Autore: Massimiliano Andreoni Data: To: Forum Lucca sulla Pace Oggetto: [Forumlucca] Passa lo scudo fiscale con le assenze colpevoli
dell'opposizione!!!
La politica sta diventando sempre più "parole" e sempre meno "fatti", sempre più "gossip" e sempre meno "contenuti". La sinistra o quel che ne resta ahimè, da giorni fa dicendo dell'immoralità o della non eticità dello scudo fiscale e poi che fa? Ha l'occasione di non far passare il provvedimento e ne mancano 23 del Pd a votare, quando ne sarebbero bastati 21 o forse anche 20!!! (non so se in caso di parità un provvedimento passi o sia bocciato!)
Sì sì ci diranno di gente in malattia, di gente in missione, ma non c'è nessuno di questi, mi pare gravemente ammalato, o in rianimazione o che so altro, magari hanno tutti l'influenza suina per giustificare anch'essi le enormi quantità di denaro pubblico regalate alle case farmaceutiche.
Scusate il sarcasmo, ma oltre a quello c'è lo sconforto. Io credo che come la stessa sinistra è stata capace con una specie di golpe interno il governo Prodi nel 1998, forse l'unico governo di sinistra che stava operando bene e chissà se le cose sarebbero andate diversamente senza quella caduta dovuta ad intrighi di palazzo, a Montecitorio erano perfettamente al corrente che nella maggioranza ne sarebbero mancati tanti, e se lo scudo avesse realmente fatto così schifo ai nostri baldi rappresentanti, sarebbero dovuti venire anche in barella pur di votare.
Non sono capaci di fare neanche questo e poi ci si lamenta di chi è al potere.... di fronte allo sfacelo, alla disorganizzazione, alla mancanza di idee, proposte, ecc. va al potere chi dà l'idea, chiaramente, almeno per me, taroccata, di efficientismo, di fiducia e di ottimismo.
Che si guardassero un po' dentro veramente e ne traessero le dovute conclusioni invece di pensare alla campagna devastante per eleggere l'ennesimo nuovo leader.
...con tanto tanto sconforto.
Massimiliano Andreoni
Bagarre dopo le frasi di barbato. Fini: «Affermazioni gravi, valutiamo sanzioni»
Lo scudo fiscale è legge, sì alla Camera
L'Idv: «Berlusconi e governo mafiosi»
Napolitano firmerà, «non c'è amnistia». Il testo approvato anche grazie alle assenze nella minoranza
ROMA - Passa solo con 20 voti di scarto in Aula alla Camera il decreto correttivo che contiene lo scudo fiscale (270 i sì, 250 i no, 2 gli astenuti): significa che se l'opposizione fosse stata al completo, la norma tanto contestata da Pd, Idv e Udc e su cui il governo ha ottenuto la fiducia non sarebbe passata. Domani, al suo rientro a Roma, il presidente della Repubblica, firmerà la legge promulgandola. Per il capo dello Stato, le norme sullo scudo fiscale sarebbero state più consone all'interno del decreto anticrisi. Ma, in ogni caso, non si configurerebbero come una amnistia secondo quanto precisa un comunicato del Quirinale. «La previsione di ipotesi di non punibilità subordinata a condotte dirette ad ottenere la sanatoria di precedenti comportamenti - si legge nella nota -, non è ritenuta qualificabile come amnistia in base a ripetute pronunce della Corte costituzionale, da ultimo con ordinanza 9 aprile 2009, n. 109».
GLI ASSENTI DELLA MINORANZA - Quanto al voto, continuano le polemiche soprattutto all'interno della minoranza che ora recrimina sull'occasione sfumata di far naufragare il provvedimento. Sono 279 infatti i deputati dell'opposizione. La maggior parte delle assenze non giustificate si registrano nel Pdl (213 presenti su 269 appartenenti al gruppo), ma subito dietro è il Partito democratico che "guadagna" la maglia nera: sono 23 i deputati che non hanno partecipato al voto (su un gruppo che al completo conta 216 componenti); 6 su 37 sono i deputati dell'Udc assenti, uno solo tra le file dell'Idv (qui la lista completa).
PD E UDC: «SANZIONI» - Immediata scoppia la polemica sui non presenti. La presidenza del gruppo del Pd alla Camera annuncia «immediate sanzioni» per i deputati che erano assenti ingiustificati al momento del voto finale sul decreto. Undici parlamentari erano assenti per malattia e due in missione per la Camera, ma «per gli assenti ingiustificati, che comunque non sarebbero stati determinanti ai fini del voto, la presidenza del gruppo prenderà immediate sanzioni» Pier Ferdinando Casini, dal canto suo, ha inviato una dura lettera ai deputati centristi che non erano presenti: «La tua assenza, in alcun modo giustificata né preannunciata, rappresenta una grave mancanza di responsabilità nell'esercizio del mandato parlamentare e nella disciplina di gruppo. Casini annuncia che sottoporrà «agli organi del gruppo la questione per l'eventuale applicazione di sanzioni pecuniarie per le assenze ingiustificate e ti richiamo per il futuro -si legge nella lettera - ad un maggior rispetto dei tuoi doveri».
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