Autore: Rossella Ottaviani Data: To: cm-roma Oggetto: Re: [cm-Roma] Digest di Cm-roma, Volume 73, Numero 28
Ciao a tutti e tutte,
nonostante l'avversione personale all'uso delle mail per informazioni che
non siano strettamente tecniche stavolta scrivo per fare una riflessione
collettiva, dopo la riunione ciemmonica. E la riflessione è questa "Vogliamo
chiederci cosa stiamo facendo?"
Forse dopo otto anni comincio ad essere un po' stanca, forse dopo tutto
questo tempo divento come i vecchietti che dicono non è più come una volta,
forse le cose cambiano anche radicalmente e io non voglio accettarlo, forse
...
Ho la sensazione che stiamo andando avanti per inerzia, che il senso della
Ciemmona e della CM ormai sia scomparso o nella migliore della ipotesi
annacquato, che quando diciamo che non c'è bisogno di entrare nel merito dei
contenuti in realtà stiamo facendo un grosso errore. Forse il sofista
intendeva questo quando parlava di deriva trendy della CM, io sento un
vuoto, come se quello che facciamo fosse fine a se stesso, non riusciamo a
comunicare il senso "rivoluzionario" di questa modalità di agire, che per
quanto mi riguarda E' UN AGIRE POLITICO! E su questo io non transigo. La Cm
che ho fatto io per anni è sempre stata questo, se non lo è più diciamocelo
perchè allora a me non interessa più. Quello che ho sentito l'altra sera in
riunione da uno che non so nemmeno chi sia, e cioè che non dovevamo scrivere
Critical mass sul manifesto della Ciemmona perchè sennò era troppo
politicizzato regà a me me so venute le madonne all'inverosimile!
Soprattutto perchè sembrava una proposta pure passabile di discussione
invece di incazzarci tutti quanti!
Allora se siamo a questo punto, che uno (per me) mai visto può dire una cosa
simile senza che tutto il gruppo prenda una posizione non chiara ma
SCANDALIZZATA da una frase del genere mi sembra che dobbiamo guardarci
infaccia e dirci quel'è il senso che diamo a questo evento, perchè io
comincio a non trovarcelo più.
Per quanto mi riguarda come sempre a un mese di distanza farò quello che c'è
da fare invitando tutti a fare altrettanto, ma subito dopo credo sia
fondamentale fare una riflessione su quello che abbiamo fatto e che vogliamo
fare perchè altrimenti per quanto mi riguarda non credo che di ciemmona ce
ne sarà un'altra.
Scusate la veemenza, chi mi conosce sa che nelle discussioni cerco sempre di
mediare e trovare l'aspetto costruttivo delle cose, ma a questo punto per me
era fondamentale esprimervi il mio disagio dello stare all'interno di un
gruppo (movimento? boh) nel quale faccio fatica a riconoscermi