[cm-Roma] Notevolissime Castronerie

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Autor: sofista@virgilio.it
Data:  
A: cm-roma
Assumpte: [cm-Roma] Notevolissime Castronerie
"la distanza tra la propria consistenza sia numerica sia umana e gli orizzonti di cui alcun* parlano è abissale. orizzonti così vasti che comprendono anche il vuoto cosmico. rivendicarsi orizzonti del genere per me è totalmente infantile"

"vi invito a non eccedere il segno, additando compagni di strada che non seguono pedissequamente le istanze sacre (di qualsiasi tipo) e accusandoli di collaborazionismo con la polizia segreta del duce: si rischia di ricreare, come credo sia già in parte avvenuto, una frattura personale non facilmente sanabile."

"negli ultimi tempi ho letto delle notevolissime castronerie esposte in buona forma, dovute nel migliore dei casi a non conoscenza del lavoro fatto (e nel peggiore in una ricerca attiva della divisione aspra)"

"ho notato ultimamente una escalation, in assenza di argini, all'esercizio di critiche arbitrarie. ripeto: arbitrarie."

"l'opposizione ad un sistema economico/politico ATTRAVERSO l'uso e la rivendicazione della bicicletta come mezzo di trasporto personale. da ciò discende il resto."

"resta ovvio che opposizione a omofobia, cpt, fascismi e servate del potere varie restano terreno comune. tirarle in ballo così, a crudo e senza motivo, è lo stesso meccanismo che usa l'attuale potere: lasciar cadere semi del dubbio, aspettare a vedere se qualcuno reagisce male (tipo a mazzate in capa ;->), se non lo fa continuare e poi dare per scontato che quel dubbio sia la realtà dei fatti. è un atteggiamento sì umano, ma piuttosto grossolano a prescindere dalla raffinatezza delle frasi utilizzate; e soprattutto scorretto: anzi ostile. lo individuo come tale, lo definisco alla stessa stregua del berlusconismo.

spero che questo mio pensiero, qui espresso, venga inquadrato correttamente, e cioé dando per scontata la buona fede e non dubitando di questa."

No, allora, ricomponiamo. Con tutti i limiti miei e delle modalità di una lista, cerchiamo di capì. Il problema sono io, e forse solo io.
"Chi non fa niente manco va in galera." Sono un apologo del fancazzismo? Può darsi. Il problema è mio: a sedermi al tavolo con qualunque politico mi viene da ridere. Coi fascisti mi verrebbe da vomitare. Ora, io sarò fallace nel ragionamento: una fallacia retorica, quella ad hominem, per cui siccome uno è malvagio, allora non può dire/fare cose buone. Sì, forse sbaglio. Non voglio giudicare il vostro operato. Non lo condivido, ripeto, neppure se ha successo. Cioè vi ammiro, ma non so come fate. Forse è un giudizio. In realtà vorrei dire: attenzione. Perchè il fine non giustifica i mezzi. Non so se è chiaro.
Ma il fatto è che nessuno, neppure di quelli in gioco, nega che siano fascisti. Non è la "polizia segreta del duce". E' proprio il duce. E' questo che preoccupa: nel merito nessuno entra. Ecco, mi pare evidente che 'sta amministrazione è fatta de fascisti. Ecco, nessuno lo nega. Tutti lo sanno. Lo accettiamo; pure io, lo accetto. E' così. Qualcuno lo nega? No. E ci si parla. Va bene? Io chiedo: è legittimarli? Non lo so.
Di certo, è difficile accettare il ragionamento, privo di coscienza politica: sono
istituzioni, perciò bisogna parlarci.


Però anche se critico, e sfotto, evito di dire certe affermazioni "notevolissime castronerie".
Fallacia per fallacia, è da provare che attraverso l'uso della bici si cambi la società. Che discenda il resto. Questo mi sembra indimostrato. Fallace.
L'invito a non ecceder il segno è pastorale. "Seminare i semi del dubbio" è retorica clericale. Il concetto di critica "arbitraria" è arbitrario.
Non è affatto evidente quale sia il terreno comune su cui ci si oppone a tutti gli abusi del potere, che credo, siano peggiori del fatto che non possiamo andare in bici come vorremmo.
Allora io l'ho detto e lo ripeto. Se sono accuse, vengo accusato di aver esagerato, ma mi pare non sono accusato di aver detto cose false. O irrazionali. O impolitiche. Semmai eccessivamente politiche.

Allora, visto che l'arena è politica, magari si può pensare che, dato il carattere libero e libertario della cm potrebbe essere reputato sconveniente farci propaganda elettorale dentro. Magari perchè in passato i partiti so' stati cacciati dalla critical mass. Magari potrebbe essere ritenuto un atto berlusconiano, appoggiarsi alla critical mass. Magari è tipico del potere accusare di eccesso una critica. Non sono semi del dubbio. Ho nome, cognome e una bicicletta e voglio chiedere a chi pedalo: "ma che stai a fa'?". Non devo render conto a nessuno, sarò io incoerente nella mia esistenza borghese, ma chi mi conosce sa che se sto sotto le mura di un cie è sperando che cadano giù. Non voglio allietare la permanenza all'inferno.
Non so, forse è infantilismo volere la fine della reclusione amministrativa, del razzismo di stato, dello sfruttamento. La fine di questa fase di fascismo democratico che plasma l'Italia, che la massa accetta. Forse è vuoto cosmico. Ma le accuse che muovo vorrei che fossero contestate, non spacciate per una mossa da servizio segreto ("aspettare che qualcuno..."). In buona fede.

Allora sono o non sono fascisti?
E', il mio, un atteggiamento grossolano? Umano? Una castroneria? Sono potere? Semino dubbio? Rompo i coglioni? E' berlusconismo? Eccedo?
Qualcuno mi vuole scrivere le domande che posso fare?