[Forumlucca] I: Le proposte di Sinistra per capannori

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Autore: Eugenio Baronti
Data:  
To: FORUM LUCCA
Oggetto: [Forumlucca] I: Le proposte di Sinistra per capannori
Ciao, vi invio le proposte di Sinistra per Capannori per la valorizzazione
dell’area aeroporto di Tassignano- Frizzone



Buona lettura









LA PROPOSTA DI SINISTRA PER CAPANNORI PER UNO SVULUPPO SOSTENIBILE
DELL’AREA AEROPORTO-FRIZZONE



Oggi ci troviamo a governare un territorio profondamente segnato e
compromesso da un poderoso sviluppo che ha consumato nel corso degli anni,
una quantità enorme di suolo, disseminando ovunque, in un grande disordine
urbanistico, case, fabbriche e servizi. Il risultato è quello che oggi ci
troviamo una fascia pianeggiante delimitata a nord e a sud da colline,
tagliata a metà da una autostrada, in cui si concentra la maggioranza della
popolazione e della struttura industriale, artigianale e dei servizi.

Più dell’80% della popolazione vive in questa fascia che è anche quella più
inquinata da un punto di vista atmosferico e congestionata dal punto di
vista del traffico veicolare. La qualità della vita dei cittadini, in tante
situazioni è andata progressivamente deteriorandosi al punto che oggi gli
indicatori della qualità dell’area collocano il nostro Comune tra i più
inquinati della regione.



Non possiamo pensare di rimanere fermi alle posizioni fin qui raggiunte c’è
bisogno di attivare una grande ed impegnativa azione di riqualificazione
del nostro territorio e ricercare in questa azione nuove opportunità
imprenditoriali, occupazionali per produrre nuova ricchezza sociale ed
evitare il declino.



Prendiamo in seria considerazione le giuste sollecitazioni del Sindaco e
cominciamo a produrre, con questo nostro primo documento programmatico,
alcune proposte per avviare un proficuo confronto con le altre forze della
maggioranza. Vogliamo cominciare a dire con chiarezza cosa intendiamo
quando parliamo o invochiamo la sostenibilità e cosa significa
sostenibilità, qui e ora, nella Piana lucchese.



Noi lanciamo a tutti una sfida, quella di trasformare la Piana Lucchese in
un vero e proprio laboratorio dell’innovazione per la sostenibilità,
cominciando proprio dal nostro territorio sul quale abbiamo il potere e il
dovere di governare. Di fronte ad una crisi epocale così profonda e grave,
c’è bisogno di aprirci all’innovazione, di attivare collaborazioni con tutto
il mondo della conoscenza e di organizzarci per accogliere e valorizzare
idee, saperi e creatività.



Proponiamo un progetto integrato che si inserisca dentro una strategia
complessiva perché, la sostenibilità, per essere praticata, ha bisogno di
superare il settorialismo di cui purtroppo siamo ancora prigionieri.



Per quanto riguarda il futuro dell’aeroporto di Tassignano noi riteniamo
dover procedere in continuità con quanto deciso nel precedente mandato
amministrativo da questa maggioranza e cioè uno sviluppo dolce e sostenibile
che non vada ulteriormente a sovraccaricare l’area centrale del nostro
comune.

Siamo favorevoli al mantenimento dell’aeroporto per salvaguardare l’area da
un possibile e probabile assalto della speculazione e, dunque, anche alla
ricapitalizzazione della società da 400 mila a 650 mila euro in quanto il
mantenimento della quota pubblica in seno alla società è un fatto importante
e strategico che evita che i privati possano disporre del totale controllo e
autonomia decisionale della struttura.



Un polo internazionale di innovazione per l’aeronautica leggera



Chiediamo il mantenimento e il potenziamento della sua attuale funzione di
pubblica utilità in quanto sede della protezione civile, della scuola
elicotteristi e del servizio antincendio e di tutte le altre attività
sportive presenti.



Noi pensiamo che uno degli elementi prioritari per lo sviluppo e il
potenziamento funzionale dell’aeroporto sia quello della creazione del polo
internazionale di innovazione dell’aeronautica leggera legato al
dipartimento di ingegneria aerospaziale dell’Università di Pisa con alcuni
progetti di ricerca esistenti che sono già nella fase avanzata di
realizzazione con un prototipo che rivoluzionerà completamente
l’aerodinamica di volo fin qui conosciuta. Dopo il battesimo del volo del
prototipo previsto a Tassignano per la prossima fine estate, l’Aeroporto di
Tassignano dovrà diventare il centro dimostrativo internazionale della
nuova aeronautica leggera del futuro, dovrà consolidare e strutturare una
collaborazione con uno Spin off universitario per tenere legati al
territorio un gruppo di giovani ricercatori di grande valore scientifico
disponibili a sviluppare in luogo diversi prototipi sperimentali, già
finanziati dalla Regione toscana: dal progetto Idintos, velivolo leggero
anfibo, all’aereo solare telecomandato per telecomunicazioni.



Questa esperienza dovrà poi consolidarsi e concretizzarsi con l’attivazione,
nella piana lucchese. di un processo di industrializzazione per la
produzione in serie dei velivoli leggeri destinati al mercato
internazionale. Quindi società aeroportuale e amministrazioni pubbliche
insieme, devono, valorizzare e favorire il massimo coinvolgimento dei
soggetti portatori di questi progetti innovativi.



Noi consideriamo inoltre di grande interesse strategico, per il nostro
comune, la realizzazione sul nostro territorio di un progetto pilota
sperimentale di un impianto eolico ad alta quota (Kitegen) da 1 megawatt,
un piccolissimo impianto ad impatto ambientale ridottissimo, dalle grandi
prestazioni energetiche. Un impianto dalle potenzialità rivoluzionarie nel
settore energetico inventato e progettato da un gruppo di ricercatori del
Politecnico di Torino.



Noi proponiamo, dopo la realizzazione e la sperimentazione di un primo
impianto sul nostro territorio, se tutto dovesse confermare le previsioni,
gli studi e le simulazioni, di destinare una porzione della grande area
aeroportuale a Nord della autostrada alla realizzazione del primo parco
eolico ad alta quota in una zona in cui, in un raggio di un paio di
chilometri, ci sono i più grandi utilizzatori di energia della provincia di
Lucca. Il sito è ideale per la consistente presenza di venti in quota e per
il fatto che necessita di uno spazio aereo controllato e autorizzato, nel
nostro caso, si potrebbe utilizzare in sinergia le strutture tecniche di
controllo del volo dell’aeroporto per controllare anche il volo dei Kitegen.



Chiediamo alla giunta il massimo impegno a far si che la candidatura di
Capannori per questo progetto sia non solo confermata ma siano espletate
tutte le azioni e gli atti amministrativi per impedire che si perda questa
grande opportunità che ci farebbe fare un bel passo avanti rispetto
all’obiettivo che ambiziosamente ci siamo dati nel nostro programma
elettorale di emissioni zero al 2050.

Questo dovrebbe aggiungersi ad una azione determinata da iniziare fin da
subito per realizzare sul nostro territorio un nuovo sistema energetico
integrato da fonti rinnovabili che gradualmente riduca in modo
significativo la nostra dipendenza dai combustibili fossili, mettendo a
sistema in modo integrato le diverse fonti energetiche rinnovabili dal
solare termico e fotovoltaico, tradizionale e di nuova generazione, alle
pompe di calore geotermiche a bassa entalpia, al mini eolico.



Su tutto questo c’è un’ipoteca di non poco conto rappresentata dalla
presenza di un’area consistente di demanio militare assoggettata al regime
di servitù militare che limita e condiziona pesantemente le prospettive di
sviluppo.



Chiediamo all’amministrazione di aprire una vertenza con le autorità
militari per la cessione al Comune di una porzione di area a Nord del
demanio militare, una richiesta facilitata dalla recente Legge sul
federalismo demaniale che trasferirà le proprietà demaniali agli Enti
Locali.



Queste per noi rappresentano le priorità di sviluppo e di potenziamento di
ruolo e funzioni dell’aeroporto e quindi le ipotesi di sviluppo non possono
e non devono interferire od ostacolare queste scelte strategiche
prioritarie che potranno avere una ricaduta positiva sul territorio in
termini economici, occupazionali ed energetici.



Un ulteriore sviluppo del traffico aereo turistico ci vede favorevoli solo
se compatibile con i progetti sopra elencati. Siamo favorevoli alla
realizzazione di tutti gli interventi di miglioramento della qualità dei
servizi offerti e della messa in sicurezza della struttura. Crediamo che la
richiesta avanzata nel piano di intervento presentato nel 2008, di
incremento del numero di hangar fino a 10, sia da considerarsi eccessiva e
comporti una cementificazione e un consumo di territorio inaccettabile che
sembra prefigurare più un interesse di tipo immobiliare che non
aeroportuale.



Per quanto riguarda la destinazione della vasta area agricola attorno al
frizzone, noi di Sinistra per Capannori proponiamo come elemento
culturalmente, socialmente e politicamente  qualificante, di lavorare per
ricostruire sul nostro territorio un livello minimo di  economia  locale
spazzata via dai processi di globalizzazione. Una microeconomia su scala
locale che si sviluppa e convive con quella globale, attivando circuiti
economici capaci di valorizzare le risorse territoriali secondo criteri di
equità sociale e sostenibilità. Una economia  strutturata su tante buone
pratiche che rinasce dal basso centrata sulle specificità dei diversi
territori, che crea  reti relazionali  per  mettere in comunicazione
diretta cittadini consumatori   e   produttori locali           attraverso
una filiera corta di produzione, distribuzione, consumo di beni e servizi.




Una economia che promuove la produzione e favorisce il consumo in zona dei
prodotti agricoli anche con lo scopo di ridurre l'impatto ambientale dei
trasporti ed incentivare il consumo stagionale dei prodotti.

La comunità scientifica europea e internazionale ha più volte lanciato
l’allarme cibo a causa della forte crescita demografica del pianeta e di
fenomeni estesi di desertificazione dovuti ai cambiamenti climatici,
chiedendo ad ogni singolo paese di salvaguardare e recuperare alla
produzione agricola ogni area coltivabile per cercare, nei limiti del
possibile, di ricostruire la propria sovranità alimentare.



Un grande parco agricolo energetico



Coerenti con questo spirito ed indicazione noi proponiamo di promuovere e
incentivare, anche facendo ricorso ai canali di finanziamento regionali ed
europei, una grande azione di recupero del nostro paesaggio agricolo oggi
quasi completamente compromesso da anni di abbandono e di assenza di
presidio umano, una grande azione di risanamento ambientale ed idrogeologico
e di bonifica di tante ampie zone abbandonate che si stanno progressivamente
trasformando in discariche di rifiuti speciali.

Un grande parco agricolo ed energetico da realizzare in quella enorme area
agricola dall’aeroporto di Tasignano al casello autostradale a Nord e a Sud
fino nel compitese, migliaia di ettari spesso abbandonati che potrebbero
creare nuova imprenditorialità, lavoro rilanciando e riqualificando
un’economia agricola nell’ambito di un progetto integrato città campagna che
preveda la creazione di un’ampia rete di cittadini consumatori e produttori
nell’ambito di un’azione tesa a riconquistare alla Piana di Lucca la sua
sovranità alimentare.



Queste nuove attività agricole potrebbero non solo usufruire del sostegno
pubblico ma potrebbero consolidarsi da un punto di vista economico grazie
anche all’apporto dei certificati bianchi e verdi per la produzione di
energia da fonti rinnovabili e per la riduzione delle emissioni di CO2 in
atmosfera. Il progetto dovrebbe infatti configurarsi come un parco agricolo
energetico con la piantumazione in alcune zone di alberi per produzione
energetica, la realizzazione di un paio di serre solari e di una barriera
solare fotovoltaica e alcuni micro impianti eolici lungo l’autostrada
dall’aeroporto al casello autostradale.



Sinistra per Capannori