Genova-Milano, l´ultima beffa Mezz´ora in più rispetto al 19…

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Autore: brunoa01
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Oggetto: Genova-Milano, l´ultima beffa Mezz´ora in più rispetto al 1975
repubblica genova

Genova-Milano, l´ultima beffa
Mezz´ora in più rispetto al 1975. I pendolari: "Sciopero della fame"

Dal 14 giugno lavori nella galleria di Ronco e coincidenze saltate "Gli orari dovevano essere concordati"
FRANCESCO LA SPINA


Vi ricordate dell´"Arlecchino"? Era l´elettrotreno che, negli anni 70, collegava Genova a Trieste. Un convoglio elegantissimo (stile "Settebello"): la veranda panoramica che consentiva di viaggiare come se si fosse dei macchinisti, con la strada ferrata che ti veniva incontro e le stazioni secondarie che attraversavi da scheggia. Quel treno (l´Etr 252, per gli appassionati) collegava Milano Centrale a Genova Brignole in 90´. Quarant´anni dopo un Intercity del 2010, in epoca di alta velocità ferroviaria, di minuti, per coprire la stessa tratta, ne impiegherà ben 127. Accadrà da lunedì 14 giugno, quando l´avvio dei lavori di completo rifacimento della volta della galleria Mignanego-Ronco, sulla "succursale dei Giovi" (risale al 1889, è lunga 8248 metri), ha spinto le Ferrovie a cambiare gli orari di alcuni dei principali treni (istradati, in direzione Genova, via Busalla, poiché sull´altra linea si potrà utilizzare un solo binario). Naturalmente allungando i tempi di percorrenza. «Si parlava di 7-8 minuti, non di 13-14 come indica il nuovo schema che penalizzerà anche chi arriva dalle riviere perché farà saltare gran parte delle coincidenze. È una vergogna - sbotta Enrico Pallavicini, portavoce del Comitato Genova-Milano, paladino delle oltre 600 persone che ogni giorno si muovono per lavoro o per studio tra i due capoluoghi - La cosa che più ci fa arrabbiare è che non è stato mantenuto l´impegno di concordare le modifiche. Ce l´aveva promesso il dottor Cairoli della Direzione regionale Liguria in una riunione del 26 gennaio insieme all´assessore Vesco; l´aveva ribadito un mese dopo Carlo Moroni, allora responsabile "customer care" di Trenitalia per la nostra zona. Nel silenzio più assoluto ci siamo trovati, la scorsa notte, caricati sul sito di Trenitalia i nuovi orari con un allargamento dei tempi assurdo (i particolari nella tabella; ndr), e che colpisce proprio noi pendolari, visto che nel resto della giornata le tracce sono state allungate solo di pochi minuti». A mali estremi rimedi. «Io e altri due amici da lunedì 31 attueremo uno sciopero della fame e della sete, non toccando cibo e bevande dal mattino alla sera, se non riceveremo segnali concreti da Regione o Trenitalia, per riportare le percorrenze a tempi più ragionevoli, anche perché temiamo che i lavori durino più dei sei mesi previsti. E se qualcuno di noi sarà colto da malore, verrà chiamato il 118 e a ritardo si aggiungerà ritardo».

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