A FINE SETTEMBRE CHIUDE ANCHE IL CINEMA CENTRALE
LUCCA. Continua l’emorragia di cinema nel centro storico. Dopo il  
Nazionale, chiude anche il Centrale: l’ultima proiezione ci sarà il 28  
settembre, perché la mattina dopo dovranno essere consegnate le chiavi  
all’ufficiale giudiziario. Una sentenza del tribunale, infatti, ha  
ripristinato il diritto di servirsi del passo carrabile all’interno  
dell’androne. Proprio davanti alla tenda della sala.
A intentare causa ai proprietari dell’immobile (la famiglia  
Giustiniani) è stato il medico Antonino Palmeri, al quale il giudice  
Giulio Giuntoli ha dato ragione. Il professionista, che ha casa in  
zona, può quindi utilizzare il varco che dà su corte S. Lorenzo e che  
viene aperto dopo l’ultima proiezione serale per far defluire gli  
spettatori.
Da quell’accesso, che attraversa l’atrio del Centrale, potranno  
passare le automobili per raggiungere una corte interna verso piazza  
del Palazzo Dipinto. La famiglia Giustiniani, attraverso l’avvocato  
Guido Natali ha fatto ricorso: la causa sarà discussa in Corte  
d’Appello a Firenze alle 11 del 18 novembre 2011.
I lucchesi, insomma, stanno perdendo la sale del loro cuore. Prima la  
bagarre su Estate cinema, che sembrava dover chiudere dopo 28 anni per  
un mancato accordo sul pagamento del suolo pubblico, raggiunto a pochi  
giorni dall’apertura della rassegna estiva in piazza Guidiccioni.
Poi la chiusura, datata 1º agosto, del Nazionale, il cui immobile è  
stato ceduto dallo Stato. Una vicenda di cui si disse che si  
concludeva un pezzo di storia della città. E lo stesso può dirsi per  
il Centrale, che ha ospitato generazioni di spettatori: le prime  
proiezioni risalgono all’inizio degli anni Cinquanta, quando in Italia  
risplendeva il Neorealismo di De Sica e Rossellini.
Un brutto colpo anche per l’offerta di pellicole di qualità, che fino  
a ieri trovavano casa all’Italia - grazie al cineforum Ezechiele - e  
appunto in via di Poggio, grazie alla gestione della famiglia  
Gialdini. Da 30 anni, infatti, l’associazione Circolo del cinema usa  
la sala del Centrale per rassegne d’essai, incentrate su capolavori  
storici o chicche poco rintracciabili.
«Non ci stiamo a perdere senza combattere - afferma a questo proposito  
il segretario del Circolo del cinema Giuseppe Guastini - siamo pronti  
anche a organizzare un sit-in di protesta».
La Nazione - 16 settembre 2009