Siamo in molti a pensare che gli speculatori esistono fisicamente,non sono una entità astratta come il "mercato", hanno un volto, un nome e una strategia. E dei protettori, coscienti o no. Ecco un piccolo estratto di un testo di Pino Cabras che i volenterosi potranno profittevolmente leggere tutto su
www.ariannaeditrice.it (grassetti miei, al solito)
AZ
Dopo l'eurobailout
di Pino Cabras - 12/05/2010 Fonte: pino cabras
Chissà perché le borse hanno gioito così tanto, dopo l’annuncio dei 750 miliardi di euro approvati nel pieno dell’emergenza della speculazione. Chissà perché i titoli delle banche si apprezzavano più degli altri. Sarà perché le banche avevano ormai qualcuno che si impegnava a comprare i loro crediti inesigibili. La Banca Centrale Europea è ora disposta a creare moneta dal nulla con regole nuove pur di salvarli, banche e banchetti.
Il crescendo di allarmi sui debiti sovrani ha una base autentica, di certo. Quei debiti abnormi ci sono, perché gli Stati si sono sovraccaricati di compiti spesso contraddittori, insostenibili, gravati da corruzioni e clientele portate a consumare oggi le risorse di domani. Meno autentico è il momento in cui l’allarme viene esasperato. Sono stati gli speculatori a scegliere i tempi e i modi: le iene assaltavano gli gnu più isolati e più piccoli, rendendo un servizio alle bestie più grandi e malate, ma ancora capaci di nascondere il loro stato. Dosando gli allarmi dove volevano i predatori, i tassi di interesse per i titoli di stato greci dovevano salire vertiginosamente e il loro rating precipitare appena sopra il valore della carta straccia: così era facile comprarli a man bassa, con la convenienza nel medio termine di lucrare interessi doppi o tripli rispetto a pochi mesi fa. Stesso meccanismo contro Portogallo e Spagna: profezie che minacciavano di autoadempiersi, nel fragile gioco della finanza sempre basata sulle aspettative. A coprire gli azzardi dei corsari globali è stata ora definitivamente trascinata la costruzione europea nel suo insieme.