare proprio di leggere gesù nel tempio. cioè leggo robe che mi lasciano capire che tutta una serie di persone non sono circondate dagli stessi marchi di cui sono circondato io e di cui farei volentieri a meno (dei marchi, a volte, non sempre delle tecnologie che i marchi sviluppano...maemo ad esempio).
> posso solo invidiare chi si è autocostruito le proprie cose (inclusa la componentistica) e scritto il proprio firmware.


no, io non sono circondato dai marchi. cerco di evitarli, per quanto
possibile; e quando non posso evitarli cerco di averci a che fare in
maniera consapevole e critica. è una fatica, non mi fa usare le cose più
fike e alla moda, ma penso che facendo così e cercando di raccontarlo in
giro si possa ancora provare a cambiare le cose.
idealismo? pole essere. Stigrancazzi.
la soluzione, per me, non è scrivermi il mio firmware, perché non sono
capace. E' quelli che lo sarebbero preferiscono usare osx.

ciao.

- -- 
"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso".                          Roma, 1971
                          Guglielmo "Billi" Bilancioni