tibi wrote:
> Forse si potrebbe ragionare su far diventare Indymedia un social
> network, trasformando tecnicamente lo strumento?
la forza dei social network non è nel loro software, ma nella loro massa
di utenti. facebook ha questo effetto in italia perché qui ha trovato
terreno fertile. si è creata una massa critica degna di un buco nero, ed
ora il suo valore risiede nel fatto che, se domani un utente nuovo si
immette in internet, trova buona parte dei suoi suoi amici su li'.
se indimedya avesse un qualche software di social network, supponiamo
anche piu' evoluto di quello di facebook [0], gli mancherebbe comunque
questa massa critica.
(certo, ora qualcuno penserà "beh, tutti gli utenti di indimedya non
sono nuovi utenti, quindi saranno tutti coesi e concordi nell'usare il
nostro server anziché fb". ma massa critica, non serve solo per i nuovi
utenti... serve per tutta quella fetta di utenti che non riconosce,
nella *proprità di un server*, una motivazione sufficente per
complicarsi la vita).
e questa percezione... cioè che i tuoi dati siano parte di una mole di
dati gargantuesca [1] di proprietà di un gruppo di sconosciuti, che ci
fanno soldi senza che tu percepisca un danno personale, è paragonabile
all'inquinamento. se ci tieni, ci pensi, se non ci tieni/non sai, non te
ne frega nulla... e pensi pure di essere furbo :P
se volete fare una prova, aprirvi social network contestualizzato e
sperimentale, lo potete provare anche senza star a metterlo in piedi da
zero:
http://it.wikipedia.org/wiki/Ning
[0] che poi, è friendfeed ed è stato distribuito gratuitamente, dopo
l'acquisizione di ff da parte di fb, o ricordo male ?
[1] cit. "bella questa parola, non capita spesso di usarla in una frase".
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