Sabato 24 Ottobre 2009, rispondendo ad un appello lanciato dal
Coordinamento Nazionale Bolivariano, si sono riunite un gran numero
di organizzazioni impegnate nella solidarietà con le lotte dei
popoli latinoamericani, di fronte alla sede consolare venezuelana.
La manifestazione ha espresso con forza, in un susseguirsi di
interventi, il proprio appoggio alla politica di integrazione
dell'AL.B.A. , ed al modello di sviluppo verso il socialismo che
porta avanti, denunciando l'operazione di disinformazione sistematica
di massa, di vero terrorismo mediatico, di cui sono oggetto in
particolare il Venezuela e Cuba, da parte dei media italiani ed
europei.
Con striscioni, slogan ed interventi, è stata condannata la politica
guerrafondaia dell'oligarchia colombiana che, rappresentata dal
fascista narco-paramilitare Uribe, ha trasformato la Colombia in una
grande base di guerra ed una concreta minaccia per la stabilità ed
il pacifico progresso di tutta la regione.
In particolare i paesi progressisti dell'AL.B.A. hanno avuto
riscontro della concreta minaccia a cui sono sottoposti, con il colpo
di Stato condotto contro il popolo dell'Honduras, che si è prodotto
con evidenti complicità di settori militaristi della destra
statunitense, che rimangono liberi di condurre operazioni sporche e
coperte in centro e sud America, volte a provocare cambi nella
direzione dei paesi che rifiutano la storica egemonia USA sul
continente. Se al Colpo di Stato in Honduras, ai ripetuti tentativi
di magnicidio contro Chavez e Morales, all'infiltrazione di
paramilitari colombiani nei paesi vicini, si aggiunge la recente
riattivazione della IV flotta nordamericana e l'apertura di nuove
basi militari in Colombia, si comprende come la crisi economica abbia
generato una recrudescenza della politica imperialista nella regione e
che essa opera in uno schema di aggressione, sia direttamente che
attraverso le storiche oligarchie dei vari paesi. Tra esse spicca il
ruolo filoimperialista di quella più retrograda e sanguinaria,
quella colombiana. Senza l'arresto di questa vera e propria macchina
infernale che produce ogni anno più morti e desaparecidos della
dittatura di Pinochet in Cile, e che mira ad internazionalizzare e
vietnamizzare il conflitto sociale ed armato che contraddistingue la
storia della Colombia, non sarà possibile estendere a tutti i popoli
d'America e del mondo quella speranza di una vita in pace e con
giustizia sociale che la svolta bolivariana in America Latina ha
suscitato in lungo ed in largo per il continente.
Oggi più che mai occorre far sentire la nostra vicinanza ed il
nostro appoggio a tutte quelle esperienze che, resistendo con i mezzi
a disposizione di fronte alla follia di dominio imperiale
nordamericano in America Latina, apportano il miglior contributo alla
causa di liberazione dell'uomo nel XXI secolo.
CONTRA EL IMPERIALISMO, LEVANTAMOS LAS BANDERAS DE LA DIGNIDAD, DE LA
PAZ CON JUSTICIA SOCIAL, POR EL ALBA DEL SOCIALISMO BOLIVARIANO.
24-10-2009, Milano,
Coordinamento Nazionale Bolivariano
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