Auteur: Stefano Costa Date: À: Consumo-critico-msf Sujet: [Consumo critico - Milano Social Forum] Martedì serata per il referendum sull'acqua
Assemblea pubblica - “l’acqua non si vende” per fermare la privatizzazione dell’acqua
Durante la serata sarà possibile firmare il referendum sull’acqua.
Martedì 11 maggio alle ore 20.45
Presso Villa Pallavicini – Via A. Meucci 3
Interverranno:
Rosario Lembo del Comitato Promotore del Referendum
Giancarlo Aprea Consigliere dei Verdi di Zona 2
Video "goccia dopo goccia"
E’ stato deciso un Referendum perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. che non può essere negato a nessuno, è un bene vitale che appartiene a tutti. Non vogliamo che con la privatizzazione come è successo in diverse paesi del mondo, qualcuno possa fare grandi profitti. Il governo ha deciso di consegnare l’acqua ai privati e alle multinazionali. Noi possiamo fermare la privatizzazione dell’acqua, mettendo la firma sulla richiesta dei referendum e votando SI quando saremo chiamati a decidere.
Primo quesito: fermare la privatizzazione dell'acqua
Si propone l'abrogazione dell'art. 23 bis della Legge n. 133/2008; eliminare questa norma significa contrastare l'accelerazione sulle privatizzazioni imposta dal Governo Berlusconi e la definitiva consegna al mercato dei servizi idrici in questo Paese.
Secondo quesito: aprire la strada della ripubblicizzazione
Si propone l'abrogazione dell'art. 150 del D. Lgs. n. 152/2006; in questo modo non sarebbe più consentito il ricorso né alla gara, né all’affidamento della gestione a società di capitali. favorendo il percorso verso l'obiettivo della ripubblicizzazione del servizio idrico, ovvero la sua gestione attraverso enti di diritto pubblico con la partecipazione dei cittadini e delle comunità locali.
Terzo quesito: eliminare i profitti dal bene comune acqua
Si propone di abrogare l’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 limitatamente alle seguenti parole “dell’adeguata remunerazione del capitale investito”.
Abrogando questa parte dell'articolo sulla norma tariffaria, si eliminerebbe la possibilità di fare profitti sul bene comune acqua.
Vogliamo che l’acqua rimanga di tutte e tutti. Perché è un bene essenziale per la vita e nessuno se ne deve appropriare. Questo è un impegno importante perché senz’acqua si muore, perché già oggi per sete e per malattie portate dalla mancanza d’acqua muoiono ogni anno oltre 8 milioni di persone e il controllo dell’acqua è già oggi causa di conflitti ed esodi in molte parti del mondo.