Domenica 20 settembre alle ore 17,30
nell'ambito di Adunata Sediziosa
CSOA Officina in via Gianturco
Assemblea promossa dalla Rete Anticapitalista Campana
Quali percorsi per rilanciare l'opposizione sociale e politica.
Nonostante gli ottimistici proclami dei governi e degli organismi 
internazionali, la crisi economica continua a far sentire i suoi pesanti 
effetti sui proletari.
Si torna ad intonare il ritornello secondo cui siamo tutti sulla stessa 
barca, ma gli interventi dei governi e delle istituzioni internazionali 
sono finalizzati unicamente alla difesa dei profitti e delle rendite nel 
mentre crescono la disoccupazione e precarietà accompagnate da una 
intensificazione dello sfruttamento e dalla riduzione dei salari reali.
Dalla Fiat all'Alcatel, dalla Fincantieri alla Montefibre, solo in 
Campania migliaia di posti di lavoro sono a rischio.
Il governo è in prima fila in questi attacchi, non solo con la sua 
politica repressiva ed autoritaria, ma anche direttamente attraverso 
licenziamenti in massa nei settori della scuola (solo quest'anno circa 
50 mila), della sanità e nel resto del pubblico impiego, dove in questi 
anni si è fatto ampio ricorso al lavoro precario.
I settori più colpiti, a Nord come al Sud, stanno reagendo con energiche 
lotte che tuttavia faticano a trovare la strada per una loro 
unificazione in grado di dare vita ad un movimento generale contro 
l'aumento dello sfruttamento e della povertà derivanti dalla gestione 
capitalistica della crisi.
In mancanza di una spinta in tale direzione il rischio è che queste 
stesse lotte cadano nella disperazione e nell'isolamento rendendo più 
facile al governo l'opera di divisione e di repressione.
L'ottimismo dei media serve solo a far accettare i miserabili sussidi 
messi in campo sotto forma di ammortizzatori sociali nella speranza che 
si tratti di misure provvisorie in vista di una imminente ripresa, da 
conquistarsi magari in concorrenza con altri lavoratori (italiani contro 
immigrati, Nord contro Sud, privato contro pubblico, cassaintegrati 
contro disoccupati).
Né c'è da fare affidamento sull'opposizione istituzionale che si è 
distinta per una politica sostanzialmente non molto diversa quando è 
stata al governo, mentre le forze della cosiddetta sinistra radicale 
continuano a muoversi secondo la logica della compatibilità in vista di 
una disperata ricerca di un possibile ritorno in parlamento.
Si pone quindi la necessità di porre all'ordine del giorno una risposta 
all'altezza dello scontro in atto in grado di dare ulteriore forza ai 
movimenti di opposizione e ai percorsi di autorganizzazione, da quelli 
in difesa dell'occupazione e del salario/reddito a quelli contro il 
degrado ambientale e per il diritto alla casa, da quelli contro le 
politiche razziste e securitarie a quelle contro la militarizzazione dei 
territori e le aggressioni ai popoli del Sud del mondo.
La difesa delle proprie condizioni immediate di vita non può più essere 
disgiunta da una critica radicale e da una lotta a tutto campo contro il 
sistema capitalistico in una prospettiva internazionalista.
Su questi temi gli attivisti della rete anticapitalista campana invitano 
a discutere i singoli e le altre realtà organizzate
Rete Anticapitalista Campana
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