J3no,
non ho alcuna intenzione di mascherare la nauseante situazione attuale
col perbenismo, e tu non devi scusarti per le tue opinioni.
Proprio la sempre più opprimente limitazione a cui siamo sottoposti ci
deve spingere a cercare *mezzi* per avere ragione di chi ci vorrebbe
ridurre al silenzio.
Sono fermamente convinto che l'hacking abbia come fine naturale
l'elusione di qualsiasi forma di oppressione, ma perché questo avvenga
bisogna portare avanti soprattutto l'aspetto tecnico.
La mia preoccupazione è che questa parte cada in secondo piano rispetto
al lato umanistico-filosofico, che per quanto importante è strettamente
vincolato alla ricerca tecnica.
Con questo non voglio assolutamente sminuire il fenomeno culturale, che
è importantissimo, ma dal mio punto di vista (che è inevitabilmente
soggettivo) l'hacking è qualcosa che va oltre.
