Polonia: dall' 8 giugno il comunismo è illegale
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Sab, 12/06/2010 - 05:04 by Anonimo Tags:
Guerre globali
internazionale
Notizia
autore:
roza shanina
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In Polonia dall' 8 giugno indossare una maglietta che mostra il Che o Lenin, sventolare la bandiera con la falce e il martello oppure cantare l'Internazionale è punibile con multe, ammende e in alcuni casi può prevedere addirittura la reclusione.
Mentre già l'8 giugno si sono svolte manifestazioni di protesta organizzate dai comunisti polacchi a Varsavia (e in concomitanza anche in alcune città europee) le opposizioni rilanciano l'appuntamento nazionale previsto per il 15 di giugno.
Questa campagna anticomunista orchestrata dalle autorità polacche coincide con la generale accelerazione selvaggia del capitalismo a est che promuove la cancellazione della storia con le istanze revisioniste che si respirano a palazzo dove l'esecutivo di un centro-destra in lutto comandato da Donald Tusk ha approvato una vigliacca riforma del codice penale che acuisce la misure repressive verso la "propaganda di ideologie omicide", dove insieme al nazismo e al fascismo, viene ora incluso..tze...anche il comunismo.
Puntando i Patriots su Mosca per "prevenire" aggressioni o conflitti che potrebbero provenire e interessare i paesi dell'est fa vedere la Polonia oggi come un paese che pur di uscire velocemente dal suo imbarazzante passato è disposta a inimicarsi i fragili rapporti con Putin e l'asse orientale, difatti negli ultimi anni l'intensificarsi della presenza militare ed economica degli USA ha avuto come preciso obbiettivo l'attuazione del piano strategico NATO per il monitoraggio e la difesa militare.
L'analista polacco Slawomir Sierakowsky affermando che non si può equiparare nazismo e comunismo, scrive: "E 'impossibile pensare all'ideologia di Hitler senza pensare ai campi di sterminio, ma è sicuramente possibile pensare il comunismo senza il Gulag" e ancora "cercare di mettere sullo stesso piano i comunisti e i nazisti si rischia di colpire tutti legittimando di fatto i difensori del comunismo autoritario e stalinista a discapito di chi difende un sistema basato su ideali comunisti di giustizia, libertà ed uguaglianza ".
Altre critiche vengono sollevate per il fatto che in 50 anni di "comunismo" quasi ogni edificio costruito in Polonia, ogni via, piazza etc hanno tutti simboli storici e nomi che richiamano alla memoria il socialismo e quindi é difficile trovare qualcosa che non infranga questa assurda norma.
Pensate solo al fatto che la strada principale di Varsavia si chiama Esercito Popolare...
Anche Sinistra Democratica (SLD) ritiene che questa legge "è semplicemente una sciocchezza" ha detto il parlamentare Tadeusz Iwi??ski in un'intervista al giornale tedesco Spiegel, "presenteremo un ricorso alla Corte Costituzionale per esaminare l'assurda riforma del codice penale intrapresa dal governo."
D'ora in poi, come in un film di fantascienza bianco/nero e dai cupi scenari, il Mein Kampf di Hitler, che è già vietato in Polonia, e gli scritti di Marx possono essere consultati solo da pochi e solo per scopi "accademici".
