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Studenti e precarie prendono casa
La Grecia è vicina e la crisi non accenna a fermarsi. Licenziamenti, cassa integrazione, disoccupazione strutturale, precarietà selvaggia, attacco alla formazione pubblica e nessun sostegno al reddito. In questo contesto, il diritto alla casa sancito dalla Costituzione resta solo un miraggio per pochi fortunati, per il resto delle persone mutui e affitti impossibili.
Roma è la capitale della rendita: l'Eurispes parla di circa 270 mila appartamenti vuoti, a fronte di un'emergenza abitativa ufficiale di circa 50 mila nuclei familiari. La truffa del cosiddetto Piano casa di Alemanno è in realtà il solito regalo ai poteri immobiliari, in piena continuità con la precedente giunta Veltroni. Ma oltre l'emergenza tradizionale, si fa avanti una generazione invisibile - studenti, precari, lavoratori a tempo determinato, lavoratori autonomi, a partita Iva, migranti, single, coppie di fatto - che è esclusa formalmente dalle poche tutele esistenti.
Oggi riconquistiamo il diritto all'abitare e scriviamo una pagina di un possibile nuovo welfare universale, attraverso l'autoassegnazione di uno dei tanti appartamenti abbandonati, di proprietà di un ente che vuole svendere il suo patrimonio. L'ennesima assegnazione dal basso in questo quadrante - il Municipio IV, periferia nord est -, una risposta concreta alla dilagante precarietà abitativa. In questo modo vogliamo aprire una vertenza per la sanatoria generalizzata, affinché il patrimonio invenduto sia messo a disposizione dell'emergenza abitativa.
Inoltre vogliamo che siano estesi i criteri di accesso all'edilizia popolare oltre i parametri esistenti, legati alla famiglia tradizionale e al lavoro dipendente a tempo indeterminato. Crediamo che le libere scelte personali e la condizione di precarietà, sempre più diffuse nel mercato del lavoro, non possono impedire l'accesso a un diritto primario.
Nel paese delle «cricche» che fanno affari sulla pelle della gente o delle case di lusso trasformate in tangenti «creative» per ministri e compari, vogliamo costruire una possibilità di riscatto collettivo: una campagna di assegnazioni dal basso promossa da studenti, precari, migranti in grado di contrastare sfratti, affitti in nero e liberare dalla speculazione gli immobili vuoti e abbandonati.
NOI LA CRISI NON LA PAGHIAMO: CASA E REDDITO PER TUTT@!
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ogni martedì, ore 18-21, sportello Astra 19 - spazio pubblico autogestito
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