Allora, a esse minimali, il problema sono le macchine (a esse minimali!)
Allora,sempre pe esse minimali, dovremmo lottà per eliminà le macchine.
Allora che famo?Diventamo orbi da n'occhio e guerci da n'artro, nun vedemo più
er problema (le macchine, sempre pe esse minimali) e piazzamo la fauna
ciclistica sulle riserve ciclabili. Le macchine continuano a circolà (se fa per
dire).
Però a Roma le riserve ciclabili nun ce sono, i ciclisti da soli nun le sanno
fa (quarche vorta c'hanno provato, a dire il vero...) allora se devono
sindacalizzà e le chiedono... a chi? A quelli che sono impiegati dei poteri che
hanno riempito il pianeta de macchine, e manco hanno finito.
Arriverà il momento che l'esemplare ciclistico se chiederà se st'invasione de
rottami è casuale?!
Quando er momento arriva se smette de esse minimali, se comincia a capì che il
problema non sò le macchine soltanto, (il sofista ce pò illustrà se è meijo er
metodo induttivo o quello deduttivo pe indagà er problema, ma il risultato nun
cambia).
Se, come, dove e quando è possibilie, gli esemplari non più minimali si
biciorganizzano perché non vogliono essere parte del problema, non conducono
una battaglia elitaria pe la massa stupida, io sta responsabilità avanguardista
proprio nun me la sento!
La cm funziona così, caotica e senza rappresentanti, nun c'ha palazzi
d'inverno da assaltare e dopo sto quasi decennio ancora ce sta, la ciemmona ha
esteso il contagio. I media mainstream la ignorano?E sticazzi! Tanto se sa chi
li detiene, la comunicazione è n'artra cosa. Maggioranza e minoranza, forza
d'urto nun c'azzeccano un granché.... la massa critica cambia le cose là per
là, se autogoverna e tanto fa. Ora bisogna fare uno sforzo per pulire lo
sguardo sulla cm, se davvero vogliamo capire cosa fare anche in questo angolino
di pianeta con le nostre bici. Fra trasformare la cm (e la ciemmona) in un
evento spettacolare o in un sindacato di ciclisti (che tratta con loschi
figuri), fra le due cose c'è un sacco di spazio e un sacco di possibilità,
perché buttarle via?
P.S. Non so quante decine di milioni d'euri costerà sto piano ciclabile, fatte
salve le revisioni in corso d'opera, more italico. Sta combriccola è ancora
senza bilancio....
>----Messaggio originale----
>Da: marco.pie@???
>Data: 11/05/2010 9.17
>A: "atalared@???"<atalared@???>, "critical mass Roma"<cm-
roma@???>
>Ogg: Re: [cm-Roma] R: Re: L'entusiasmo
>
>Il 11 maggio 2010 02.53, atalared@??? <atalared@???> ha scritto:
>> epistemologicamente direi: "Maddeché", perché penso che sta città è già
tutta
>> asfaltata o coi sampietrini, quindi che cavolo de infrastrutture servono pe
>> annà in bici?
>
>Nunzio, ti garantisco che la "vision" è pienamente condivisa, le
>uniche divergenze possibili sono sulle strategie d'azione. Roma è
>tutta asfaltata, purtroppo le strade sono militarmente occupate dalla
>barbarie automobilistica, che ci sopravanza in numero, aggressività e
>pericolosità. Per andare in bici, a molti, serve la sicurezza, e non
>credo che la otterremo prima sulle strade trafficate di quanto
>potremmo fare su percorsi in sede propria. L'obiettivo finale è sempre
>quello di riprendersi le strade, con uno step intermedio di
>"ripopolamento nelle riserve" che ci consenta di aumentare in numero e
>forza d'urto.
>
>> questo è il popolo di Roma che fa lo struscio a motore, che magna schifezze
>> dentro le gabbie de plastica cor feticcio lucido a fianco ar tavolo...
>
>E quindi il "popolo" non è con noi, triste ma vero!
>Stiamo conducendo un conflitto elitario per un bene collettivo che non
>viene compreso dalle masse obnubilate. L'unica possibilità è cambiare
>lo squilibrio di forze che ci vuole in minoranza, e non esiste
>un'unica strategia che conduca a questo risultato.
>
>> Allora quali sono le battaglie da farsi in questo casino?
>
>Straquoto tutto, e anche di più.
>
>> Una cosa che si chiama piano della mobilità ciclabile è un abominio!
>
>Buttar soldi pubblici per tangenziali, svincoli e banlieu extraurbane
>è un abominio, ed un abominio che si consuma tutti i giorni. Spenderli
>(pochi, per di più...) per consentire a chi è più debole, impaurito e
>demotivato di noi di usare la bicicletta in sicurezza è una cosa che
>si fa in tutta l'Europa civile, e con ottimi risultati. I pensionati
>tornano liberi di girare in bici, bambini e ragazzi possono andare a
>scuola pedalando in autonomia, un po' alla volta l'intera cittadinanza
>riscopre i vantaggi dell'uso della bici e chiede all'amministrazione
>cittadina spazi sempre maggiori e maggiori restrizioni all'uso
>dell'auto privata.
>
>Detto questo, il rischio di ottenere dei contentini ed un'ennesima
>perdita di tempo è altissimo, ma continuo a pensare che sia una
>partita che va giocata. Una minima possibilità di vincerla rimane
>sempre.
>
>> I servi dei poteri che hanno lavorato alacremente per consegnare sta città
alle
>> automobili non faranno alcunché per liberarla, cosa che invece è possibile
>> cominciare a fare direttamente attuando un capovolgimento di senso de sta
>> mostruosità urbana,
>
>Allora faciamolo, facciamo anche questo... ma scusa la mia
>disillusione, non mi pare che in tanti anni di CM (siamo intorno al
>decennio, mi pare), pur con l'aumentato numero di bici in
>circolazione, questo drammatico ribaltamento si sia ancora verificato
>o sia in procinto di verificarsi. A me sembra che le cose vadano
>sempre peggio. Se non ci davano una mano il peak-oil e le speculazioni
>sul prezzo del petrolio, che hanno innescato una crisi sistemica, col
>ca**o che i romani toglievano il cu*o dal sedile dell'automobile.
>
>> Comunque, non avendo il dono dell'infallibilità, potrei anche ricredermi,
se
>> domani dovessi scoprì che con ordinanze del sindaco, delibere de giunta e
de
>> consijo se quadruplicasse la superficie de tutti i marciapiedi (a scapito
de
>> che?),il piano parcheggi se trasformasse in piano parchi, e tutte le grosse
>> proprietà immobiliari vuote dentro le mura aureliane fossero requisite per
>> darle a chi è senza casa, senza permesso di soggiorno, senza reddito,se la
>> signora Prestigiacomo campasse allevando mucche in una fattoria
biodinamica.
>> Intanto che aspettiamo però credo sia meglio destrutturare che
>> infrastrutturare.
>
>Le due cose, a mio parere, sono perfettamente compatibili. Portiamole
>avanti entrambe e stringiamoli in una morsa da due lati.
>
>Poi sbaglierò, sicuramente faccio troppe cose per essere infallibile
>(come da mia stessa definizione), ma voglio darmi una possibilità...
>foss'anche di riuscire a far fare ai nostri amministratori qualcosa di
>veramente utile senza che se ne rendano conto. ;-)
>
>Ciao
>
>--
>Marco Pierfranceschi
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>Mammifero Bipede
>http://mammiferobipede.splinder.com
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>"Tutti pensano a cambiare il mondo,
>ma nessuno pensa a cambiar se stesso"
>L. Tolstoj
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