ACQUA PRIVATIZZATA? MALEDETTI VOI
.!
Giustizia e Diritti umani, Standard
Da padre Alex Zanotelli riceviamo e volentieri pubblichiamo:
"Non posso usare altra espressione per coloro che hanno votato per la privatizzazione dellacqua, che quella usata da Gesù nel Vangelo di Luca, nei confronti dei ricchi: Maledetti voi ricchi
.! Maledetti coloro che hanno votato per la mercificazione dellacqua . Noi continueremo a gridare che lacqua è vita, lacqua è sacra, lacqua è diritto fondamentale umano. E la più clamorosa sconfitta della politica. E la stravittoria dei potentati economico-finanziari, delle lobby internazionali. E la vittoria della politica delle privatizzazioni, degli affari, del business. A farne le spese è sorella acqua, oggi il bene più prezioso dellumanità, che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici, sia per laumento demografico. Quella della privatizzazione dellacqua è una scelta che sarà pagata a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese( bollette del 30-40% in più, come minimo),ma soprattutto dagli impoveriti del mondo. Se oggi 50 milioni allanno muoiono per fame e malattie connesse, domani 100 milioni moriranno di sete. Chi dei tre miliardi che vivono oggi con meno di due dollari al giorno, potrà pagarsi lacqua? Noi siamo per la vita, per lacqua che è vita, fonte di vita. E siamo sicuri che la loro è solo una vittoria di Pirro. Per questo chiediamo a tutti di trasformare questa sconfitta in un rinnovato impegno per lacqua, per la vita , per la democrazia. Siamo sicuri che questo voto parlamentare sarà un boomerang per chi lha votato. Il nostro è un appello prima di tutto ai cittadini, a ogni uomo e donna di buona volontà. Dobbiamo ripartire dal basso, dalla gente comune, dai Comuni. Per questo chiediamo:
AI CITTADINI di:
- protestare contro il decreto Ronchi , inviando e - mail ai propri parlamentari;
- creare gruppi in difesa dellacqua localmente come a livello regionale;
- costituirsi in cooperative per la gestione della propria acqua.
AI COMUNI di:
- indire consigli comunali monotematici in difesa dellacqua;
- dichiarare lacqua bene comune,privo di rilevanza economica;
- fare la scelta dellAZIENDA PUBBLICA SPECIALE.
LA NUOVA LEGGE NON IMPEDISCE CHE I COMUNI SCELGANO LA VIA DEL TOTALMENTE PUBBLICO, DELLAZIENDA SPECIALE, DELLE COSIDETTE MUNICIPALIZZATE.
AI 64 ATO (AMBITI TERRITORIALI OTTIMALI) di:
- trasformarsi in Aziende Speciali, gestite con la partecipazione dei cittadini; oggi sonoaffidati a Spa a totale capitale pubblico.
ALLE REGIONI di
- impugnare la costituzionalità della nuova legge come ha fatto la Regione Puglia;
- varare leggi regionali sulla gestione pubblica dellacqua.
AI SINDACATI di
- pronunciarsi sulla privatizzazione dellacqua;
- mobilitarsi e mobilitare i cittadini contro la mercificazione dellacqua.
AI VESCOVI ITALIANI di
- proclamare lacqua un diritto fondamentale umano sulla scia della recente enciclica di Benedetto XVI, dove si parla dellaccesso allacqua come diritto universale di tutti gli esseri umani, senza distinzioni o discriminazioni(27);
- protestare come CEI (Conferenza Episcopale Italiana) contro il decreto Ronchi .
ALLE COMUNITA CRISTIANE di
-informare i propri fedeli sulla questione acqua;
-organizzarsi in difesa dellacqua.
AI PARTITI di
- esprimere a chiare lettere la propria posizione sulla gestione dell acqua;
- farsi promotori di una discussione parlamentare sulla Legge di iniziativa popolare contro la privatizzazione dellacqua, firmata da oltre 400.000 cittadini.
Lacqua è loro blu del XXI secolo. Insieme allaria , lacqua è il bene più prezioso dellumanità. Vogliamo gridare oggi più che mai quello che abbiamo urlato in tante piazze e teatri di questo paese : Laria e lacqua sono in assoluto i beni fondamentali ed indispensabili per la vita di tutti gli esseri viventi e ne diventano fin dalla nascita diritti naturali intoccabili- sono parole dellarcivescovo emerito di Messina, G. Marra. Lacqua appartiene a tutti e a nessuno può essere concesso di appropriarsene per trarne illecito profitto,e pertanto si chiede che rimanga gestita esclusivamente dai Comuni organizzati in società pubbliche , che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione al costo più basso possibile".
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NOCC,
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