[Lecce-sf] Fw: Ecco chi è il questore Manzo di Pistoia perse…

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Autor: Rosario Gallipoli
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A: forumlecce
Assumpte: [Lecce-sf] Fw: Ecco chi è il questore Manzo di Pistoia persecutore degli antifascisti!
Ricevo questo comunicato e lo diffondo perchè bisogna smascherare, in Italia, tutte le prove di fascismo che stanno facendo la parte della borghesia più reazionaria e avventurista.

Loro vorrebero fare dell' Italia un altro Cile ma noi dobbiamo organizzarci per impedirglielo.

Mandiamo comunicati di protesta alla questura di Pistoia, si può fare inviando Mail all'indirizzo dei CARC: resistenza@???

Rosario.



Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza - per il Comunismo (CARC)

Via Tanaro, 7 - 20128 Milano - Tel/Fax 02.26306454

e-mail: resistenza@??? - sito: www.carc.it

Direziona Nazionale



Milano, 29.04.10



E' CHI HA PROMOSSO E SOSTENUTO LA MONTATURA POLIZIESCA CONTRO GLI ANTIFASCISTI DI PISTOIA CHE DEVE ESSERE PROCESSATO!



Ecco chi è il questore Maurizio Manzo di Pistoia, artefice e sostenitore dell'operazione "11 ottobre" orchestrata contro gli antifascisti toscani!



Un uomo per anni ai vertici della polizia politica (DIGOS), uno specialista dell'antiterrorismo apprezzato anche dall'FBI, un narcisista ricercatore di onorificenze e medaglie da parte della destra reazionaria!



Denunciamo e smascheriamo l'operato di chi per interessi politici, per carriera o per prestigio personale è disposto a violare la Costituzione italiana e fare da apri-pista per l'istituzione di nuovi Tribunali Speciali!



IL QUESTORE MANZO DEVE ESSERE REVOCATO DAL SUO INCARICO!



Dall'Università ai vertici della DIGOS - Maurizio Manzo è nato a Napoli l'8.6.1951, è coniugato e ha due figli. Laureato in Giurisprudenza, è avvocato ed ha svolto per più di un anno l'attività forense. Ha prestato servizio militare nella Guardia di Finanza con il grado di S. Ten di Complemento, svolgendo servizio presso la 5^ Compagnia Porto di Genova e comandato due Sezioni Operative. Dopo aver superato il Concorso di Commissario di P.S. nel 1975 ed essere stato assegnato alla Questura della Spezia, acquisì notevole esperienza dapprima nel settore della Polizia Giudiziaria quale Vice Dirigente della Squadra Mobile per poi approdare nel settore della Polizia di Prevenzione e Antiterrorismo, dirigendo la DIGOS (le note biografiche sono tratte dal sito della Questura, http://questure.poliziadistato.it/Pistoia/il_questore-4-421-1.htm)



Dall'antiterrorismo all'FBI - Si è evidenziato in numerose operazioni antiterrorismo, quasi tutte di rilevanza nazionale, diventando uno specialista del ramo: a tal punto da curare due importanti pubblicazioni sul tema ed entrare a far parte di una commissione italo-americana sul terrorismo, frequentando un corso specifico presso l'F.B.I. a Quantico (Virginia). Ha fatto parte inoltre di un gruppo di lavoro italo-francese sul terrorismo, con riunioni operative in Italia e Francia: l'attività di questi gruppi di collegamento consiste, come emerso chiaramente anche dall'Ottavo Procedimento Giudiziario orchestrato nel 2003 dal PM Paolo Giovagnoli contro il (n)PCI e P.CARC, nel dirigere e coordinare attività internazionali di "lotta al terrorismo" violando sistematicamente il principio costituzionale che vieta all'esecutivo di interferire sull'operato della magistratura (divisione dei poteri) e godendo di ampie coperture istituzionali sulla propria attività che spesso si svolge nell'illegalità.



Dalla questura di Genova a quella di Lucca - Dal 1° Gennaio 1993 ha lavorato presso la Questura di Genova, dirigendo la Divisione Stranieri (lotta all'immigrazione clandestina). Dal Giugno 1998 al Settembre 2002 ha diretto il Commissariato P.S. di Viareggio-Versilia. Successivamente è stato prescelto per partecipare ad un corso di Alta Formazione Interforze; al termine, dal Luglio 2003 al 5 Novembre 2003 ha diretto il servizio Organizzazione-Pianificazione e Risorse della Direzione Interregionale Toscana-Umbria-Marche. Dal Settembre 2002 al Giugno 2009 ha ricoperto l'incarico di Questore della Provincia di Lucca.



L'arrivo a Pistoia, con il "botto" - Dal 1° luglio 2009 è Questore di Pistoia. La sua prima frase ai giornalisti è stata "voglio una questura che sia vicino alla gente". E non c'è voluto molto per capire che cosa intendesse: l'11 ottobre ha fatto scattare l'operazione repressiva contro gli antifascisti toscani riuniti nel Circolo Primo Maggio per creare un coordinamento regionale contro le ronde razziste e fasciste promosse dal Pacchetto Sicurezza. Con la complicità della DIGOS, del PM Boccia e del fascista Massimo Dessì (responsabile di Casa Pound Pistoia) ha montato un'inchiesta giudiziaria in "grande stile", con false accuse, false prove e falsi testimoni (per sapere di più vedere sul nostro sito www.carc.it il comunicato del 28.04.10 "Processo agli antifascisti toscani: il questore Manzo (Pistoia) deve essere revocato dal suo incarico!"), privando della libertà sette compagni in via "preventiva" (arresti cautelari).



Relatore al II Meeting sulla legalità e commendatore - Nel mese di ottobre, a qualche giorno dell'"operazione 11 ottobre", interviene come relatore in diversi appuntamenti del II Meeting sulla legalità organizzati a Quarrata con la partecipazione di Arci, Uisp, associazione Libera, Cgil, Cisl e Uil di Pistoia e il patrocinio della Regione Toscana, provincia di Pistoia, Anci Toscana e Avviso Pubblico. Francamente è difficile comprendere con quale faccia sia andato a relazionare sulla necessità di rispettare le regole e i dettami costituzionali tenendo conto dell'operazione che stava portando avanti nel frattempo! Quello che però lascia più sbalorditi è l'onorificenza di commendatore ricevuta nel mese di novembre "per i meriti dimostrati nel servire la Repubblica italiana"!



Le manovre e pressioni di Manzo per far condannare gli antifascisti inquisiti e salvare la faccia - Per cercare di spezzare la lotta condotta contro l'attacco repressivo dell'11 ottobre, a neanche un mese di distanza Manzo ordina da dietro le quinte nuove perquisizioni e misure cautelari colpendo le varie componenti impegnate nella mobilitazione. La campagna di denuncia, lotta e solidarietà però prosegue e allo stato attuale l'inchiesta orchestrata da Manzo con la sua banda (vertici della DIGOS pistoiese, il PM Boccia e il fascista Dessì) si sta smontando pezzo dopo pezzo e, per quanto il giudice Costantini cerchi (di sua iniziativa o su pressione dall'alto questo ancora non lo sappiamo) di rinviare continuamente a "data da destinarsi" l'ultima udienza e mantenere (anche se ridimensionate) le misure cautelari, sarà molto difficile tenerla in piedi. Manzo per cercare di "tener botta" e così raggiungere l'obiettivo di dare una "lezione esemplare" al movimento antifascista e guadagnarsi i "meriti" di aver creato un precedente per condurre in maniera più dispiegata e feroce la persecuzione degli antifascisti e di tutti coloro che si oppongono alla destra reazionaria, sta ricorrendo a tutti i mezzi: l'11 aprile, a neanche 24 ore dall'assemblea regionale tenutasi a Pistoia per promuovere la mobilitazione in vista dell'udienza del 28 aprile, ha ordinato delle perquisizioni in grande stile, con decine di agenti e tanto di irruzione nelle abitazioni, ai danni di alcuni ultras tra cui un compagno che sta entrando nel P.CARC. L'accusa è un generico "scontri con altri gruppi ultras" avvenuti svariati mesi prima! Il 24 aprile, in occasione del presidio indetto contro questa montatura giudiziaria, è tornato alla carica mettendo in campo un ingente schieramento di polizia antisommossa con tanto di blindati al fine di intimorire la cittadinanza ed impedire che solidarizzi con il presidio.



Ecco chi vigila sull'ordine e la legalità a Pistoia!



Lanciamo l'appello a tutti i sinceri democratici, i progressisti, gli antifascisti e i comunisti a prendere posizione pubblica contro il tentativo del questore Manzo e della sua banda eversiva e antidemocratica di rendere il processo di Pistoia un precedente per condurre in maniera più dispiegata e senza esclusioni di mezzi (legali e illegali) la persecuzione degli antifascisti e di tutti coloro che si oppongono alla destra reazionaria!



Portiamo fino in fondo questa battaglia, diamo una lezione esemplare a chi promuove ed è complice delle "prove di fascismo" in corso nel nostro paese:

a.. il questore Manzo deve essere revocato dal suo incarico!
b.. le sedi di Casa Pound e degli altri gruppi fascisti devono essere chiuse dalle Autorità per "apologia di fascismo"!
c.. le misure cautelari a cui sono ancora sottoposti i compagni inquisiti (obbligo di dimora e limitazioni di spostamento) devono essere immediatamente revocate: sono illegali e antidemocratiche! Se questo non avverrà, sarà giusto e legittimo violarle!


Avanti nella costruzione di un fronte unito antifascista e antirazzista: rafforziamo il Coordinamento Antifascista e Antirazzista Toscano, rafforziamo l'Assemblea Nazionale su Antifascismo e Repressione (che lo scorso 17 aprile ha tenuto a Brescia la sua seconda riunione nazionale), rafforziamo il Coordinamento Antirazzista 17 ottobre (che il prossimo 8 maggio a Roma terrà la riunione del gruppo di collegamento), salutiamo e sosteniamo con gioia l'autorganizzazione degli immigrati in lotta e il I Congresso nazionale del Comitato Immigrati Autorganizzati, anche questo è un importante segnale dello sviluppo della lotta contro il fascismo e il razzismo!



Impediamo la parata fascista di Blocco Studentesco/Casa Pound del 7 maggio a Roma e le altre iniziative fasciste e razziste promosse a Milano per l'1 e 2 maggio, con il patrocinio di Provincia, Comune e Consigli di Zona di Milano!



Lottiamo per la cancellazione delle nuove leggi razziali come il Pacchetto Sicurezza e il "pacchetto sicurezza per via Padova" emesso dalla Moratti!



STRONCHIAMO SUL NASCERE LE PROVE DI FASCISMO!