che rate!
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http://femminismo-a-sud.noblogs.org/post/2009/10/25/aaa-uomini-da-frustare-cercasi
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A proposito di violenza maschile questa settimana ne abbiamo sentite delle belle. C'è stato quello assolto perchè ha detto di aver stuprato nel sonno. Quelli che avrebbero adescato delle ragazzine - pare siano più di 40 - su facebook per poi stuprarle mentre la madre di una di queste sentiva tutto. Ovviamente negano. Si è persino fatta sentire la madre di uno di loro per dire che è proprio un bravo ragazzo mentre il clou del dibattito è stato dirottato dalle responsabilità individuali e collettive a proposito della violenza alla demonizzazione del mezzo internet. La carlucci non ha perso occasione per rispolverare il suo repertorio di accuse contro chi lotta per difendere i diritti di chi abita la rete e persino d'alia, quello che voleva oscurare l'intero social network, mettendo assieme questa notizia e quell'altra pretestuosa del gruppo che voleva attirare l'attenzione di berlusconi, ha ribadito che l'anonimato in rete è una gran brutta cosa.
Così come tutti siamo sotto controllo nella realtà esigono di poterci preventivamente schedare su internet ancor prima che si possa aver pensato qualunque tipo di pensiero.
L'altra faccenda che ha fatto molto parlare di se' è stata quella della sospensione di pena per gli stupratori di una ragazza di montalto di castro. Una faccenda partita male e finita peggio. Il sindaco Carai (pd - candidato nella lista bersani per le primarie) ha prima stanziato 20.000 euro per finanziare le spese legali degli stupratori e ottenuto poi che a sospensione della pena avvenuta gli stupratori fossero affidati al comune "in prova" prima del giudizio definitivo. Se la prova funziona la pena potrebbe decadere. Quello che sembra anomalo della vicenda, senza voler essere giustizialiste, è che quantomeno questi ragazzi avrebbero dovuto essere assegnati in prova a fare volontariato per un centro antiviolenza altrimenti non si capisce come potranno mai capire la gravità di quello che hanno fatto. Una gravità che non viene percepita da molti in paese dato che in varie interviste sono in tanti a dichiarare che è lei la "puttanella" mentre loro
sono bravi ragazzi. C'è chi dice addirittura che trovandosi di fronte alla ragazza avrebbe fatto la stessa cosa.
Tra le file del pd tutto tace. Alcune donne si sono dette indignate e altre, come la serracchiani, dicono che il comportamento del sindaco carai non è un buon motivo per espellerlo dal partito. Nel frattempo dall'esterno è partita una raccolta di adesioni lanciata da Lara Cardella, la gelese di "Volevo i pantaloni", per chiedere le dimissioni di carai dal ruolo di sindaco.
L'unica nota, diciamo così, positiva è rappresentata dalla storia di un tale che adescava ragazzine per farsi frustare. Peccato non abbia trovato noi. Lo avremmo frustato davvero tanto volentieri...