Re: [cm-Roma] Riflessioni a freddo

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Autor: malu malu
Datum:  
To: cm-roma
Betreff: Re: [cm-Roma] Riflessioni a freddo



Date: Mon, 9 Nov 2009 12:56:47 +0100
From: stif81@???
To: cm-roma@???
Subject: [cm-Roma] Riflessioni a freddo

♫ Credo sia stata una fortuna che, grazie alla mia scarsa memoria, non mi
ricordassi di Eva, così quel venerdì sera ero lì "tanto per fare
numero". In realtà credo siano stati l'indignazione e l'acquisita
consapevolezza che questa strage silenziosa ci tocca molto da vicino, i
motivi che hanno spinto molti di noi a essere la.
La morte di una
giovane è stata strumentalizzata? Probabilmente sì, ma chissà se il
Machiavelli de "il fine giustifica i mezzi" oggi avrebbe scritto le
stesse cose... 
E poi il fine qual'era? Esprimere la rabbia, l'orrore, la paura in un rito collettivo e catartico di salvificazione? 
Sensibilizzare gli automobilisti su questa quotidiana tragedia?
Attirare l'attenzione dei mass media?

A
me è servito per vincere l'orticaria repellente è vedermi una puntata
di quel necrologio che è il tg5 e chiedermi: come ci siamo finiti lì?
Voi che risposte vi siete dati?
La risposta più ovvia sembra: la dove c'è morte gli sciacalli della cronaca ci si ficcano.
La
seconda è di sicuro: la spinta di molti che lavorano o che sono in
contatto col mondo dell'informazione ha facilitato questo contatto.
Ma
secondo me c'è di più. Purtroppo la morte, soprattutto in questi casi,
è una sconfitta, ma anche una possibilità di redenzione. Eravamo uniti:
chi delle ciclofficine, chi dei blog, chi delle associazioni, chi dei
comitati e chi "libero ciclista". Questa vita spezzata in modo così
violento ed atroce ci ha scosso e ci ha costretto a distogliere lo
sguardo dai nostri torpori da orticello sotto casa e credo che questo
sia qualcosa di importante, la fine come punto di inizio di un
orizzonte più ampio. 
Dietro a un'esistenza di routine, tanto
comoda quanto insulsa, c'è l'inferno, se dico che in questo pianeta
ogni secondo muore un bambino, non lo dico per fare retorica, anche se,
come diceva qualche brutto ceffo, oltre un certo numero, sono solo
statistiche. Se davvero noi occidentali abbiamo il privilegio di
scegliere, perchè, porco mondo, scegliamo di non scegliere? 

- PERCHè ABBIAMO FATTO (C'è CHI LO HA FATTO) DEL CULO PESANTE UNA FILOSOFIA FERRATISSIMA DI VITA...
CON TUTTO QUEL PO PO DI ROBA CHE NE DERIVA...

Seguendo Marshall McLuhan più che Machiavelli ritengo che la bicicletta sia tanto mezzo quanto fine. 
Più
persone, eventi, luoghi, idee, ideali e conquiste salgono su queste
mezzo, più questo fine diventa immenso e quindi, indistruttibile e
incorruttibile.
Buona giornata 
Claudia CicloAnkona                           
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