[Forumlucca] Non solo pineta: la cultura è unfatto sociale

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Aihe: [Forumlucca] Non solo pineta: la cultura è unfatto sociale
A Lucca stanno succedendo fatti gravissimi per la città e per tutti
noi che apparteniamo a questo territorio.
Mi piacerebbe che con lo stesso fervore della pineta si discusse di
fatti altrettanto importanti di cui allego informazione.
L'incerto destino del ritrovato porto fluviale di Lucca e la paventata
chiusura del cinema Centrale.
E non mi si venga a dire, non si pensi nemmeno, che "insomma, alla
fine, tutto sommato" sono fatti meno importanti.
La cultura di un luogo, la sua identità, il suo tessuto sociale si
basano anche su questo e mi aspetto dalla sinistra
un atteggiamento radicalmente diverso da quello che fa straparlare
Brunetta di "culturame".
Il problema del porto fluviale è una cosa che ci riguarda tutti, come
lucchesi e come persone impegnate nella società civile.
Una questione che dalla dimensione locale si estende inesorabilmente a
una prospettiva più ampia:
l'atteggiamento mentale che dovremmo assumere nei confronti del nostro
passato.
Non è un caso che l'attuale governo abbia preso di mira proprio la
storia del paese, e non solo quella recente,
addomesticandola a proprio piacimento (politico) e a propria
convenienza (economica).
Una bella canzone dei Sud Sound System recita: "Se nu te scierri mai
delle radici ca tieni
rispetti puru quiddre delli paisi lontani! Se nu te scierri mai de du
ede ca ieni
dai chiu valore alla cultura ca tieni!" (Sud Sound System - Le Radici
Ca Tieni)
Se non ti scordi mai delle tue radici rispetti pure quelle dei paesi
lontani.
Se non ti scordi mai da dove vieni dai più valore alla cultura che hai.
Se queste parole sono anche le nostre (e mi auguro che lo siano
profondamente al di là delle dichiarazioni di facciata)
nessuno se ne può chiamare fuori: integrazione e rispetto degli altri,
amore per quello che siamo (e siamo stati) sono
le due facce di una stessa medaglia, e non si possono scindere.

Con affetto e passione.
ILa


Porto fluviale di Lucca
documentazione: http://www.sanconcordio.it/problematiche_ilporto.htm
petizione: http://www.sanconcordio.it/petizione.htm

Al sig. Sindaco del Comune di Lucca
prof. Mauro Favilla
Petizione
ai sensi dell’art.12 dello Statuto del Comune di Lucca

La presente Petizione, oltre che al sig. Sindaco,
è rivolta ai sig.ri Consiglieri Comunali,
ai sig.ri Presidenti e Consigli di Amministrazione delle soc.
partecipate Gesam e Polis

A San Concordio, in via Consani, all’ angolo con via Formica, le soc.
Gesam e Polis hanno intenzione di costruire ex novo una lunga “stecca”
di edifici (denominata infatti “steccone”, per la sua forma, nel loro
progetto) destinata a negozi ed uffici da mettere in vendita. Si
tratta a nostro parere di un’inutile cementificazione sull’ultimo
spazio non edificato rimasto al centro del quartiere che, per la
presenza del sito dell’antico Porto fluviale della Formica e per i
reperti di archeologia industriale dell’ex Gasometro, rappresenta
moltissimo per l’identità è la memoria storica di San Concordio.
Questo progetto edilizio non è mai passato né in Consiglio Comunale né
in Circoscrizione, nonostante interessi un’area strategica per la
città e nonostante comporti un aumento del traffico che graverà in
particolare sull’incrocio via Consani-via Formica e vie adiacenti, già
oltremodo congestionate e teatro di frequenti incidenti. Si ricorda a
questo proposito che la stessa“valutazione degli effetti ambientali di
supporto alla stesura del regolamento urbanistico”, dice espressamente
che questo intervento porterà ad un “aumento sensibile del carico
urbanistico della zona”. Parte delle nuove costruzioni si troverebbero
addirittura ad insistere “sopra” il bacino interrato dell’antico Porto
fluviale (di origine romana, rimasto in funzione fino al 1860 circa,
fulcro dei traffici che hanno contribuito alla ricchezza della Lucca
medievale) pregiudicando così in maniera irreversibile la possibilità
di riportare alla luce, in un futuro, le strutture interrate
dell’antico porto, come da anni viene auspicato dalla popolazione.
Si consideri che San Concordio è ormai un quartiere “periferizzato” e
degradato dal traffico e dalla eccessiva cementificazione, e sono
pochissimi gli elementi su cui fare forza per ricostruire la sua
identità, e tra questi spicca in primissimo piano proprio il sito
dell’antico Porto. Inoltre, i 5000 mcubi di piano interrato destinato
a parcheggio si troverebbero parzialmente al livello della falda
acquifera, aumentando il rischio idraulico e i problemi di subsidenza.
Come è noto, la zona di scavo si trova infatti alla confluenza di due
importanti canali, il Fosso Benassai, di derivazione dal Condotto
Pubblico (e come tale soggetto alle piene stagionali del fiume
Serchio) e il Fosso Formica, principale scolmatore verso la
depressione dell’Ozzeri, ove confluisce. E’ noto inoltre che
precedenti importanti scavi condotti nella zona hanno provocato
abbassamento della falda, con ripercussioni sulle fondamenta delle
abitazioni
San Concordio è il quartiere più inquinato di Lucca (come risulta
oggettivamente dalle rilevazioni delle centraline antismog in
funzione) ed è anche quello che è più carente di verde (secondo il
Piano Strutturale, a San Concordio mancano ben 38.000 mq. di standard
urbanistico di verde!) e più carente di spazi ricreativi a
disposizione della popolazione. San Concordio di tutto ha bisogno,
sig. Sindaco, meno che di nuove costruzioni e di ulteriore traffico!
In particolare a San Concordio manca da sempre un “vero” parco gioco
per bambini, e chiediamo che venga realizzato nell’area Gesam.
Quest’area infatti, per la sua posizione e per il fatto che
rappresenta l’ultimo spazio non edificato disponibile al centro del
quartiere, in zona di intenso flusso di attraversamento pedonale, è il
luogo ideale per un parco giochi.
Chiediamo anche che venga bandito un concorso di idee per il recupero
dell’area che tenga conto delle molte invarianti storiche culturali e
ambientali ivi presenti, nella considerazione che l’area Gesam,
proprio per la ricchezza di storia che racchiude e per l’eccezionale
genius locii che rappresenta, possa essere il candidato ideale per i
programmi di recupero a sviluppo sostenibile finanziati dalla comunità
Europea e dalla Regione.
Chiediamo infine che il recente blocco delle nuove costruzioni,
conseguente a quello che è stato chiamato “sforamento” delle quantità
edificabili, interessi anche lo “steccone” previsto nell’area Gesam,
considerato che, a fronte dei tanti uffici e negozi che sono invenduti
e sfitti da anni nella zona, proprio nelle immediate vicinanze
dell’area Gesam, dovrebbe venire meno l’interesse economico a
realizzare l’intervento edilizio.
...
Per tutti questi motivi i sottoscritti cittadini, con la presente
petizione, chiedono al sig.Sindaco e a tutti i soggetti che hanno il
potere di farlo, di fermare questa ennesima ed inutile cementificazione

Firma la petizione
http://www.sanconcordio.it/petizione.htm





Il giorno 16/set/09, alle ore 13:18, Roberto Nieri ha scritto:

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