[Hackmeeting] Netsukuku

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Autor: caparossa
Data:  
Para: hackmeeting
Asunto: [Hackmeeting] Netsukuku
Ieri in edicola vedo la copertina di Wired di febbraio, e mi par di
scorgere qualcuno che conosco o che ho già visto da qualche parte. Oh
possibile?!
Mi avvicino, prendo in mano la copia (sotto lo sguardo accigliato del
tremendo edicolante milanese, che ha già la mano alla pistola...) e cosa
ti leggo?!

"Diamo retta a netsukuku. La mia rete libera -> Internet gratis. Digital
divide per l'unità d'Italia".

Me cojoni! Ovvia, oh buttiamo sti 4 euri...

Arrivo a casa che quasi mi sono dimenticato del tutto, quando, dopo
cena, mi piazzo su cesso per la mia godutissima cacata serale, armato di
riviste e libri, come al solito. Toh, Wired (inizia la cacata...)!

Sfoglio, pp. 52 - 53 primo piano e prima nuca nel nostro Eroe con la
scritta "NTSKK codice segreto rivoluzione".
Sempre discreti quelli di Wired, ma tant'è... oh leggiamo ...

Pp. 54 - 55, su una pseudo lavagna con varie scritte di... boh,
matematica? fisica? un bel quadratone arancione:

"Segnatevi il nome: Andrea Antani, 22 anni, matematico. AL liceo, con
alcuno amici CRACKER usa la teoria dei frattali per creare netsukuku..."
e bla bla bla.

Cracker?!?!

Ma come, sui giornali chiunque usi un computer in maniera diversa dalla
macchina da scrivere diventa un HACKER, ed ora che hanno sotto mano un
hacker sul serio, e con amici pure!!!, tutto ad un tratto diventa un
cracker?!

Si gira pagina, pp. 56 - 57, ed inizia la storia, con tanto di
virgolette, quindi un'intervista, in cui si racconta della nascita di
netsukuku e, necessariamente, del Freaknet Medialab, che diventa
Freaknet e basta:

"Freaknet è un centro di aggregazione, probabilmente qualche
telegiornale lo etichetterebbe come «centro sociale»...".

Accidenti, i soliti comunisti!!! O peggio, anarchici!!! Ach, e ora come
si fa?!?!

Segue descrizione di poche righe del Freaknet, poi stop, solo Andrea e
il SUO progetto. Del Freaknet solo un quadratino a pag. 59 in cui si
parla del Museo dell'Informatica che diventa "Il museo di Andrea"...

E gli altri? E la comunità in cui questa esperienza si è sviluppata?
Nulla, Andrea, Netsukuku e tutto il resto sono nati dal nulla, nel
nulla, senza relazioni, senza ambiti di confronto e di discussione, nulla.

Buffo, mi dico, oh come mai tutto ciò? Rileggo dall'inizio meglio, con
più attenzione, e mi attira quell'accenno al "barcamp Working Capital",
vado in fondo e alla fin capisco: il progetto è piaciuto a Telecom
Italia, promotrice di questi Barcamp e di Working Capital. Ma mica
possiamo mischiare Telecom coi centri sociali?!?! Lì ci sono i violenti,
gli Autonomi (!!!!).

Allora il Freaknet diventa un'associazione che qualche telegiornale
maligno definirebbe centro sociale (seee, i soliti retrogradi!), etc etc.

Evviva!!!

Qui potete leggere tutto... ovviamente sul sito di working capital di
telecom italia... Evviva!!!

http://www.workingcapital.telecomitalia.it/2010/02/wired-italia-dedica-una-copertina-ad-andrea-lo-pumo/

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"un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
e vi picchiamo lo stesso".                          Roma, 1971
                          Guglielmo "Billi" Bilancioni

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