Dopo il compleanno di critical mass Roma, il più partecipato di sempre con oltre un migliaio di ciclisti, domani, 29 maggio, alle 16:00 dai giardini di piazza San Giovanni ci sarà la settima ciemmona o critical mass interplanetaria.
Appuntamento che rivendica l'uso delle strade da parte delle biciclette, mezzi di trasporto leggeri, ecologici, convenienti per chi li usa e per la collettività, in una parola: rivoluzionari. I numeri parlano di un successo strepitoso, con eventi nati sull'onda del modello romano che avvengono anche a Madrid, Parigi e Napoli e partecipazione sempre crescente.
Ancora oggi l’economia si basa sul presupposto che le risorse naturali e la capacità di assorbire rifiuti della terra siano infinite, anche a un bambino è evidente che non è così. Il riutilizzo, il riciclaggio e ogni comportamento che permette di risparmiare energia andrebbero incentivati invece del consumo. Riempiamo le nostre case di oggetti spesso inutili o superflui erroneamente convinti che il benessere si raggiunga attraverso un illusorio bene-avere; allo stesso modo riversiamo nelle strade automobili e scooter sempre più grandi e rumorosi, che hanno bisogno di sempre più spazio e che consumano sempre più energia coerentemente col modello di sviluppo neoliberista.
Critical Mass non è una manifestazione, è arte vissuta, celebrazione dell’umano, coniugazione positiva tra disobbedienza civile e festa, azione diretta e sovversiva contro i trasporti privati motorizzati, che insanguinano le nostre strade e inquinano la nostra aria e le nostre relazioni sociali. Critical mass rivendica l’uso delle strade da parte delle biciclette come atto rivoluzionario e necessario, come riappropriazione della strada come spazio sociale e come ribellione al neoliberismo.
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