I famigerati T-Red tornano sulle strade
I semafori intelligenti hanno ottenuto l'approvazione del Ministero.  
Pronte a partire multe per 60 milioni di euro.
[ZEUS News - 
www.zeusnews.com - 05-05-2010]
I T-Red, i semafori che permettono di rilevare e multare chi passa con  
il rosso, non sono più illegali: anzi, al termine della verifica  
tecnica disposta dal Ministero dei Trasporti si scopre che non lo sono  
mai stati.
Tutto è cominciato quando sui T-Red si sono addensate due accuse: la  
prima riguardava l'eccessiva brevità del giallo, che sarebbe stata  
appositamente studiata per cogliere in fallo gli automobilisti e  
consentire ai Comuni di "fare cassa"; la seconda, avanzata dai  
carabinieri di due paesi in provincia di Verona, sosteneva che  
mancasse l'omologazione.
Proprio in seguito a quest'ultima segnalazione è scattata la verifica  
del Ministero. Secondo i carabinieri la presenza di un relé nei T-Red  
messi in opera ma non nel modello depositato invalidava  
l'autorizzazione. Durante le indagini per appurare la verità si è  
giunti persino all'arresto dell'inventore dei semafori intelligenti,  
Stefano Arrighetti.
La verifica ha mostrato che, essendo il relé sostituibile con una  
qualsiasi altra apparecchiatura atta allo stesso scopo, non si tratta  
di una parte indispensabile del T-Red stesso, e dunque può non essere  
presente nel modello presentato per l'omologazione.
Così i semafori intelligenti torneranno sulle strade, e saranno  
presumibilmente sbloccate le multe emesse dal 2005 a oggi e tenute in  
sospeso finché la faccenda non fosse chiarita: si tratta di circa 60  
milioni di euro che entreranno nelle casse dei Comuni che le avevano  
emesse.
Resta invece irrisolta la questione del "giallo troppo breve": per  
definire univocamente la questione l'unica strada pare essere  
l'intervento del legislatore.
Fino ad allora, in caso di multa si può solo confidare  
nell'annullamento da parte del giudice di pace il quale, constatata  
l'eccessiva brevità, eviterà agli automobilisti la spesa di 150 euro e  
la decurtazione di sei punti sulla patente.