Il 16/06/2010 06:25, killer scrisse: > Il giorno mer, 16/06/2010 alle 10.25 +0200, Kvasir ha scritto:
>
>> meno centro sociale più hacking... ricordiamoci che è hackmeeting non
>> socialmeeting
>
> ricordiamoci che e' hackmeeting, non linuxday
vabbè, allora perchè non metterci anche "amore libero".
del resto la creazione di un futuro nostro immaginario passa anche
attraverso la decostruzione dei rapporti esistenti, regolati da una
società eterodiretta da poteri economici, i quali esercitano le loro
forme di potere utilizzando politica, religioni e altre forme di
tabuizzazione delle idee differenti, costringendoci a vivere in delle
gabbie mentali che impediscono la piena realizzazione della nostra
possibile felicità.
a parte che quello che ho scritto in effetti ha senso, non credo che
serva parlare o usare questi termini da semicoglioni per esprimere
concetti, tantomeno in un manifesto. l'hackmeeting è sempre stato quello
che è sempre stato, ma mi pare che ultimamente si stia trasformando in
un luogo dove l'hacking tecnologico è sempre più relegato ad una
nicchia. cosa che imho non va molto bene: piuttosto si costruiscano
altri luoghi/eventi o si espanda l'hackmeeting, non si "nasconda" la sua
natura cyber dietro ad altre mille cose, tutte importanti eh, ma che non
ne hanno mai costituito l'anima ed in molti casi sono la moda del
momento e poco più.
tutto fa brodo, ma un seminario sull'antirazzismo all'hackmeeting a me
cmq sembrerebbe fuoriluogo. una volta che hai dato la parola d'ordine e
posto i paletti che vuoi, c'è da concentrarsi sui contenuti riguardati
l'evento che stai presentando, se ci si mette dentro di tutto si finisce
per comunicare il niente: è come quando uno ha il pongo (ve lo
ricordate?), se mescoli tutti quei bei colori alla fine viene fuori solo
un grigio uniforme.