asca
PD: RITORNO DI FOLENA, ATTENZIONE DI OCCHETTO, CRISI DI SL (IL PUNTO)
(ASCA) - Roma, 14 nov - Cresce a sinistra l'attrazione verso il nuovo Pd di Pierluigi Bersani. Il primo a tornare a casa e' stato Pietro Folena, nell'ultima legislatura presidente della Commissione cultura della Camera ed eletto come indipendente tra le fila di Rifondazione.
Lo scorso 11 novembre ''l'Unita''' ha pubblicato una sua lettera indirizzata al neosegretario del Pd: ''Caro Pierluigi, entrare nel Pd per chi non vi ha creduto alle origini significa cercare di condurre qui la lotta per una nuova idea e una nuova prassi della sinistra. Oggi lo posso fare perche' la tua elezione a segretario del Pd apre una fase nuova''.
Un'altra apertura di credito viene da Achille Occhetto, il segretario della ''svolta'' che trasformo' il Pci in Pds.
Tornando alla sezione della Bolognina a Bologna dove aveva annunciato per la prima volta, il 12 novembre 1989, il possibile cambiamento del nome del partito accompagnato da Piero Fassino, ultimo segretario dei Ds, ha detto: ''Sono convinto che ci possa essere un partito che contiene cose diverse''. Poi ha aggiunto: ''Non vorrei fare una seconda piccola Bolognina, ma non ho difficolta' a riconoscere che il Pd realizza uno degli obiettivi della svolta ma sono critico sul come''.
Occhetto ha precisato cio' che ancora lo trattiene da un ritorno a casa: ''C'e' stata una unificazione a freddo tra apparati. E' mancata una contaminazione tra laico e cattolico, tra chi e' piu' moderato e chi e' piu' liberale, in modo che ne nasca una condivisione''.
Ultima questione aperta: il primato morale della politica e quindi l'autoriforma dei partiti. ''Non bastano il codice civile e il codice penale. Ci vuole il codice morale della politica'', ha precisato Occhetto. Se il partito di Bersani andasse in quella direzione, ''potrei aprire un discorso con il Pd'' ha detto l'ex leader del Pds. E per essere ancora piu' chiaro ha sottolineato: ''Dopo un periodo di scissioni, dobbiamo aprire un periodo di grandi unificazioni per battere Berlusconi. Dopo la riabilitazione di Craxi, credo che dobbiamo cominciare a riabilitare anche Berlinguer''.
Occhetto negli ultimi anni aveva aderito prima a Sinistra democratica, il movimento promosso da Fabio Mussi che non aveva condiviso lo scioglimento dei Ds nel Pd, in seguito ha guardato con interesse a Sinistra e liberta' (3,1% alle elezioni europee), il movimento di Nichi Vendola in cui sono confluiti ex di Rifondazione, Ds, Pdci, Verdi e il Partito socialista di Riccardo Nencini.
A motivare la scelta di Folena e l'apertura di credito di Occhetto sono le troppe incertezze di Sinistra e liberta'.
L'ultimo episodio riguarda l'oscuramento del sito chiesto dai socialisti perche' vi era pubblicato un testo relativo alle elezioni regionali che non era di loro gradimento perche' escludeva alleanze con il Pd (anche oggi collegandosi all'indirizzo
www.sinistraeliberta.it compare la scritta ''portale in allestimento'').
In Toscana, il Partito socialista ha deciso di presentarsi con la coalizione ''Toscana democratica'' che fa riferimento al Pd. Questa soluzione e' pero' in contrasto con la decisione degli altri partner della coalizione che hanno deciso di presentarsi autonomamente in tutte le regioni con il simbolo di Sinistra e liberta'.
Precisa sull'oscuramento del sito l'ufficio stampa del Partito socialista: ''La decisione e' stata presa di comune accordo dai tre tesorieri Oreste Pastorelli (Ps), Marco Lion (Verdi) e Marco Fredda (Sinistra democratica) che hanno inviato una lettera a Antonello Falomi, responsabile del sito''.
Quanto avvenuto ieri segue l'uscita dalla coalizione della maggioranza dei Verdi che hanno eletto come presidente Angelo Bonelli nell'ultimo congresso del partito provocando una scissione di fatto con quanti sono restati in Sinistra e liberta' (Grazia Francescato, Gianni Mattioli, Paolo Cento).
In questo quadro appare molto incerto l'esito dell'assemblea nazionale di Sinistra e liberta' convocata per il 18 e 19 novembre a Roma per discutere di candidature e programmi in vista delle elezioni regionali di marzo 2010, accelerando i tempi della trasformazione della coalizione in un partito unico.
Quanto si muove a sinistra e il ritorno di interesse in quest'area per il nuovo Pd di Bersani preoccupa gli ex Popolari che hanno deciso di non seguire Francesco Rutelli che ha fondato il nuovo movimento Alleanza per l'Italia. E' stato in particolare Giuseppe Fioroni nei giorni scorsi a segnalare il rischio che questa componente del Pd si trasformi in ''una sorta di soprammobile''.
___________________________________
NOCC,
http://nocc.sourceforge.net