Autor: rotafixa\@movimentofisso\.it Data: Dla: cm-roma Temat: [cm-Roma] bella come sempre, forse ancor di più
mi piace il concetto di massa critica. mi piace pure la pratica, anche se mi sembra (sembra a me: a chi scrive: a me: vorrei che si capisse) dopo qualche anno un po' ripetitiva nelle sue liturgie.
ma vabbe'.
mi piacerebbe poter dire, senza alimentare retropensieri o malevolenze, che la cm e la ciemmona hanno queste caratteristiche:
- lasciano a bocca aperta chi non c'è mai stat*
- restano come frecce nei cuori di chi non c'è mai stat*
- creano un elemento di piacevolissima sorpresa, plaudente spesso, di chi osserva dai marciapiedi/finestre/ palazzoni ecc.
- che disturbino i tossici dell'auto/moto non mi disturba ma anzi mi piace (elemento soggettivo, eh).
e poi considero coa fare di ulteriore.
ci penso da un po': cm, e soprattutto ciemmona, sono una specie di "ingresso" nell'ottica del ciclismo urbano. sia per chi pratica, sia per chi guarda. sono fondamentali, come quando impariamo alle elementari a scrivere e fare di conto.
però non bastano. il mantra è che si bastino da sé/loro.
non credo che sia così.
cm e ciemmona sono una specie di "fee entry", biglietto d'ingresso, varco, soglia.
un arco di trionfo, ma prima del motivo del trionfo.
insomma un inizio.
e poi? che si fa?
non penso alla festa.
penso al momento di passaggio, che individuo in "dopo cm/cmna".
una volta passato, che si fa?
quando hai capito che roma/edimburgo/cairo sono potenzialmente ciclabili, che si fa?
penso che sia necessario mantenere cm e cmna come arco d'ingresso, e continuare il percorso. il percorso è NECESSARIAMENTE, a mio parere, far capire a tutt* che si può rendere ciclabile ogni città che ancora non lo è.
questo può essere motivo di dibattito, sicuramente. ma la strategia deve essere necessariamente, mi ripeto, questa: una volta entrati nell'ottica della ciclabilità, farla diventare concreta, quotidianamente e per chiunque.
come farlo non so ancora. ho provato varie strade, alcune sono andate bene altre male. ma senza la forza di tutt* non esiste successo vero.
il successo, per me, è rendere ciclabile roma/ecc.
mi limito a roma perché ci vivo, per ora. e credo ci vivrò a lungo, se non m'acciaccano prima.
come farlo è ora diventato il problema da risolvere. che si può andare in bici ormai s'è capito. come farlo diventare normale e per chiunque ancòra non s'è capito.