[NuovoLab] 419° ora in silenzio per la pace

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Autore: norma
Data:  
To: controg8, forumgenova@inventati.org
Oggetto: [NuovoLab] 419° ora in silenzio per la pace
*R*ete controg8 per la globalizzazione dei diritti
Mercoledì 9 giugno dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
genova, 419° ora in silenzio per la pace
Incollo il volantino che verrà distribuito

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*10 giugno 2010, 43° anniversario dell'occupazione della Palestina
giornata mondiale a sostegno della resistenza popolare nonviolenta
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*BEIT UMMAR, BIL’IN, BUDRUS, QARAWET-BANI-ZEID, AL-MA’SARA, NABI SALEH,
NI’ILIN, SAKHNIN, IRAQ BURIN*

*Sono alcuni dei villaggi palestinesi in cui in cui si svolge la
resistenza popolare nonviolenta situati nella **Palestina Cisgiordana**,
nella **valle del Giordano**, nelle colline **a Sud di Hebron** (in cui
coinvolge anche campi di Beduini), nei pressi delle citta' di **Nablus e
Tulkarm** e nei quartieri **Sheikh Jarrah e Silwan** della citta' di
**Al Quds (Jerusalem**)*

Il Medioriente è oggi un laboratorio per la costruzione di una realtà di
convivenza e rispetto reciproco tra i popoli, ma l'occupazione dei
territori palestinesi e la continua violazione del diritto
internazionale da parte delle autorità Israeliane, permessa dalla
comunità internazionale, è un ostacolo che può essere superato solo da
un'azione forte da parte della società civile mondiale per ristabilire
la legalità e la giustizia. Questa violazione assume i caratteri
dell'annessione e della confisca delle terre, il furto dell'acqua e la
negazione dell'identità' Palestinese, che si concretizzano nella
costruzione di una “barriera di separazione” in forma da muro a semplice
reticolato e di insediamenti per coloni che vengono fatti venire
appositamente da tutto il mondo, dell'occupazione e della demolizione di
case, del divieto di utilizzare strade e mezzi di trasporto pubblico e
perfino di uscire da citta' come Bethlehem, Nablus, Hebron, la
disseminazione di oltre 500 posti di blocco, una situazione definita
ormai in molte sedi a livello mondiale di /apartheid /per quanto abbia
molto di piu' le caratteristiche di una vera e propria /pulizia etnica/.

La forza della resistenza popolare nonviolenta sta nei risultati che sta
ottenendo:

    * *rinsalda il /sostegno internazionale/* e quello da parte di
      coloro che in Israele si battono per la fine dell'occupazione (con
      sempre maggiore difficolta' e subendo una dura repressione, nel
      silenzio totale dei mezzi di (dis)informazione), alla popolazione
      Palestinese,
    * *coinvolge la societa' civile internazionale*, per es. con le
      campagne di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni, /dando ad
      una/ semplice /lotta locale/ la /dimensione internazionale/
    * come ogni lotta nonviolenta */mette a nudo/ /il carattere/
      /brutale ed esclusivamente di potere/* dell'occupazione Israeliana
      dei territori Palestinesi e della Striscia di Gaza e il /sostegno/
      di cui gode dalla quasi totalità dei governi di tutto il mondo.


Nonostante la continua emissione di documenti di condanna in quasi tutte
le sedi internazionali non fanno mai seguito azioni concrete per la loro
applicazione e soprattutto sanzioni per l'inadempienza.

    * sta riportando all'unita' le forze politiche Palestinesi.


Per questo motivo *la resistenza popolare* è ferocemente repressa dalle
autorità Israeliane, che stanno tenendo in detenzione amministrativa a
tempo indeterminato i 10 coordinatori dei Comitati popolari e continuano
quotidianamente a terrorizzare le famiglie con incursioni notturne
effettuate sia dai militari che dai coloni che sta traumatizzando in
particolare donne, anziani e bambini di una popolazione di cui il 60% ha
meno di vent'anni.

Le autorità Israeliane stanno lavorando alacremente per fiaccare la
volontà di chi ha scelto la resistenza popolare nonviolenta, facendola
sembrare inutile per provocare una reazione violenta da parte dei
Palestinesi e avere il pretesto per una nuova sanguinosa offensiva militare.

Il governo e le forze armate Israeliane non sono, e non dovrebbero
essere, al di sopra della legge. Tutti gli stati hanno l'obbligo sia di
rispettare che di applicare il diritto internazionale.

/Per maggiori informazioni consultare il sito
http://www.bilin-village.org/ /