On Sun, Dec 27, 2009 at 10:04:59AM +0100, vecna wrote:
> tibi wrote:
> > Forse si potrebbe ragionare su far diventare Indymedia un social
> > network, trasformando tecnicamente lo strumento?
ma creare degli account "indymedia_it" "indymedia_us"
etcetc e fargli ricevere i feed del newswire dai server
indymedia per cui l'unico IP che registrano e' quello
dei server?
indymedia da che ricordo e' nato come strumento on line
per fare informazione e organizzare pubblicamente incontri,
percio' sfruttare la velocita' dei tweet, fare gruppi su facebook
per campagne di opinione, sono attivita' che possono tornare
utili per ridondare l'informazione immessa via newswire/colonna
centrale/calendario. no?
ad ogni modo se vogliono profilare la comunita' di attivisti han
gia' mille modi, ti fotografano in piazza, ti ascoltano al cellulare,
dal tuo provider vedono dove hai navigato e quando vogliono ti sequestrano
il pc, percio' se pubblichi in forma anonima su fb o tweeter non
dovrebbe cambiare molto in peggio la situazione.
insomma, tor e server proxy come mezzo per tutelarsi un po' in
fase di pubblicazione non sono il ponte giusto per pubblicare anche li?
certo cio' che immetti anche in forma "collettiva" e' riconoscibile e
puo' riportare ad un gruppo specifico di persone, ma questo e' gia'
nei fatti cio' che possono ricavare dal newswire (ti firmi come collettivo
taldeitali e dai un indirizzo per l'appuntamento xy, se vogliono sapere
chi sei vengono all'incontro/corteo e ti si piazzano al culo, molto tradizionale
come metodo, ma estremamente efficace no?).
i miei due centesimi,
bombo
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