DOMENICA 30 MAGGIO 2010
CON OGNI MEZZO NECESSARIO
Da Durban a Roma Capitale,
bruciare le frontiere unire le lotte
«Perchè il denaro e i ricchi possono muoversi liberamente intorno al mondo mentre i poveri devono affrontare i fili spinati, la violenza degli eserciti, le file e le deportazioni?»
Andrada, attivista di Abahlali Base Mjondolo
Tra poche settimane il Sudafrica ospiterà i mondiali di calcio. Un "grande evento" che allinsegna del calcio-spettacolo attirerà sul paese i riflettori di tutto il mondo. Un grande evento che farà circolare tifosi, turisti, denaro. Un grande evento che ha già prodotto grandi opere, investimenti, sfratti, speculazioni pagate a caro prezzo dalle fasce più deboli della popolazione.
Ci descriveranno un paese pacificato e armonioso, una moderna e patinata democrazia africana sorta sulle rovine dellapartheid. LAbahlali BaseMjondolo («quelli che vivono nella baracche», in lingua zulu) ci sta raccontando unaltra storia:
Una storia di segregazione e razzismo. Di lavoratori immigrati senza diritti fatti oggetto di sfruttamento e linciaggi. Di baracche demolite per nascondere la faccia cattiva dello sviluppo, per confinare gli impoveriti, come si autodefiniscono loro, nelle periferie sempre più estreme delle megalopoli.
Una storia di resistenza: «il nostro ruolo è di collegare loperazione slum free cities con il mondiale del 2010. Dobbiamo dichiarare il 2010 un anno senza sfratti» così gli attivisti descrivono la campagna internazionale dei Mondiali al contrario.
Abahlali baseMjondolo è un grande movimento di baraccati con sedi in più di quaranta città, in particolare a Durban, Pinetown e Pietermaritzburg. Abbiamo visto che limpossibile era diventato possibile, che possiamo farci ascoltare, così un attivista commentava lesito della prima mobilitazione, nel 2005, cui sono seguite numerose e periodiche rivolte e lespandersi esponenziale del movimento. In preparazione dei mondiali, la lotta si è concentrata sullo Slum Act, legge che avrebbe garantito alle varie municipalità di radere al suolo gli insediamenti e ricacciare gli abitanti verso il «deserto» delle periferie. Una battaglia che il movimento ha condotto a costo di vite umane, feriti, arresti, perpetrati da parte governativa attraverso la sinergia di bande armate e polizia. Una lotta che il movimento ha vinto, con la sentenza che dichiara incostituzionale lo Slum Act.
Nel rifiuto della politica istituzionale, nella pratica costante e intransigente dellautogoverno e dellautorganizzazione, nella determinazione a condurre una lotta di popolo che non cede di fronte alla repressione governativa, ritroviamo gli anelli forti che legano questa esperienza alle più interessanti realtà di lotta sviluppatesi in Italia negli ultimi anni, dai movimenti territoriali a quelli per il diritto allabitare fino alle rivolte nei ghetti neri di Castel Volturno e Rosarno e la costituzione dellAssemblea dei lavoratori africani di Rosarno a Roma.
La resistenza possibile è il tema di questa giornata con lAbahlali BaseMjondolo. Una giornata all'interno della città dell'esclusione sociale ma anche delle lotte per ri-conoscersi e condividere. Un incontro a più voci, per smascherare la logica dei grandi eventi e il loro impatto sulla popolazione in Sudafrica come in Italia, per riconoscere il razzismo di stato e la negazione dei diritti a cui è possibile opporsi, in Sud Africa come in Italia, per proporre strategie di resistenza e di opposizione riproducibili, capaci di costruire realmente lalternativa attraverso lorganizzazione e la lotta.
Programma:
Ore 11:00 @ Campo Persiani Nuccitelli Mondialito Autorganizzato di Calcio a 5
Ore 15:30 @ eXSnia Partenza della Carovana contro la segregazione La città al contrario
LAbahlali BaseMjondolo incontra le comunità in resistenza nei ghetti di Roma est: la comunità eritrea ed etiope di via Collatina, la comunità rom di via dei Gordiani, la comunità senegalese di via Campobasso.
Dalle 19:00 @ eXSnia Sudafrica-Italia: territori e resistenze a confronto
Incontro con: Abahlali BaseMjondolo, Filippo Mondini - missionario comboniano, Alar - Assemblea Lavoratori Africani di Rosarno a Roma, Comunità senegalese del Pigneto
Con la partecipazione straordinaria di Blandine Sankara, sorella di Thomas Sankara "presidente rivoluzionario" del Burkina Faso assassinato nel 1987
Sono invitati gli africani della diaspora in Italia, gli afghani della stazione ostiense, le comunità di Rom e Sintì, i movimenti territoriali contro le nocività, i movimenti per il diritto a labitare, il Coordinamento romano Acqua Pubblica, la Rete romana di mutuo soccorso, la Federazione delle Chiese evangeliche, lavoratori e studenti autorganizzati, le e gli antirazzist@ di Roma.
Ore 20:30 Cena sub-shariana
Ore 21:30 Tratte
harraga dei mari e dei deserti
Spettacolo teatrale testo e regia di Gaspare Balsamo, con Gaspare Balsamo e Mambaye Diop, Silvia Balossi (kora) e Carmelo Cacciola (chitarra e oud).
Un uomo in una città dell'Africa sub-sahariana, come suo padre e suo nonno prima di lui e' nato schiavo
. Un giorno decide di fuggire. Fugge, diventa un ex-schiavo e nomade,
. La sua libertà di fatto non gli viene mai riconosciuta. Decide, allora, che vuole essere veramente libero e pensa che l'unico modo possibile per esserlo e' migrare e lasciare la propria terra e diventare harraga per bruciare le frontiere. Harag
A seguire Sonorità Afro con Sekou Diabate (Città Futura) Radio Africa (Onda Rossa 87.9 FM) TP Africa (Popolare Roma 103.3 FM) e Aso Rock General
Nel corso dell'iniziativa proiezioni video e mostre fotografiche sui movimenti sociali sudafricani
Iniziativa a sottoscrizione a sostegno del Movimento Abahlali BaseMjondolo e della Cassa di Mutuo Soccorso per lAssemblea dei Lavoratori Africani di Rosarno a Roma
Osservatorio Antirazzista Territoriale Pigneto Prenestino
www.6antirazzista.net - seidiverso@???
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