Vienopoulos, che ha ambizioni politiche, è l’uomo più potente
emerso nel giro di dieci anni, diventato multimiliardario,
proprietario di banche, società informatiche, armatore, ecc. ecc.
I movimenti in Grecia sono la conseguenza diretta di un piano che più
che di salvataggio è di “strozzinaggio”, per rimborsare un debito
fraudolento provocato dall’abuso di posizione dominante di qualche
banca e delle tre agenzie di rating e al finanziamento del quale, noi
come parte della pirlamide, siamo chiamati a contribuire nonostante il
nostro elevatissimo debito pubblico.
Se i popoli del Mediterraneo, paradossalmente chiamati PIIGS non si
uniranno per scacciare i veri MAIALI che li hanno definiti tali,
faremo la stessa fine della Grecia: anzi, la stiamo facendo.
Privatizzazione a multinazionali francesi di tutte le multiutilities
italiane, svendita del demanio e del patrimonio artistico, per
definizione inalienabile, privatizzazione della difesa, delle forze di
sicurezza, fusioni e acquisizioni di banche a vantaggio delle solite,
scippo delle pensioni con la frode del TFR e delle assicurazioni
complementari, smantellamento del lavoro con la sua precarizzazione
forzata, messa in concorrenza artificiosa con una riserva di schiavi
extra UE, pignoramenti e pizzi vari, condizioni di lavoro
impraticabili a causa della pressione fiscale insopportabile.
Noi saremo gli ultimi dei PIIGS, perchè i più ricchi di asset, ma
quando scoppierà farà più male che altrove. A meno che… tutti i
PIIGS non ci riuniamo per ribellarci al nomignolo e rinviare ai
mittenti l’insulto.
NF
__________________________________________________________________________
Il fallimento oggi è rivoluzionario! Non dobbiamo sopportare le
infamie del FMI
di Uriel
Fonte: Wolfstep
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32114
Un tempo era costume raccontare strane storie ai bambini. Se non si
voleva che facessero la tal cosa, si raccontava di terribili
conseguenze nel caso avessero disobbedito. Si tratta di un espediente
molto usato anche dalle religioni, al punto che il timore delle
terribili conseguenze identificava persino la brava persona:
“timorato di Dio”, si diceva. Eppure, la stragrande maggioranza di
queste “terribili conseguenze” erano pure menzogne.
Come abbiamo imparato da grandi, masturbandoci non diventiamo ciechi.
Come abbiamo imparato da grandi, non c’e’ nessun babau, uomo nero,
non c’e’ nessun inferno se guardo un bel culo.
Perche’ ci veniva raccontato tutto questo? A raccontarci queste cose
era un sistema che temeva la disobbedienza. LA temeva perche’ sapeva
benissimo che possedere alcuni punti chiave del comportamento umano
avrebbe mantenuto la struttura sociale, politica, economica, del
periodo.
Ogni sistema di potere che intenda essere vessatorio alimenta, per
forza di cose, un sistema di simili bugie. Compreso il sistema
finanziario attuale. Tali bugie, che servono a tenere in piedi il
sistema stesso, hanno come scopo quello di non lasciarci fare quello
che vorremmo, o meglio, cio’ che il sistema stesso teme.
Prendiamo il caso della Grecia. Che cosa sarebbe successo che
anziche’ richiedere il “prestito” UE lo avesse rifiutato
categoricamente? Sarebbe andata in default? No, in default c’e’
gia’: il loro primo ministro ha gia’ ammesso di non avere
liquidita’ per onorare le scadenze. La grecia, quindi, E’ in
default.
E allora cosa sarebbe successo? Sarebbe successo che le sarebbero
stati negati ulteriori prestiti dai mercati. Aha. E invece, adesso che
arriva il prestito UE, pensate davvero che i mercati finanzieranno
ancora la Grecia?
Un tizio mi dice che, fallendo senza pagare i creditori, la Grecia non
avrebbe piu’ trovato alcun finanziatore e quindi avrebbe dovuto
mantenere il disavanzo allo 0%. Invece cosi’, dovra’ accettare le
condizioni dei turboliberisti di FMI, e il disavanzo dovra’ essere
addirittura negativo, ovvero dovranno fare anche dei tagli.
Insomma, alla fin fine che cosa sarebbe mai successo se il governo
greco avesse detto “ciao ciao, stupidi voi che non avete controllato
i nostri conti, e due volte stupidi perche’ ci avete aiutati a
falsificarli”?
NIENTE.
Se la Grecia non pagasse il debito, mandando in culo i creditori, non
le succederebbe NIENTE di peggio di quanto le succedera’ gia’. Non
c’e’ alcuna ragione per la quale i greci dovrebbero accettare il
prestito. Non c’e’ alcuna ragione per la quale dovrebbero chiederlo.
Ma c’e’ di piu’: le banche proprietarie del prestito potrebbero
addirittura rivolgersi ai certificatori dei bilanci greci, e alle
agenzie di rating, chiedendo loro per quale motivo un rating cosi’
alto sia stato dato ad una nazione dai bilanci palesemente falsi.
Non solo i greci potevano fregarsene e tirare dritto senza peggiorare
la gia’ critica situazione di una virgola, ma potevano farla pagare
cara proprio agli speculatori.
Circolano in giro terribili anatemi, simili ai babau ed all’uomo
nero, sulla serie di bibliche disgrazie che accadrebbero se le nazioni
occidentali dichiarassero default. Volete sapere cosa succederebbe?
NIENTE.
Tempo fa, quando inizio’ il credit crunch, si diceva che alcune
aziende andassero salvate perche’ erano “Too Big to Fail”. Alcune
erano cosi’ grandi che si scopri’ come alcuni stati non potessero
nemmeno aiutarle: “Too Big to Bail”. Bene, signori, cosa dire delle
nazioni del G8?
Sapete cosa dire? “Too Big to Fuck With”.
Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda, potrebbero semplicemente
dichiarare sin da ora che non pagheranno i debiti e non restituiranno
i bond. E che rifiuteranno qualsiasi prestito, aiuto, qualsiasi cazzo
di cosa.Sapete cosa succederebbe?
NIENTE.
Si dice che cosi’ facendo le nazioni mancherebbero ad un loro dovere
verso i propri cittadini. Ma non e’ esattamente cosi’ che stanno le
cose.
Prendiamo per esempio il debito italiano. Esso e’ spalmato in titoli
che vanno dai pochi mesi a 30 anni. Dove si trova la speculazione?
Ovviamente, nei titoli a breve termine, quelli che hanno un rientro
entro pochi mesi.
La media dei nostri titoli ha scadenza a 7.6 anni. Il genio di
Tremonti ha consolidato il debito alzando la media delle scadenze
OLTRE la durata di un governo. Trappola micidiale.
Questo governo ha ancora, nella migliore delle ipotesi, 3 anni di
vita. Supponiamo che Tremonti annunci che non restituira’ il capitale
dei titoli in scadenza, per tutti i prossimi tre anni. Sapete cosa
succedera’?
NIENTE.
Tutti coloro che hanno titoli che scadono DOPO il governo attuale,
infatti, sceglierebbero una via prudente, e se li terrebbero in tasca
sperando che il prossimo governo decida diversamente. Verrebbero
colpiti solo coloro che hanno comprato CDS e buoni del tesoro a breve,
cioe’ gli speculatori. Chi ha investimenti che scadono a lungo
termine, per esempio, continuerebbe a sperarci.
Voi direte: ma isolerebbero il paese. Ma ci butterebbero fuori dai
circoli finanziari. Davvero? Se riuscissero a convincere tutti quelli
che hanno titoli a piu’ di tre anni, per esempio, potrebbero. Ma
Tremonti potrebbe dire, che so io, “quest’anno non paghiamo
nessuno, dal prossimo anno ricominceremo”. Poiche’ si tratta di
debito storico, di per se’ non ci sarebbe bisogno di rinnovarlo.
Possiamo anche uscire dal caso italiano, e supporre che una decina di
nazioni (Belgio, Italia, Spagna, Portogallo, Irlanda, UK, Austria)
decidano di non pagare il debito, se non ai propri cittadini
risparmiatori, identificandoli attraverso il canale di vendita. Nel
globale, il debito si ridurrebbe a meno della meta’.
Che cosa succederebbe?
Ancora niente.
Non esiste il babau. Non esiste l’inferno. Non si diventa ciechi a
masturbarsi. Non succede niente a mandare in culo i creditori, a patto
di farlo bene. Questo e’ il punto.
La cosa che nessuno vuole sentir dire, e che nessuno vuole dire, e’
che se una qualsiasi delle nazioni del G8, o un qualsiasi gruppo di
nazioni del G20 manda a ranare i creditori, non succede assolutamente
niente: “Too Big to Complain”.
Guardate che cosa ha fatto Dubai. Dubai ha dichiarato che avrebbe
mandato in culo i fornitori un venerdi’ prima della chiusura delle
borse. Per tutto il weekend, l’emiro ha ricevuto baciaculi che sono
andati ad elemosinare due spiccioli da lui. Dopodiche’, non solo ha
“ristrutturato” il debito (ristrutturato significa “ti devo dieci
ma di restituiro’ 4″) , ma nessuno ha protestato particolarmente.
Questa e’ la fifa blu che oggi hanno i mercati finanziari. La fifa
blu degli speculatori e degli assicuratori: che qualche nazione del G8
decida “ehi, fottetevi tutti. Di aziende che vogliono il mio mercato
ho la coda fuori”. Il che e’ la verita’.
Prendiamo il paese nelle condizioni piu’ disperate in Europa, cioe’
gli UK. Se compilassero i bilanci secondo gli standard UE, il loro
deficit sarebbe al 170% del PIL. Supponiamo che vadano in default. Che
cosa succederebbe? Succederebbe che il buon primo ministro, chiunque
sia, dira’ “ehi, cocchi, se volete continuare a mettere piede nella
City fatemi gli applausi, che di aziende che vorrebbero entrarci ho la
coda fuori dalla porta”. Questa e’ la verita’: moltissime nazioni
hanno dimensione tale per cui non solo sono “too big to fail”, e
anche “too big to bail”, ma sono persino “too big to fuck
with”. Troppo grosse per rompergli i coglioni.
Questo e’ il concetto principale: era cosi’ urgente “salvare”
la Grecia(1) perche’ si tenesse in piedi la menzogna secondo la quale
il default sarebbe un evento terrificante , catastrofico, simile a
quello che avvenne in Argentina. Ma attenzione, perche’ non e’
vero: l’ Argentina al momento del deault usciva proprio da un
tentativo di salvataggio dell’ FMI!
Quello che secondo me dovrebbero fare i PIGS, o PIIGS, insieme a tutti
gli altri che hanno problemi di debito pubblico, e’ di riunirsi e
dichiarare default tutti insieme, con la sola eccezione dei propri
privati cittadini, cioe’ per quantita’ di titoli tipiche del
risparmio privato.
Cosa succederebbe? Niente.
I PIIGS sono nazioni che nel bene o nel male sono proprietarie di
ottimi mercati, finanziari e mercantili. Nessuno degli speculatori
vorrebbe esserne cacciato via. Nessuno dei creditori vorrebbe esserne
cacciato via. Nessuno al mondo vuole la recessione globale che
arriverebbe se i PIIGS fossero oggetto di embarghi o sanzioni.
Questa e’ la ragione principale per la quale i PIIGS vengono
affrontati uno ad uno. La Grecia prima , il Portogallo e la Spagna
dopo, e poi chissa’. Contemporanetamente, tutti i giornali ci
spiegano di quale catastrofe sarebbe se la Grecia andasse davvero in
default: la UE e la BCE perderebbero “prestigio politico”.
Ommioddio! Ommioddio!Moriremo tutti !
Ehm. Di quale cazzo di “prestigio politico” stai parlando, fra’?
I mercati, si dice, diverrebbero instabili. Aha. E quando mai sono
stati stabili? Qual’e’ la novita’? Ci divertiamo a scrivere
oroscopi? “scorpione: mercati finanziari instabili”. Fico, e’
facile prenderci cosi’.
Quello che l’opinione pubblica deve fare e’ di divenire adulta.
Smettere di credere nel Babau. Smettere di credere che a toccarselo si
diventera’ ciechi. Smettere di credere all’uomo nero. Fare una
bella riunioncina, e dire “ehi, ci avete chiamati PIIGS? Fantastico.
Perche’ adesso i PIIGS vi prestano un dito, e vi mandano affanculo. E
se non volete piu’ fare business sui nostri mercati, beh, abbiamo la
coda , fuori dalla porta”.(2)
Ovviamente, questo produrrebbe il panico. Tutti sono come bambini,
convinti che arriverebbe l’uomo nero. Tutti sono come bambini, e
hanno paura del babau.
Beh, diventate grandi: non succede niente.
Semplicemente, qualcuno perderebbe il suo potere,e probabilmente
moltissimi dei suoi soldi.
Per quanto riguarda l’euro, se i PIIGS decidessero di uscire in
questo modo, Trichet verrebbe a baciare culi per convincerli a restare
dentro l’euro.
PIIGS di tutto il mondo, unitevi. Anzi: PIIGS di tutto il mondo,
fallite.
Il fallimento, oggi, e’ rivoluzionario.
Chi ci rimetterebbe?
Se tutti i PIIGS decidessero di fallire insieme, semplicemente a
lasciarci le penne sarebbero queste entita’ qui:
•Barlkays Bank PLC
•BNP Paribas
•Citi Group Global Markets
•Commerzbank AG
•Credit Agricole
•Credit Suisse
•Deutsche Bank
•Goldman Sachs
•HSBC France
•ING Bank NV
•JP Morgan Securities
•Merryl Lynch INT
•Morgan Stanley CO
•Nomura INT
•Royal Bank OF Scotland
•Societe’ Generale INV Bank
•UBS Ltd
Capite per quale motivo i PIIGS vanno affrontati uno ad uno: se
fallissero tutti insieme, non li si potrebbe buttare fuori dall’
Euro, e come se non bastasse sarebbe la fine del sistema finanziario
speculativo cosi’ come lo conosciamo.
E no, il babau non esiste.
Chissa’ cosa succederebbe se qualcuno proponesse , via internet, una
riunione dei governi dei PIIGS che mandino a ranare il debito pubblico
e gli speculatori tutti insieme.
Uhm… quasi quasi ci faccio un gruppo su Facebook :)
Uriel
(1) In che cosa sia consistito il “salvataggio” lo sanno solo loro:
le “cure” imposte alla Grecia sono molto piu’ dolorose delle
conseguenze del default. Non si capisce bene che cosa ci abbiano
guadagnato, i greci, a prendersi dei soldi e poi fare tagli al
bilancio uguali se non peggiori di quelli che avrebbero dovuto fare
uscendo dai mercati finanziari.
(2) Vi siete mai chiesti perche’ non vedete in giro marche di auto
cinesi? Perche’ non vedete sportelli di banche islamiche? Perche’
non vedete catene di benzinai di petrolieri russi? Ecco: sono tutti
dietro alla porta, ad aspettare.
www.ariannaeditrice.it
Fonte:
http://mercatoliberotestimonianze.blogspot.com/2010/05/scontri-in-diretta-da-atene.html