2010/5/17 ZioPRoTo (Saverio Proto) <zioproto@???>
> > io sinceramente ci rimango un po' così... pure per i warmup mancati ad
> > architettura, le mancate risposte, eccetera
>
> ... le mancate persone a gli incontri romani per organizzare i warm up ...
>
aho, io non lo so di che state parlando. mi sembra tutto solo assurdo.
non son venuto agli incontri? e chissene frega! ho messo in mezzo contenuti,
possibilità e anche sforzi, tempo e spazio mentale, che ci crediate o meno.
se non c'è la volontà/possibilit/opportunità di potersi confrontare anche a
prescidere da una presenza fisica, nonostante l'attività reale cui
corrispondono le proposte, io non so proprio di che state parlando.
non mi interessa avere l'emblema hm addosso. se mi son mosso qui in questi
ultimi periodi è proprio perchè sento la necessità di fare quel che
suggeriva tibi nell'altro messaggio: aprirsi, discutere, analizzare, agire.
per mille motivi.
social network, privacy, controllo, ecologia, tecnologia, innovazione,
lentezza e velocità, quello che vi pare. siamo frammentari, dispersi,
ammazzati di lavoro, accerchiati da stronzi.
che aprirsi e mettere in mezzo delle cose corrisponda a ste battutine del
cazzo senza sapere neanche di che cosa si sta parlando, mi sembra veramente
assurdo e inutile.
l'ho scritto a bombo in una mail privata perchè, che ci crediate o no, non
me ne frega un cazzo di stare qui a fare il logorroico, ma lo ripeto qui,
visto che non c'è risposta: la proposta di warmup a architettura era perchè
sta succedendo proprio una bella cosa, perchè c'è un terreno fertile, perchè
ci sono degli studenti a cui si è aperto uno spiraglio. Ci tenevo che
avessero esperienza di "altro", non solo di designer-di-poltrone e abatjour.
Perchè è molto bello quel che sta avvenendo: dopo anni passati a temperare
matite col coltellino e a ragionare su helvetica e times new roman, siamo
imboccati lì e ci siam messi in mezzo e gli studenti son stati felici e
contenti di vedere qualcosa di nuovo, di inaspettato. di sapere che i pc non
servono solo per photoshop, di sapere che si possono fare pratiche di
reinvenzione del reale, di sapere che si possono inventare cose, sistemi,
servizi, giochi, spazi e oggetti che mettano in connessione persone senza
doverle per forza controllare o soverchiare, senza per forza dovergli
vendere qualcosa, perchè ci sono altri sistemi economici tolleranti,
solidali e sostenibili, e così via. di sapere che in mezzo a tutta sta merda
all'università si riescono a fare delle cose, a organizzarsi, a cercare e
ottenere possibilità che vadano oltre il lavoro a cottimo digitale o
analogico che sia, fare progetti, sviluppare idee autonomamente.
sto lavoro lo stiamo facendo a gratis, cancellati dalla gelmini e da
qualcuno anche prima, perchè è il nostro programma politico. andare lì e
tirar su delle cose, creare delle alternative. dire sissì in consiglio di
facoltà a tutte le loro cazzate e poi fare come cazzo ci pare. non certo per
fare i fighetti. come non mi frega un cazzo di star qui a subire sta sfilza
di battutine. con cui, tra l'altro, non so nemmeno che cazzo vogliate o
pensiate di ottenere. se sto qui a scrivere pagine su pagine è perchè penso
che sia importante, non perchè penso di aver ragione. perchè qui, come in
altri pochi luoghi, ci sono persone che hanno espresso punti di vista
interessanti per l'autonomia delle persone, per la possibilità di
esprimersi, di imparare, di fare delle cose autodeterminandosele. quello
solo mi interessa e questo è il motivo per cui ci tenevo tanto a portare
qualche altra voce dentro la facoltà, e perchè mi rode così tanto che un
cazzo di problema idiota come il non essere potuto venire alle assemblee
diventi un vincolo così insormontabile, nonostante sia stato sempre
disponibile alla comunicazione e a dare tempo e sforzi per tirar su le
iniziative.
io ho raccontato alcune possibilità, a cui tengo e che mi sembravano e mi
sembrano importanti: non vi frega? benissimo, ne prendo atto e le continuo a
perseguire per conto mio. ma proprio non so cosa c'entrino il trollismo o la
presenza alle assemblee. se uno vuole ci son molti modi per organizzarsi e
per seguire i progetti e le attività. se uno non vuole, o non lo reputa
interessante è un altro discorso.