La Scuola per la Pace della Provincia di Lucca, in occasione della Giornata Internazionale della Nonviolenza, invita alla presentazione del libro di Gloria Germani "Tiziano Terzani: la rivoluzione dentro di noi" (Longanesi, 2008)
All'incontro parteciperanno GIORGIO MONTAGNOLI, studioso di scienze per la pace, e l'autrice del libro, GLORIA GERMANI.
Gloria Germani, indologa, accompagna in questo libro i testi di Tiziano Terzani, inserendone l'incessante ricerca volta a dare un senso alle cose e alla vita in una prospettiva storica e filosofica di ampio respiro. Facendo dialogare saperi spesso considerati in antitesi, come il pensiero orientale da un lato e la tradizione mistico-filosofica occidentale dall'altro, l'autrice mostra come l'anelito a una nonviolenza che abbracci anche il rapporto tra uomo e natura sia l'unica strada percorribile.
L'INCONTRO SI TERRA' VENERDI' 2 OTTOBRE ALLE ORE 21.00 PRESSO LA SALA ACCADEMIA I - PALAZZO DUCALE - LUCCA.
LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA
L'Assemblea generale dell'Onu ha fissato al 2 ottobre di ogni anno la Giornata internazionale della nonviolenza. La data e' stata scelta in quanto anniversario della nascita di Gandhi, ispiratore dei movimenti per la pace, la giustizia, la libertà di tutto il mondo. In una risoluzione approvata dai 192 Stati membri dell'Onu, su proposta del governo indiano, l'Assemblea invita tutti i paesi, organizzazioni e individui a "commemorare questo giorno per promuovere una cultura della pace, della tolleranza, della comprensione e della nonviolenza". E' infatti con Gandhi che nasce la nonviolenza moderna. Certo, essa è sempre esistita, è "antica come le montagne", ma prima del Mahatma era sempre stata intesa come via personale alla salvezza, come codice individuale, come precetto valido per l'individuo. E' solo con la straordinaria esperienza gandhiana, prima in Sudafrica e poi in India, che la nonviolenza diventa politica, strumento collettivo di liberazione.
La nonviolenza è un mezzo e un fine, è uno strumento per risolvere i conflitti che la vita ci presenta, a livello individuale e sociale (povertà, discriminazioni, esclusioni, ecc.); la violenza mira a sconfiggere o eliminare l'avversario; la nonviolenza vuole far emergere la verità e offrire una via d'uscita per tutti; preferisce convincere piuttosto che vincere. Non c'è un nemico da criminalizzare, ma un avversario da conquistare.
Oggi la vita stessa del pianeta e' a rischio. Crisi ecologica e crisi belliche rendono il futuro incerto.
Dobbiamo rovesciare il motto "se vuoi la pace prepara la guerra" nel suo giusto verso "se vuoi la pace prepara la pace", a partire dal ripudio della guerra e degli strumenti che la rendono possibile: eserciti e armi. Dobbiamo invertire la rotta, se siamo ancora in tempo. Dobbiamo disarmare, le nostre menti innanzitutto, per "svuotare gli arsenali e riempire i granai".