[cm-Roma] In bici contromano

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Autore: remteexworld@virgilio.it
Data:  
To: cm-roma
Oggetto: [cm-Roma] In bici contromano
Dal Corriere della Sera di oggi
Bicicletta libera in contromano
Scritto da: Fabio Cavalera alle 22:15



Nel
cuore di Notting Hill, qualche mese fa, le telecamere inquadrarono
impietosamente un illustre residente del quartiere mentre con la sua
bicicletta inforcava contromano Dawson Place. David Cameron, il leader
dei conservatori, abita lì vicino e ogni mattina sale in sella e vola
verso Westminster. Nessuna scorta, una pedalata veloce, caschetto in
testa. David Cameron ha solo un vizio: prende i sensi unici dalla parte
sbagliata.
Quel
giorno, colto in flagrante si scusò e pagò la multa. Le regole sono
rigide e dare il cattivo esempio non è proprio una bel modo di
presentarsi per chi aspira a Downing Street. Si cosparse, dunque, il
capo di cenere: ”So che obbedire alle leggi del traffico è importante,
chiedo scusa”.
In
tanti applaudirono David Cameron. A destra e a sinistra. Ma non perché
aveva riconosciuto l’errore: era un atto dovuto. Quanto, piuttosto, per
la marachella di cui si era reso responsabile, rivelatrice di un
istinto che i centomila ciclisti londinesi condividono: l’insofferenza
per lo strapotere dell’auto, un sentimento che si manifesta in una crescente “indisciplina” al manubrio.
L’infrazione
di Notting Hill è stata la classica ultima goccia: se anche David
Cameron si fa beffe della segnaletica che impedisce l’accesso in
determinate direzioni, ciò significa che il vaso è colmo. Domanda: come
venire incontro ai poveri ciclisti che si avventurano negli slalom in
mezzo a colonne di macchine e di double-decker, sfidando pericoli e
gas? Come incentivare l'uso delle due ruote? Come convincere i
londinesi che con la bici si arriva prima in ufficio?
Semplice.
Londra vara un progetto pilota che per ora si limiterà al “Royal
Borough di Kensington e Chelsea” ma che i responsabili della
circolazione hanno tutta l’intenzione di estendere all’intera capitale,
con la benedizione del ministero dei trasport. Se funzionerà,
addirittura, potrebbe essere introdotto anche in altre città
britanniche.
Si
tratta di una piccola rivoluzione: ai ciclisti sarà consentito di
risalire contromano le vie a senso unico. Non dovranno più temere di
incorrere nelle sanzioni. I cartelli del senso vietato saranno
ritoccati con l’aggiunta “eccetto che per i ciclisti”. Il messaggio è
chiaro: chi usa la bicicletta non va punito ma premiato. Libertà nella
giungla.
Resta
da risolvere bun problema, quello dell’incolumità. Pedalare in senso
vietato è pericoloso, come evitare gli incidenti? Il Cyclists’ Touring
Club ha una proposta pronta: limitare la velocità delle macchine a 20 chilometri all’ora nelle strade di Kensington e di Chelsea interessate al progetto.
Entusiasta
il sindaco Boris Johnson, un ciclista “professionista”. Investito in
maggio da un camion non ha desistito nella sua battaglia antitraffico e
antiauto. Anzi. Per lui è diventata una questione di principio.
Un buon segnale: a Londra la “lobby” dei centomila ciclisti conta sempre di più.