[NuovoLab] 413° ora in silenzio per la pace

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Autore: norma
Data:  
To: forumgenova@inventati.org, controg8
Oggetto: [NuovoLab] 413° ora in silenzio per la pace
Rete controg8
per la globalizzazione dei diritti
mercoledì 28 aprile dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di
genova 413° ora in silenzio pe rla pace.
Incollo il volantino che verrà distribuito


Referendum per l’acqua pubblica Tre SI per ribadire: fuori l’acqua dal
mercato! Fuori i profitti dall’acqua!

nasoneUno strumento per dire una volta per tutte:

*“Adesso basta. Sull’acqua decidiamo noi!”*

*Perché si scrive acqua ma si legge democrazia*

L'avvio è stato straordinario: centomila firme raccolte in due giorni
sui quesiti referendari. Questo significa almeno quattro cose: esistono
grandi temi sui quali è possibile mobilitare le persone; la disaffezione
per la politica è l'effetto di una politica drammaticamente impoverita;
è possibile modificare l'agenda politica con iniziative mirate e fondate
sull'azione collettiva; la leadership, pure nel tempo dell'immagine
trionfante, non si identifica necessariamente con la personalizzazione o
con il carisma, vero o presunto che sia.

Nessun trionfalismo, d'accordo. È stata imboccata una strada difficile,
e molti e forti interessi sono già in campo per bloccare questo cammino.
Ma un risultato politico è già davanti a noi. Un tema nascosto nelle
pieghe di un decreto è divenuto oggetto di grande discussione pubblica.
I partiti cominciano a muoversi e, anche quando lo fanno in modo
sgangherato, danno la conferma che siamo di fronte a un tema ormai
ineludibile. Un tema davvero globale che, senza retorica, riguarda il
governo del mondo. Guerre dell'acqua minacciano il nostro futuro.….Ma,
proprio perché stiamo parlando di un potere concreto, non ci si deve
impantanare in una guerriglia ideologica. Bisogna smontare gli argomenti
usati per difendere l'assetto attuale e quello progettato, con
precisione e senza trascurare i dettagli,……… E allora:

a) sottolineiamo che non siamo di fronte alla tradizionale alternativa
tra proprietà pubblica e proprietà privata. L'acqua appartiene ai beni
comuni, che sono caratterizzati dal fatto di essere «a titolarità e
tutela diffusa», il che vuol dire che sono le persone e i loro bisogni
che individuano gli interessi da garantire: per l'acqua è necessario un
regime giuridico coerente con questa sua natura.

b) ricordiamo al ministro Ronchi che significa poco o nulla insistere
sul fatto che la proprietà formale dell'acqua rimane in mano pubblica.
Fin dalle ricerche degli anni Trenta sulla scissione tra proprietà e
controllo e dai contributi dei giuristi italiani sulla distinzione tra
proprietà formale e sostanziale, è un punto acquisito che *il potere sta
nelle mani di chi ha l'effettivo governo del bene*;

c) contestiamo che gli indubbi limiti di molte gestioni pubbliche
obblighino a concludere che l'unica soluzione stia nel privato. A parte
le smentite venute anche dalle privatizzazioni italiane, quando si è di
fronte a un bene comune bisogna ripensare il pubblico non rifugiarsi nel
privato.

fonte: da un articolo di S.Rodotà”il manifesto” del 27/04/10

*Per approfondimenti* . http://www.acquabenecomune.org/index.php

*La raccolta firme è iniziata. Cerca il banchetto più vicino a casa tua,
firma e fai firmare*

*I prossimi giorni**:*

*/Campetto (vicino Upim) tutti giorni/*

*Piazza Montano (spdArena) sottopassaggio pomeriggio feriale**//*

*/Banchetto via XX Settembre (davanti ex cinema Verdi) tutti giorni /*

*Via Sestri (Bagnara) tutti giorni***

*/Carlo Felice 29 aprile sera concerto Paolo Conte/*