[Forumlucca] 5 dicembre III seminario sulla prostituzione

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Autor: annmedr@tin.it
Data:  
A: forumlucca, luccantifascista
Assumpte: [Forumlucca] 5 dicembre III seminario sulla prostituzione

vi ricordo l'incontro di sabato con Sandro Bellassai dell'associazione Maschile plurale, oltre all'invito, una breve nota biografica sul relatore e due url di pagine web per conoscere meglio, attraverso due filmati di you tube, l'associazione che ha contribuito a fondare. ciao annamaria

SESSUALITA’ E LIBERTA’- Uno sguardo di genere sulla prostituzione
Laboratorio



Promosso da La Città delle Donne e Centro Donna in collaborazione con Assessorato alle Pari Opportunità – Provincia di Lucca, Commissione provinciale Pari Opportunità, Consigliera di Parità, con il patrocinio del CESVOT Hanno aderito: Ass. Cristiana per la famiglia, ARCI, CEIS, CIF. FIDAPA, LA LUNA




Sandro Bellassai

"Il lato oscuro della prostituzione, ovvero il mestiere più antico del mondo, il cliente. Desiderio e potere maschile dalla legge Merlin a oggi"

sabato 5 dicembre alle ore 15,30 c/o auditorium S.Micheletto - Lucca

Per informazioni: La Città delle Donne tel 340.2331204 luccacittadelledonne@???



Si può leggere il fenomeno della prostituzione cambiando totalmente il punto di vista? È quello che fa Sandro Bellassai autore de “La legge del desiderio - Il progetto Merlin e l'Italia degli anni Cinquanta”.

Attraverso la narrazione della coraggiosa iniziativa di Lina Merlin è possibile leggere l'insanabile conflitto di generi che contraddistingueva al tempo la società italiana; ma è anche possibile vedere come quest'ultima stesse lentamente affrontando un percorso di democratizzazione che risulterà più marcato a partire dagli anni Sessanta.
La battaglia portata avanti per un decennio dalla senatrice Merlin è infatti percepita da una certa cultura maschile come la rottura di un universo simbolico, quello appartenente a uno dei riti di passaggio all'età adulta, alla propria definizione del maschile: il rapporto col sesso, o meglio, con una prostituta. Ne deriverà un dibattito che coinvolgerà la stampa scientifica come le pubblicazioni di tipo divulgativo, scomodando la giurisprudenza, la medicina, la sociologia, la psicologia e giungendo comunque all'opinione pubblica italiana attraverso molteplici canali di comunicazione. Alla fine la regolamentazione della prostituzione verrà abolita nel 1958 dopo una lunga battaglia, non priva di un confronto per alcuni versi colorito, e non solo sulla stampa, ma anche nel linguaggio usato nei dibattiti parlamentari. Bellassai affronta questo complesso dibattito in forma necessariamente sommaria, sia per la vastità del tema, sia per la mancanza di un solido retroterra storiografico che permetta di far piena luce su alcuni aspetti della storia italiana ancora tutti da analizzare. La legge “famosa per aver chiuso i bordelli” è insomma solo la punta di un fenomeno che meriterebbe un'analisi più approfondita, quella che l'autore si propone di delineare nei capitoli di quest'opera, attraverso la descrizione dell'evoluzione della condizione femminile e della sua rappresentazione nella società di massa, ma anche evidenziando come questa condizione veniva percepita dal mondo maschile, sia in pubblico che in privato, e senza dimenticare il convinto appoggio dato, in tali contesti discorsivi, dagli aspetti medici, sanitari, morali e politici. Con un piccolo occhio di riguardo alla metodologia dei cultural studies , Bellassai arricchisce il proprio lavoro con una panoramica sulla rappresentazione iconografica della prostituta, specie nel cinema, ma anche con la citazione di Filumena Marturano , che chiude degnamente l'opera.



Sandro Bellassai insegna Storia sociale e culturale presso l’Università di Bologna, sede di Forlì. Ha condotto ricerche sulla storia di genere e delle culture politiche in età contemporanea. Svolge attività di formazione sui temi delle identità di genere e della violenza maschile contro le donne; ha partecipato al coordinamento della campagna del Fiocco bianco, un progetto internazionale volto a promuovere il rifiuto da parte degli uomini della cultura che genera la violenza contro le donne; è tra i fondatori dell’associazione nazionale Maschile plurale.
Ha curato, con Maria Malatesta, Genere e mascolinità. Uno sguardo storico (Bulzoni, 2000). È autore, fra l’altro, di: La mascolinità contemporanea (Carocci, 2004); La legge del desiderio. Il progetto Merlin e l’Italia degli anni Cinquanta (Carocci, 2006).


Per approfondire la conoscenza con le tematiche di Maschile plurale ecco due url di pagine web di youtube:la prima è un'intervista che spiega in pochi minuti che cosa è l'associazione Maschile plurale
http://www.youtube.com/watch?v=d1J7FCHghu8


la seconda riprende sei minuti della manifestazione tenutasi il 21 novembre in p.za Farnese a Roma indetta dall'associazione Maschile plurale contro la violenza sulle donne. Pur avendo l'introduzione definita da un logo di partito, sembra molto equilibrata ed interessante. 
http://www.youtube.com/watch?v=HKIZ6qsaGkY